Da ormai un anno sto usando con molta soddisfazione il pile Patagonia R1 Air, sia per uscite estive, per avere un po’ di calore una volta raggiunta la vetta, ma soprattutto per tutte quelle escursioni in periodo autunnale e invernale, utilizzandolo come strato intermedio.
Si tratta di un capo estremamente tecnico, leggero, traspirante e in grado di garantire molto calore in rapporto al suo volume e al peso. Tutto il contrario dei numerosi pile posseduti nel corso degli anni prima dell’acquisto di questo R1 Air.
Patagonia R1 Air Recensione
La decisione di acquistare un qualcosa di maggiormente tecnico è nata dopo l’ennesima salita in montagna, dove mi sono ritrovato sudato fradicio per via di un pile sì abbastanza caldo, ma decisamente poco traspirante.
A peggiorare ulteriormente la situazione ci pensava una zip non completa e la completa assenza di tasche. Insomma un pile non strettamente pensato per la montagna e che ad ogni utilizzo mi provocava qualche fastidio.
Il Patagonia R1 Air, almeno sulla carta, dovrebbe ovviare a tutti questi problemi:
- Si tratta di un prodotto specificatamente pensato per la montagna,
- Dovrebbe eccellere in caso di attività ad alta intensità in condizioni di forte freddo,
- Inoltre la sua particolare trama a zig-zag dovrebbe servire proprio a garantire un’ottima traspirabilità.
Dopo quasi 12 mesi di utilizzo sento di poter recensire nel dettaglio questo prodotto, evidenziando in maniera precisa i suoi innumerevoli vantaggi e pure qualche piccolo difetto.
Sommario: Patagonia R1 Air Recensione
- Tipologie di pile tecnici invernali – Grammatura e calore
- Materiali e struttura del Patagonia R1 Air
- Cappuccio
- Zip
- Maniche
- Tasche
- Peso e ingombri
- Comfort e utilizzo – Da solo o con altri strati
- Cosa non mi è piaciuto?
- Calore
- Traspirabilità
- Resistenza al vento e alla pioggia
- Guida alle taglie
- Modelli disponibili e prezzo
- Conclusioni – Cosa penso del Patagonia R1 Air
- Dove seguirmi
- Vuoi supportarmi
Tipo di pile invernali disponibili sul mercato
I pile tecnici di quasi tutti i brand si dividono in 3/4 categorie sulla base della loro grammatura. Generalmente si parla di pile 100 g/m² , pile 200 g/m² e pile 300g/m².
- <100 g/m² Pile Ultraleggeri: Si tratta di pile estremamente sottili, assimilabili quasi ad una maglia termica leggermente più pesante rispetto alla norma.
- 100 g/m² Pile Leggeri: sono capi pensati per le medie stagioni da utilizzare durante attività ad alta intensità. Si tratta comunque di indumenti facilmente combinabili ad altri strati per avere un maggior apporto di calore (maglia termica ed eventualmente piumino per esempio).
- 200 g/m² Pile Medi: sono pensati per essere utilizzati come secondo strato durante i mesi più freddi o come strato esterno in periodo estivo. Essendo più pesanti di un pile 100 g/m² sono anche meno traspiranti e non sono quindi sempre indicati per attività ad alta intensità. Esempio qui).
- 300 g/m² Pile Pesanti: sono i pile più caldi, generalmente sfruttati quando non si è in movimento e la temperatura è particolarmente bassa. Hanno anche una resistenza al vento leggermente superiore rispetto a tutti gli altri. (Esempio qui).
Patagonia R1 Air Recensione
Il Patagonia Air R1 è un pile da 193 g/m², quindi rientra nella categoria dei pile medi. La particolare trama del tessuto utilizzato e l’estrema leggerezza dello stesso lo rendono però, almeno dal punto di vista della traspirabilità, molto più simile ad un pile leggero. Il prodotto si piazza quindi nel mezzo delle due categorie cercando di prendere il meglio da entrambe: da una parte il calore dei pile 200 g/m² e dall’altra la traspirabilità di pile molto più leggeri.
Materiali e struttura – Scheda tecnica
Peso | 366 g (versione con cappuccio e zip completa) |
Grammatura | 193 g/m² |
Materiale | 100% poliestere riciclato e filati a nucleo cavo |
Tasche | 5 |
Cappuccio | Si (esiste una versione anche senza) |
Zip | Intera o a 1/4 |
Per leggere la scheda tecnica completa ti rimando al sito di Patagonia: Patagonia Men’s R1® Air Full-Zip Fleece Hoody
Il Patagonia R1 Air è realizzato con poliestere riciclato con dei filati a nucleo cavo, particolarità che garantisce proprio le proprietà di traspirabilità e aerazione di cui ho parlato prima. Nonostante il tutto sia fatto solamente di tessuto riciclato, anche semplicemente toccandolo si percepisce però l’altissima qualità del materiale: il pile è veramente morbidissimo sia internamente che esternamente ed indossarlo è veramente un piacere.
La trama del tessuto, inoltre, ha una singolare forma zig-zag pensata proprio per eliminare l’umidità. Si tratta di una soluzione che per ora ho visto implementata solo su questo capo, ma che effettivamente sembra funzionare estremamente bene.
Trama a zig-zag del Patagonia R1 Air
Come potete notare dalla foto qua sotto il tessuto non ha lo stesso spessore ovunque e nei punti più sottili della trama si nota che persino la luce del sole riesce a passare attraverso. L’idea di strutturare così l’intero capo ha comunque alcune controindicazioni, ma le vedremo meglio parlando di resistenza al vento e alla pioggia.
Cappuccio – Molto avvolgente anche se non elasticizzato
Il modello che ho scelto presenta anche un cappuccio (il modello senza costa qualcosina in meno). Il tessuto in questo caso è identico al resto del pile e non presenta nessun elastico o sistema per stringerlo. Nonostante questo la forma è sufficientemente avvolgente e riesce a comprire completamente la testa, le orecchie e anche parte del viso.
Il cappuccio è molto avvolgente
Zip – Completa a 1/4
La cerniera frontale può essere completa o terminare verso metà petto. La soluzione con la zip a 1/4 ovviamente costa qualcosina in meno, ma per una questione di aerazione personalmente ritengo che un pile debba sempre avere una cerniere completa.
Le zip a 1/4 possono essere sufficienti se ci muoviamo sempre in ambienti freddi, ma inevitabilmente trasformano il pile in un capo un po’ meno flessibile rispetto alla controparte con una zip integrale.
Zip completa
Maniche – Polsino non elastico
Le maniche non hanno nessuna imbottitura particolare e semplicemente terminano con un polsino che aiuta a ripararsi un po’ dal vento, anche se non è dotato di una struttura elastica. Manca anche un passante per il pollice, aggiunta spesso presente su prodotti simili
I polsini coprono bene ma non sono elastici
Tasche – Due tasche laterali molto capienti
Concludiamo l’analisi della struttura del pile parlando di tasche. In totale sono 5: 2 ampie tasche laterali chiuse da una cerniera, due tasche interne e una piccola tasca posta sul petto.
Tasche laterali del Patagonia R1 Air
Peso e ingombro – Un pile invernale compatto e leggero
La scelta di non inserire troppe tasche o imbottiture rende il Patagonia R1 Air un capo estremamente leggero: solo 366 g nella versione con cappuccio e zip completa. A beneficiare di questa struttura molto semplice è anche il volume complessivo e la trasportabilità dell’indumento: per quanto non sia possibile comprimerlo eccessivamente, il pile occuperà comunque pochissimo spazio nel vostro zaino e non sarà mai un problema portarselo dietro.
Vista la sua leggerezza e il suo volume mi capita anche spesso di appenderlo esternamente allo zaino, magari in una sacca elastica o anche semplicemente nella parte superiore grazie a dei legacci. Vi posso assicurare che in questa configurazione non vi darà nessun fastidio.
Pile invernale Patagonia R1 Air
Comfort e utilizzo con altri strati
Il Patagonia R1 Air è quindi un capo abbastanza minimale, con una vestibilità atletica e un tessuto veramente molto confortevole a contatto con la pelle. Tutto questo, unito alla struttura leggermente elasticizzata, lo rende un indumento veramente piacevole da indossare e per nulla di impedimento durante le normali escursioni in montagna. Inoltre le cuciture sulle spalle creano un volume praticamente insignificante e sarà impossibile che vi diano fastidio anche se indosserete uno zaino molto pesante con degli spallacci che fanno pressione proprio in quel punto.
Se i miei vecchi pile (per via del volume eccessivo) mi rendevano abbastanza goffo nei movimenti e sembravano quasi una giacca per via dell’ingombro, questo R1 Air semplicemente non si sente e una volta indossato ci si dimentica quasi di averlo addosso.
Il Patagonia R1 Air è molto aderente e non impedisce i movimenti
Leggendo qualche recensione online sembra proprio che tutte queste proprietà lo abbiano fatto apprezzare molto anche da chi fa ferrate. Non praticando personalmente questo tipo di sport però non posso darvi un parere preciso a riguardo.
Provandolo in negozio mi è anche stato riferito che viene spesso acquistato anche da chi pratica sci, proprio per del suo ingombro ridottissimo.
Indossato da solo o come secondo livello di un sistema a strati
L’R1 Air è molto comodo se indossato sopra una maglietta, ma è anche perfetto per la vestizione a strati: la sua vestibilità atletica e l’assenza di cerniere ingombranti o di tasche troppo grandi lo rendono facilmente indossabile sotto un piumino o una giacca antipioggia.
Soprattutto durante l’ultimo autunno mi è capitato spesso di indossarlo sotta la mia giacca (qui) per intere giornate e devo confermarvi che il volume ridotto in questo caso ha fatto veramente la differenza: il pile tiene caldo e contemporaneamente non limita affatto i movimenti.
Patagonia R1 Air indossato sotto una giacca
Tasche, cappuccio, polsini… Come mi sono trovato?
Nonostante la struttura estremamente semplice tutto sembra essere al posto giusto e funzionare alla perfezione.
- Le tasche laterali sono capienti e durante le mie escursioni ci metto dentro di tutto: dalla torcia al cellulare, passando per il cappello o i guanti.
- I polsini, seppur non elastici, coprono bene e impediscono al vento di entrare.
- Il cappuccio è estremamente avvolgente e svolge molto bene la sua funzione. Quando non c’è troppo vento lo preferisco decisamente rispetto ad un cappello apposito.
Migliore pile per l’inverno
Cosa non mi è piaciuto?
Nonostante ad oggi questo Patagonia R1 Air sia il capo tecnico che indosso con più soddisfazione, non posso esimermi da presentarvi anche qualche piccolo difetto. Si tratta di dettagli che per il mio utilizzo sono abbastanza irrilevanti, ma che per voi potrebbero essere importanti quindi cercherò di essere preciso.
Le due tasche nella parte bassa del capo sono veramente molto capienti e funzionali. Personalmente però le avrei posizionate leggermente più in alto, perché nella loro attuale esposizione vengono un po’ coperte dal legaccio lombare dello zaino e questo potrebbe rendere difficoltoso l’accesso. Generalmente su giacche da montagna le tasche laterali trovano almeno 5/10 cm più in alto rispetto alla posizione di queste. In ogni caso, nonostante la posizione un po’ strana, sono sempre riuscito ad utilizzarle (a volte con leggera fatica).
La tasca sul petto, invece, si è dimostrata essere quasi totalmente inutile. L’avevo immaginata come una possibile tasca dove poter inserire il cellulare, ma nella realtà il volume è veramente troppo ridotto ed è possibile solamente inserire dei fazzoletti, oppure una piccola barretta energetica. Personalmente l’avrei levata completamente per salvare un po’ di peso, o l’avrei resa leggermente più grande.
La tasca frontale è molto piccola
I polsini delle maniche sono molto aderenti quando indossiamo normalmente il pile. Mi capita però di rimboccare le maniche quando inizia a fare troppo caldo ed in questo caso un vero e proprio elastico sarebbe stato molto prezioso per bloccare meglio la manica lungo l’avambraccio. Arrotolando un po’ il tessuto alla fine si riesce a fare stare tutto in posizione, ma un semplice polsino elastico avrebbe reso il tutto molto più semplice.
Manica rimboccata Patagonia R1 Air
Parlando sempre di maniche mi rendo anche conto che forse l’intera struttura sarebbe potuta essere leggermente più elastica. Io non ho particolari problemi ad infilare il braccio e la taglia M è semplicemente perfetta per la mia corporatura. È però evidente che persone con un avambraccio un po’ più spesso del mio potrebbero provare un po’ di fastidio dovendo tenere il braccio in una manica non troppo elasticizzata.
Insomma non si tratta di una maglia termica ed è sempre meglio fare una prova prima di comprarlo a scatola chiusa.
Calore – Un pile caldo in rapporto al volume
Arriviamo però al fulcro di questa recensione: quanto è caldo il Patagonia R1 Air? In che condizioni può essere usato da solo e quando va accoppiato con altri indumenti?
Come già anticipato si tratta di un pile medio, ideale per essere utilizzato durante le fredde giornate invernali quando si è in movimento, a patto però di avere con sé un secondo capo (magari un piumino) qualora si rimanesse fermi per molti minuti. Non si tratta insomma del pile più caldo sul mercato e per come è costruito è evidente che non lo voglia nemmeno essere. Il suo apporto termico è in linea (se non leggermente superiore) a quello ottenibile con pile da 200 g/m² di fascia alta, ma il suo peso e soprattutto la sua traspirabilità sono decisamente su un altro livello.
Patagonia R1 Air Recensione – Pile tecnico invernale
Non è quindi da intendere come il capo che vi salverà se soffrite particolarmente il freddo quando siete fermi in montagna, ma è piuttosto un validissimo aiuto per stare più al caldo quando siete movimento. In un contesto dove pile dal simile apporto termico mediamente vi porteranno a sudare molto di più e in molti casi saranno totalmente inutilizzabili in movimento.
Io possiedo un vecchio pile Decathlon da 300 g/m², facendo dei test da fermo il calore che garantisce è molto simile a quello ottenibile con questo Patagonia R1 Air, ma con quel pile se provo a fare una camminata un minima impegnativa finisco con il sudare moltissimo e bagnarmi completamente la schiena, insomma questo Patagonia mi garantisce lo stesso calore, ma mi permette anche di usarlo mentre mi muovo.
Patagonia R1 Air Recensione – Indossato con dei guanti
Parlando di calore è anche giusto fare due precisazioni sui polsi e il cappuccio. Entrambi svolgono bene il loro lavoro e in caso di giornata non particolarmente ventosa non sentirete bisogno di indossare altro. In montagna (soprattutto in inverno) non si è mai totalmente sicuri però ed è per questo che per stare tranquillo mi porto comunque dietro sempre un paio di guanti (Qui) e uno scaldacollo (Qui).
I guanti fotografici che utilizzo:
Recensione guanti Heat 2 Softshell e Merino Liner Light – The Heat Company
Da Ottobre 2022 ho iniziato a collaborare con The Heat Company, azienda austriaca specializzata nella…
Guanti fotografici The Heat Company – Heat Layer System
Guanti fotografici Wind Pro Liner – RECENSIONE – The Heat Company
Scattare in montagna molto spesso significa rimanere per molti minuti davanti al proprio cavalletto, con la macchina…
Come lo uso alle varie temperature
Provo ora a darvi delle stime numeriche, vi ricordo però che queste sono ovviamente considerazioni personali legate totalmente alla mia capacità di resistere al freddo e al tipo di attività svolta.
- >15 °C: Utilizzo il pile solamente quando mi fermo, una volta raggiunta la vetta.
- 5-15 °C: Inizio ad utilizzarlo anche in movimento sopra una maglietta. Ovviamente capita di tenerlo aperto o magari toglierlo direttamente in base alla presenza del sole e all’intensità dell’attività fisica. Una volta fermo generalmente metto solamente la giacca antivento.
- 0-5 °C: Generalmente lo uso accoppiato ad una maglia termica. Da fermo in questo caso uso il piumino.
- -5-0 °C: Con temperature sotto lo zero in genere lo accoppio con una maglia termica pesante (La maglia termica che uso). Da fermo lo accoppio con il piumino.
- <-5 °C: Scendendo sotto i -5 °C tendo ad utilizzarlo accoppiato con due maglie termiche. Da fermo va ovviamente indossato un piumino o una giacca. In caso di attività a bassa intensità utilizzo il piumino anche durante il movimento.
Prendete questi valori come semplici indicazioni e se non siete sicuri della vostra resistenza al freddo fatevi consigliare in negozio.
Patagonia R1 Air Recensione – Pile invernale
Quello che emerge però è che questo capo, praticamente da un anno, si trova nel mio zaino e mi sono ritrovato ad utilizzarlo durante tutte le stagioni (ad eccezione forse di alcuni giorni molto caldi e per nulla ventosi).
Traspirabilità – Utilizzo durante attività ad alta intensità
Il Patagonia R1 Air non sarebbe così versatile se non fosse in grado di garantire un’ottima traspirazione del sudore. Il tessuto di cui è costituito fa veramente un lavoro eccezionale da questo punto di vista e sono ormai diverse le escursioni invernali fatte con questo capo addosso senza sentire un minimo di umidità sulla schiena.
Ci tengo a precisare che la traspirazione è direttamente legata anche agli strati sottostanti. Una maglietta (o maglia termica) non tecnica potrebbe compromettere molto il potere traspirante di questo pile. Insomma, se indossate questo pile su una vecchia maglia in cotone/lana, non appositamente pensata per la montagna, temo che sia quasi automatico sudare comunque un po’.
Patagonia R1 Air Recensione – Pile tecnico usato in primavera
Ho parlato di estrema flessibilità, ma bisogna ricordare che si tratta comunque di un capo pensato principalmente per il periodo invernale e per le attività ad alta intensità. Io lo utilizzo fondamentalmente tutto l’anno, ma sopra i 5/10 °C necessariamente bisognerà valutare la situazione specifica e nel caso aprire la zip o toglierlo completamente. Anche questo parametro è ovviamente molto soggettivo, non potete però aspettarvi di utilizzarlo a 15 C° sotto il sole estivo sperando di non sudare.
In ogni caso non posso che essere estremamente soddisfatto da questo punto di vista. Il salto in avanti rispetto ai miei vecchi pile è veramente abissale ed è proprio per l’ottima traspirabilità che questo Patagonia R1 Air mi ha convinto fin dal primo utilizzo.
Patagonia R1 Air Recensione – Pile tecnico indossato in primavera
Resistenza all’acqua e al vento
Nessun pile è veramente resistente all’acqua, per quanto riguarda invece la resistenza al vento è evidente che grammature maggiori portino con sé anche una migliore capacità di protezione alle forti raffiche di vento.
Se è prevista pioggia insomma vi consiglio di portare con voi una giacca antipioggia (anche il più semplice k way della Decathlon va bene) da inserire all’occorrenza sopra questo pile. Il tessuto non è stato sottoposto a nessun trattamento particolare per resistere alla pioggia e, seppur non abbia fatto prove specifiche, è evidente che dopo pochi minuti si inzupperebbe completamente.
Parlando di resistenza al vento si palesa probabilmente il principale difetto di questo pile: il tessuto così sottile e la trama a zig-zag non riescono ad impedire efficacemente che il vento passi attraverso il pile e colpisca la pelle. In caso di giornate particolarmente ventose insomma c’è il rischio che le forti raffiche si portino via tutto l’aria calda accumulata attorno alla trama del tessuto, abbattendo considerevolmente la temperatura percepita. Se invece si sta parlando di un vento leggero (anche se freddo) devo dire che tutto sommato potrebbe non essere un grosso problema.
Patagonia R1 Air Recensione – Mattina autunnale
Generalmente, in capi di questo tipo, traspirabilità e resistenza al vento sono due proprietà inversamente proporzionali ed è evidente che con questo pile abbiano decisamente puntato di più sulla prima. Personalmente comunque non ritengo questo un particolare contro. Generalmente nelle mie escursioni non mi capita spesso di rimanere esposto per lunghi minuti a forti raffiche di vento e per questa ragione sono contento di avere un pile non troppo resistente, ma con un tessuto molto più sottile e traspirante.
Inoltre, volendo creare un sistema a strati con indumenti con scopi diversi e ben delineati, emerge che il compito di proteggerci dal forte vento non debba ricadere sul pile, ma sullo strato esterno, ovvero appunto la giacca antivento e antipioggia.
Patagonia R1 Air Recensione – Usato durante l’inverno
Guida alle taglie
Sono alto 1,80 m e peso 70 kg
La taglia M si adatta perfettamente al mio fisico e il pile è ben aderente in ogni punto.
Sul sito ufficiale comunque trovate una guida alle taglie molto dettagliata: Patagonia Men’s R1® Air Full-Zip Fleece Hoody
Patagonia R1 Air Recensione – Guida alle taglie
Modelli Patagonia R1 Air e prezzo
Il Patagonia R1 Air viene venduto in 3 modelli differenti:
- La versione senza cappuccio e senza zip : Patagonia Men’s R1® Air Fleece Crewneck Pullover 100€
- La versione senza cappuccio e con la zip a 1/4 : Patagonia Men’s R1® Air Zip-Neck Fleece 130€ (amazon: https://amzn.to/3feRU7g)
- La versione con cappuccio e zip completa Patagonia Men’s R1® Air Full-Zip Fleece Hoody 150€
Patagonia R1 Air Recensione – Modelli senza cappucio
Si tratta di un prodotto premium con un prezzo decisamente elevato e sicuramente non accessibile a molti. Pur avendo acquistato il modello con zip e cappuccio (il colore che ho io non sembra più disponibile) sono comunque riuscito a trovarlo ad un prezzo molto inferiore rispetto a quello di listino. Già solamente con Amazon i prezzi scendono di circa 20/30 euro (https://amzn.to/3Ni8KyO), mentre cercando offerte sui vari negozi sportivi, che spediscono in Italia, non è così raro trovare sconti molto importanti che portano la versione più completa a costare anche meno di 100€.
Lo scarto di 50€ tra la versione base e quella con cappuccio e zip è effettivamente un po’ esagerato e non pienamente giustificato dalla semplice aggiunta di una cerniera e di un pezzo di tessuto in più. Sfortunatamente però questo modo di impostare i prezzi è molto comune in caso di abbigliamenti sportivi dove è possibile inserire o rimuovere il cappuccio.
Patagonia R1 Air Recensione – Modello con cappuccio
Purtroppo però è indubbiamente vero che un pile con una zip completa diventi un capo decisamente più flessibile e utilizzabile in una varietà maggiore di situazioni.
Il mio personale consiglio è quello di puntare alla versione con la zip completa, ma acquistarlo solamente a fronte di qualche importante promozione. Se lo trovate su Amazon vi chiedo la gentilezza di acquistare tramite i miei link affiliati, ma in questo caso specifico vi invito a cercare anche altrove.
Conclusioni – Il migliore pile per l’inverno?
Il Patagonia R1 Air è indubbiamente un pile tecnico di alto livello, con una costruzione e una cura dei materiali che fanno emergere immediatamente l’indubbia qualità del prodotto.
Il capo è prevalentemente pensato per attività ad alta intensità in ambienti freddi, ma può anche essere facilmente adattato a strato esterno nelle giornate più calde.
Le buone proprietà di traspirabilità e la trama particolare del tessuto dovrebbero consentirvi di utilizzarlo senza problemi anche in movimento, possibilità non sempre presente in pile di fascia più bassa con apporto termico simile.
Patagonia R1 Air Recensione – Usato in città
Non va però inteso come l’abbigliamento che vi proteggerà dal freddo invernale una volta raggiunta la vostra meta: questo pile funziona infatti perfettamente come strato intermedio, ma è evidente che in diverse situazioni vada accoppiato con una giacca o magari un piumino.
Il prezzo medio-alto lo rende sicuramente un prodotto non accessibile a tutti, ma che sicuramente sarà apprezzato da chi frequenta assiduamente la montagna in ambienti invernali.
Patagonia R1 Air Recensione – Il miglior pile invernale
Considerazioni dopo molti mesi di utilizzo
Inserirò qui eventuali considerazioni emerse a seguito della pubblicazione di questa recensione.
Recentemente mi è capitato di passare alla Decathlon per provare alcuni capi. Indossando e tenendo in mano i pile presenti in negozio (prezzo massimo 60€), risulta evidente lo scarto assurdo nella qualità dei materiali se confrontati a questo Patagonia R1 Air. È anche evidente come la maggior parte dei pile provati, seppur caldi, facciano sudare praticamente immediatamente. Con questo non voglio dire di non valutare quei prodotti (li ho usati anche io per anni), ma la differenza è percepibile.
Patagonia R1 Air Recensione – Miglior pile invernale
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