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Da ormai diverse settimane sto testando il plugin fotografico di Dehancer, un piccolo software che estende le possibilità di editing messe a disposizione da Lightroom e Photoshop, consentendo di ricreare con relativa facilità e con estremo dettaglio un look analogico, andando a simulare pellicole specifiche per poi aggiungere selettivamente diversi aspetti tipici della fotografia analogica (halation, grana, aberrazioni ecc.).

Dehancer è un’azienda attiva in questo campo ormai da diversi anni e nel corso del tempo non si è limitata al solo aspetto fotografico, ma ha anche ideato un plugin simile per i principali software di montaggio video (Premiere, Davinci ecc.). È invece relativamente recente una versione per IOS di entrambi plugin, appositamente adattata a dispositivi mobile, ma comunque capace di mantenere le principali caratteristiche dei due plugin Desktop.

In questa recensione cercherò di presentarvi nel dettaglio il funzionamento del plugin fotografico, vi mostrerò un po’ di risultati che sono riuscito ad ottenere e ovviamente riporterò anche una serie di considerazioni personali sulla semplicità di utilizzo e sulla profondità degli strumenti di editing messi a disposizione.

Recensione Dehancer – Simulare la fotografia analogica

Sommario: Recensione Dehancer – Plugin fotografico per simulare la fotografia analogica

Una breve ma doverosa premessa – Il mio rapporto con la fotografia analogica

Non mi ritengo assolutamente un esperto di fotografia analogica. In passato ho scattato con alcuni rullini apprezzando molto il risultato finale, ma non ho mai avuto occasione di approfondire troppo nel dettaglio questo tipo di fotografia.

Rimanendo nell’ambito della fotografia digitale ho però a più riprese studiato alcuni strumenti (plugin, preset ecc.) finalizzati a simulare la pellicola, senza però mai ottenere dei risultati che realmente mi convincessero. Tra le mie prove ho utilizzato:

  • Dei preset Lightroom che però avevano il grosso difetto di creare un effetto scarsamente personalizzabile e non sempre adatto alle diverse tipologie di scatti.
  • Il plugin Analog Efex Pro della Nik Collection, che però non mi ha mai eccessivamente convinto per via del risultato molto marcato che generalmente finivo per ottenere sui vari scatti.
  • Le simulazioni pellicola di Fujifilm, uno strumento veramente valido e interessante, ma purtroppo ovviamente limitato a fotocamere Fujifilm e vincolato solamente a scatti in JPEG.

Insomma, ho fatto diverse prove tentando di simulare l’effetto di una pellicola, con però dei risultati mediamente abbastanza insoddisfacenti. È quindi con molto interesse che ho accolto la proposta di Dehancer di provare il loro plugin foto, incuriosito dalle innumerevoli recensioni positive e dai numerosi video che mostravano dei risultati decisamente superiori rispetto a quelli che ero riuscito ad ottenere fino a quel momento con altri sistemi.

Recensione Dehancer – Varie simulazioni eppellicola applicate allo stesso scatto

Questo intero articolo deve essere quindi filtrato sulla base delle premesse appena espresse: non posso dare dei giudizi estremamente dettagliati, portando dei paragoni diretti con delle vere pellicole, in quanto non ho questo tipo di esperienza, posso però raccontarvi nel dettaglio come funziona questo plugin, mostrarvi alcuni risultati e, sulla base della mia esperienza, paragonarlo ad altre soluzioni simili che ho provato in passato.

Raw – Kodak Aero – Velvia 50

I plugin messi a disposizione da Dehancer: foto, video e applicazione mobile

Come già anticipato Dehancer mette a disposizione tre software diversi:

  1. Un plugin fotografico disponibile per Lightroom, Photoshop, Capture One e Affinity Photo
  2. Un plugin video pensato per DaVinci Resolve, Premiere Pro, After Effect e Final Cut
  3. Ed infine un’applicazione mobile, attualmente disponibile solamente per IOS

Vi lascio comunque qui la pagina ufficiale di Dehancer in modo che possiate subito rendervi conto dell’eventuale aggiunta di nuove versioni (speriamo che presto introducano anche l’applicazione per Android).

Sito ufficiale di Dehancer

Guardando il sito è tutto abbastanza chiaro, ma ci tengo a precisare che i 3 software vengono visti effettivamente come 3 plugin completamente diversi e se si desidera utilizzarli tutti sarà necessario fare 3 acquisti separati. Con la chiave di accesso che mi è stato fornita posso infatti scaricare solamente il plugin fotografico (Photoshop e Lightroom) e non ho accesso alla versione video o quella mobile.

Per quanto il plugin video sia precedente a quello fotografico e che sembri disporre praticamente di tutte le funzioni della sua controparte; in questa recensione non mi spingerò a fare considerazioni specifiche su quest’ultimo, preferendo piuttosto integrare queste informazioni in un futuro articolo quando e se lo proverò direttamente. Discorso analogo vale per l’applicazione, che sicuramente proverò quando uscirà una versione Android.

Recensione Dehancer – Plugin fotografico per simulare la fotografia analogica

Come installare il plugin fotografico di Dehancer

Introduco un breve capitolo per parlarvi del processo di installazione, in quanto l’ho trovato decisamente semplice ed immediato.

L’intero processo è veramente intuitivo, ma il tutto viene ulteriormente semplificato grazie alle numerose guide PDF create dal team di Dehancer. A questa pagina trovare le guide di installazione per ogni singolo plugin, divise anche in base al vostro sistema operativo (Windows o IOS) e in base al software su cui desiderate utilizzare il plugin.

Guida per l’installazione di Dehancer

Oltre a questa vi pagina vi invito anche a visionare le ulteriori pagine informative presenti sul loro sito, dove potrete trovare:

  • Manuali per ogni singolo plugin
  • FAQ
  • Requisiti di sistema e consigli sulle performance
  • Storia di Dehancer
  • Spiegazione di tutti gli effetti
  • Consigli sul workflow in base al software che utilizzate

Insomma, è stato indubbiamente fatto un grande lavoro nella presentazione e nella descrizione di ogni aspetto di questo plugin, con diversi articoli anche estremamente tecnici che spiegano nel dettaglio come è stato ricreato un certo effetto e perché sono state fatte alcune scelte di sviluppo.

Non serve certo leggersi tutto fin da subito, ma per lo meno il manuale del plugin che volete provare credo sia una lettura veramente utile. In questo articolo cercherò di sintetizzarlo un po’, richiamando alcuni consigli che ho trovato, la pretesa non è però certo quella di creare un testo così esaustivo come quello scritto dal team di Dehancer. Per informazioni tecniche maggiormente dettagliate rifatevi quindi alle guide che vi ho linkato.

Manuali e articoli sul sito di Dehancer

Importanti configurazioni su Lightroom e Photoshop

Prima di fare qualsiasi lavorazione con Dehancer è assolutamente necessario entrare in Photoshop, Lightroom e Camera Raw e controllare che le impostazioni legate allo spazio colore siano corrette.

Vi lascio qua sotto alcuni screen che mostrano le impostazioni per Photoshop e Lightroom, ma vi invito a leggere il manuale in modo che, qualora in futuro qualcosa dovesse cambiare, troverete tutti gli aggiornamenti.

Regolazioni spazio colore su Photoshop

Questi accorgimenti sono necessari in quanto Dehancer, per il modo in cui funziona, non può processare direttamente su un file raw. I file che Dehancer andrà a lavorare e successivamente a salvare saranno dei TIFF con spazio colore sRGB a 16-bit di profondità. Il file prodotto da questo plugin deve essere quindi inteso come un file finito, pronto per essere esportato o stampato e su cui non bisognerebbe fare nessun altra particolare elaborazione, previo i rischio degradare pesantemente la qualità della fotografia.

Regolazioni spazio colore Lightroom

Inoltre, il plugin non è pensato per recuperi particolarmente importati di ombre e luci (sempre per il motivo che non stiamo lavorando su un file raw). In quest’ottica il workflow consigliato anche dal team che ha sviluppato il preset è il seguente:

  1. Fare regolazioni importanti sulla fotografia tramite Camera Raw o Lightroom (lavorando quindi sul file Raw)
  2. Ottenere un file ben bilanciato e piatto
  3. Aprire il file con Dehancer (questo verrà convertito in un TIFF)
  4. Utilizzare il plugin, evitando il più possibile di lavorare troppo su ombre, luci ed esposizione
  5. Salvare il risultato (TIFF) e non effettuare più ulteriore lavorazioni con Lightroom e Photoshop.

Per quanto riguarda le elaborazioni fatte su Lightroom o Photoshop prima di aprire Dehancer, esistono anche delle impostazioni di default consigliate dal team, le quali dovrebbero consentirvi di ottenere i risultati migliori una volta applicate le simulazioni pellicola di Dehancer. Ve le lascio qua sotto.

Per esperienza personale però vi posso dire che non sempre questi parametri sono quelli ideali e molto spesso sarete costretti a variare qualcosa e elaborare completamente da capo il vostro scatto. Il consiglio generale comunque è quello di partire da uno scatto bilanciato, piatto, con un basso contrasto, dove non è stata applicata nitidezza, chiarezza o riduzione del disturbo e senza aberrazioni o distorsioni particolari.

Regolazioni consigliate su Lightroom

Utilizzo di Dehancer su Photoshop e Lightroom

Trattandosi di un plugin, Dehancer può essere aperto sia su Photoshop che su Lightroom come un software separato.

Su Lightroom vi basterà premere tasto dx – Modifica in – Dehancer e subito il software vi si aprirà e vi consentirà di fare tutte le elaborazioni che desiderate. Una volta concluso il vostro lavoro un TIFF verrà salvato e automaticamente aggiunto al vostro catalogo Lightroom.

Su Photoshop il processo non cambia molto anche se vi garantisce un grado di flessibilità maggiore. Aperto uno scatto su un livello Photoshop, per aprire Dehancer vi basterò cliccare filtro – Dehancer – Dehancer Film. Il risultato, in questo caso, verrà inserito nel livello che avete selezionato, senza nessuna maschera o possibilità di tornare indietro.

Recensione Dehancer – fotografia analogica

Convertendo il vostro livello in un’oggetto avanzato, invece Dehancer applicherà le sue modifiche come uno Smart Filter, consentendovi quindi di attivarle o disattivarle a piacere

È innegabile che per il mio workflow preferisca di gran lunga l’utilizzo tramite Photoshop, ma apprezzo veramente molto che il plugin sia perfettamente fruibile anche utilizzando solamente Lightroom.

Applicazione del plugin Dehancer come Smart Filter

Menu principale di Dehancer

Una volta aperto Dehancer vi troverete davanti ad un’interfaccia abbastanza minimal ed intuitiva.

  • Nel tab di sinistra sono elencati tutti i Preset e i Profili (simulazioni pellicola) applicabili al vostro scatto, con tanto di piccola anteprima che dovrebbe aiutarvi ad avere un’idea sul risultato finale.
  • Al centro troverete il vostro scatto, con possibilità di zoomare e navigare nella foto
  • A destra si trova invece il lungo elenco di filtri applicabili, tutti con un selezionatore che consente di abilitare o disabilitare completamente ogni specifico filtro.

Menu principale di Dehancer

Profili e Preset per ricreare l’effetto analogico

Profili – Simulazione pellicola

La sezione più interessante nell’intero plugin è indubbiamente quella di selezione delle varie simulazioni pellicola (chiamate Profili) e dei Preset.

Il menu dei Profili può essere filtrato sulla base di varie voci e, navigando tra le varie pellicole proposte, vi basterà cliccare su una di queste per vederla immediatamente applicata al vostro scatto. La selezione di pellicole è veramente impressionante e il risultato immediato che otterrete sullo scatto è veramente tanto convincente quasi in ogni caso.

L’applicazione di un profilo andrà ovviamente a variare molto esposizione, contrasto, ombre, luci e soprattutto colori del vostro scatto ed è naturale che non tutte le pellicole si applichino alla perfezione ad ogni tipologia di fotografia. Se notate un calo eccessivo dell’esposizione, delle ombre troppo chiuse o delle luci troppo bruciate il consiglio generale è quello ripartire completamente da capo e elaborare nuovamente il vostro file Raw su Lightroom o Photoshop in modo da bilanciarlo meglio.

Molto interessante è che l’applicazione di un Profilo non porti con sé nessuna regolazione particolare imposta a priori. I vari filtri dei menù di destra non verranno assolutamente modificati e sarà del tutto personalizzabile la gestione del bilanciamento del bianco, del tipo di stampa, della nitidezza, della grana, della vignettatura ecc.

Recensione Dehancer – Alcuni dei profili a disposizione

Preset

Se oltre all’applicazione di una specifica pellicola desiderate anche applicare in automatico qualche altra regolazione, allora dovrete navigare nel tab Preset. Qui si trovano una serie di regolazioni preimpostate (scelta di una pellicola + applicazione dei filtri) che vi aiuteranno ad ottenere con pochi click un risultato molto più articolato rispetto a quello ottenibile con la semplice applicazione di una pellicola.

I Presets sono divisi traquelli pesonali, creati dal Team di Dehancer, selezionati e preset del resto della community. C’è quindi realmente l’imbarazzo della scelta, anche se il consiglio è quello di iniziare dai preset selezionati o quelli prodotti direttamente dal team di Dehancer in modo da iniziare con un qualcosa che mediamente dovrebbe dare buoni risultati su quasi ogni tipologia di scatto.

Personalmente trovo il comportamento di diversi preset decisamente troppo aggressivo e molto spesso ho preferito gestire tutte le regolazioni manualmente. È però indubbiamente vero che rappresentino un validissimo aiuto per chi vuole ottenere un risultato accettabile in pochi secondi o per chi vuole farsi un’idea dei possibili risultati ottenibili abilitando e modificando i vari filtri.

Recensione Dehancer – Alcuni dei preset a disposizione

Filtri messi a disposizione da Dehancer

Passiamo ora al menu di destra dove sono racchiusi i vari filtri, applicabili per conferire un look ancora più particolare al nostro scatto.

È importantissimo sottolineare come per la post produzione di uno scatto NON sia assolutamente necessario utilizzare tutti i filtri presenti ed è assolutamente normale lasciarne disattivati la maggior parte. Secondo aspetto da tenere a mente è che il team di Dehancer, nel suo manuale, suggerisce un workflow che dovrebbe aiutarvi ad ottenere i risultati migliori da questo software. Secondo il team di sviluppo la maggior parte di questi filtri dovrebbero essere quindi applicati seguendo un ordine abbastanza preciso, in modo da mantenere una certa logica nel processo di post produzione. Nel descrivere i vari filtri applicabili cercherò di seguire l’ordine consigliato, ma ancora una volta vi invito vivamente a leggervi il manuale per poter comprendere al meglio la spiegazione di questo approccio.

Recensione Dehancer – Alcuni degli effetti principali disponibili

Leggendo i nomi dei vari filtri e aprendo i vari pannelli vi renderete immediatamente conto di come l’approccio e gli effetti siano profondamenti diversi rispetto a quelli presenti su Lightroom e Camera Raw. Il team di Dehancer nel creare questi filtri ha voluto lasciare libero controllo su diversi aspetti caratteristici della fotografia analogica, richiamando nei nomi dei pannelli, negli slider e nel comportamento degli effetti dei veri passaggi che vengono eseguiti durante lo sviluppo di una fotografia analogica. Non avendo mai sperimentato questa cosa in prima persona ho difficoltà a dire se effettivamente il workflow di Dehancer si sovrapponga a quello dello sviluppo analogico manuale, quello che posso dirvi però è che si tratta di un approccio diverso, ricco di aspetti non immediatamente scontati e che quindi deve necessariamente essere studiato con un po’ di attenzione.

  • Trovare la regolazione dell’esposizione in due pannelli e notare come diverse esposizioni della stessa pellicola cambino anche colori e contrasto è abbastanza spiazzante all’inizio.
  • La completa assenza della curva per gestire ombre, mezzitoni e luci può sembrare abbastanza limitante, ma pian piano si scopre che diversi pannelli ci permettono di regolare gli stessi aspetti, seppur in modo un po’ diverso.
  • Il pannello per gestire la stampa invece permette di stravolgere completamente l’intero scatto, andando a variare pesantemente colori, saturazione e persino gamma dinamica.
  • A questo si affiancano effetti più classici come per esempio la grana, i quali però nascondono una serie di regolazioni e finezze che non si trovano certo in software come Lightroom e Photoshop

Insomma, ci troviamo davanti ad un modo di lavorare lo scatto che va capito e padroneggiato tentando e sbagliando più volte, ma che è indubbiamente in grado di restituire dei risultati che nessun altro plugin da me provato è riuscito ad eguagliare.

Recensione Dehancer – Provia 100

Applicazione di un Profilo o di un Preset

Il primo step è ovviamente quello di scegliere il profilo o il preset che desiderate applicare al vostro scatto. Le varie anteprime e la possibilità di mettere i profili più interessanti nei preferiti sono indubbiamente un validissimo modo per velocizzare un po’ questo processo e individuare rapidamente i profili più adatti al nostro scatto.

Lo ripeto un’ennesima volta: non tutti i profili si adatteranno alla perfezione ad ogni scatto, se state ottenendo un risultato sgradevole provate a lavorare nuovamente il raw di partenza per correggere eventuali problemi di ombre o luci, alternativamente passate semplicemente al prossimo profilo.

Recensione Dehancer – Simulazione pellicola Gold 200

Esposizione – Push/Pull, Ev

Questo slider, che si trova appena sotto la pellicola selezionata, vuole simulare per l’appunto l’effetto si una sovra o sotto esposizione della pellicola in questione.

Contrariamente al classico slider dell’esposizione a cui tutti siamo ormai abituati, aumentare o diminuire il valore di questo parametro non farà diventare semplicemente l’immagine più chiara o più scura, ma andrà anche a far variare il contrasto e in certi casi pure il colore (simulando la variazione di esposizione su una pellicola reale)

Il comportamento è ovviamente influenzato dalla pellicola scelta e molto spesso permette di ottenere dei risultati anche profondamente diversi rispetto a quelli ottenibili con il valore impostato sullo 0. Si tratta quindi di una possibilità creativa veramente interessante e, per quanto non necessario, vi consiglio sempre di provare a variare questo slider in modo da visionare il possibile impatto che ha sulla pellicola scelta.

Se volete altre informazioni su come è stato realizzato questo effetto e su come funziona vi rimando all’articolo relativo presente sul sito ufficiale di Dehancer.

Esposizione -1, 0 e +1

Source

Il secondo effetto da eventualmente attivare durante un normale workflow dovrebbe essere Source. Tramite questo pannello è possibile compiere delle regolazioni molto basilari sul vostro scatto (esposizione, tinta ecc.) in modo da controbilanciare eventuali problemi derivanti dall’applicazione di un Profilo o di un Preset. Se le regolazioni da compiere sono troppo massicce il consiglio è sempre quello di processare da capo il file Raw, ma se si tratta semplicemente di piccoli aggiustamenti allora questo è il panello tramite il quale intervenire.

Tra i vari slider troviamo Defridge, un filtro che dovrebbe aiutare ad eliminare eventuali aberrazioni cromatiche presenti nei bordi del vostro scatto. Aberrazioni che, se presenti, potrebbero interferire negativamente con altri filtri.

Si tratta quindi del pannello più semplice e più simile a pannelli già visti su altri software, ma che può essere molto utile per fare piccole regolazioni sul bilanciamento della foto.

Recensione Dehancer – Pannello Source

Expand

Altro pannello per gestire regolazioni grossolane è Expand, tramite questo menu è infatti possibile personalizzale manualmente i punti di bianco e di nero del vostro scatto, andando quindi a scurire o schiarire l’immagine a secondo dei movimenti dello slider.

Lo trovo molto utile per aprire eventuali ombre eccessivamente chiuse e conferire allo scatto un aspetto decisamente meno contrastato e scuro. Generalmente, nonostante diversi profili e preset si adattivo ad una grande varietà di scatti, è sempre necessario fare qualche piccolo intervento su questo pannello in modo da ottenere un risultato ancora più convincente.

L’applicazione di un profilo porta con se anche una modifica più o meno impattante del contrasto, se però il risultato non è di vostro gradimento, la modifica selettiva di punti di bianco e di neri può aiutarvi ad aggiungere o rimuovere contrato.

Expand – Prima e Dopo

Print

Passiamo ora ad uno dei pannelli più particolari e caratteristici: Print. Tramite questo pannello il team di Dehancer vuole simulare ragionamenti e regolazioni ottenibili durante l’ultimo step del processo di sviluppo analogica, ovvero lo stampare il proprio scatto su un supporto fisico.

Per prima cosa va scelto il supporto di stampa, questo, come per la stampa reale, andrà ad influenzare anche pesantemente aspetti come la tinta, il contrasto e la saturazione. Conferendo alla fotografia un look spesso quasi completamente nuovo.

Applicazione delle varie stampe sullo stesso scatto

Tra i supporti di stampa messi a disposizione del plugin troviamo:

  • Linear: Una modalità per utilizzare i vari slider di questo pannello senza però simulare nessun particolare supporto di stampa. Generalmente consigliato per pellicole positive.
  • Cineon Film Log
  • Kodak 2383 Print Film, Fujifilm 3513 Print Film.
  • Kodak Endura Glossy Paper

Tutti i profili comunque possono essere stampati su tutti i supporti, garantendo in questo modo un’ennesimo ampliamento di possibilità creative. Come vedete nell’immagine sotto, l’influenza data dal supporto di stampa è parecchio importante e può stravolgere completamente i colori dell’immagine finale. Per dettagli più tecnici su come è stato realizzato questo pannello vi rimando a questo articolo.

Oltre alla scelta del supporto è anche possibile influire sulla resa finale tramite alcuni slider. I più interessanti sono indubbiamente la saturazione, color density e analogue range filter.

Color density l’ho utilizzato molto spesso in quanto si comporta come una sorta di saturazione, che però influenza solamente le tinte più rilevanti dello scatto in questione. Nella foto qua sotto è evidente come lo slider sia intervenuto quasi esclusivamente sui toni rossi dello scatto.

Color Density – Prima e Dopo

Analogue Range Limiter invece consente di migliorare i dettagli agli estremi del range tonale del vostro scatto, abbassando un po’ le alte luci ed aprendo le ombre più scure. Il risultato è generalmente uno scatto leggermente più morbido, con ombre leggermente meno scure e luci più basse. Effetto molto simile a quello ottenibile alzando la curva di un qualsiasi software di post produzione nel punto dei neri.

Analogue Range Limiter – Prima e Dopo

Color head

Pannello estremamente utile se volete fare delle regolazioni sul colore è ovviamente Color Head. Gli slider qui presenti permettono di variare Giallo-Blu, Magenta-Verde e Ciano-Rosso in maniera separata tra ombre e luci, consentendo anche di variare l’impatto di queste regolazioni.

Lo slider Preserve Exposure garantisce invece che durante queste regolazioni l’esposizione venga mantenuta costante, abbassando lo slider verso lo zero noterete invece come regolazioni sul colore andranno ad influire anche l’esposizione complessiva dello scatto.

Per ulteriori dettagli sul funzionamento di questo pannello vi rimando a questo articolo.

Pannello Color Head

Halation

Passiamo ora ad un effetto tipico di questo plugin e che è quasi impossibile ricreare con pochi click su software come Lightroom e Photoshop, sto parlando dell’Halation.

Halation – Prima e Dopo

Questa distorsione, tipica della pellicola, consiste in una sorta di alone rosso/arancione che si sviluppa attorno ai bordi più contrastati del vostro scatti o nei punti di luce particolarmente intensa. Il pannello è ricco di slider per regolare l’estensione dell’effetto, l’impatto e svariati altri aspetti; utilissima è anche la visualizzazione a maschera che consente di vedere con chiarezza in che punti dello scatto questo alone è stato effettivamente inserito.

Visualizzazione a maschera

Dehancer lascia molta libertà nell’applicazione di distorsioni come l’Halation, ovviamente bisogna avere una certa sensibilità nella regolazione, in quanto, mettendo tutto al massimo, è facile ottenere degli effetti esagerati e molto finti.

Per ulteriori informazioni riguardo questo effetto vi lascio questo articolo.

Bloom

Passiamo ora al Bloom, ovvero quell’effetto di dispersione della luce che in fotografia digitale viene generalmente replicato sfruttando un filtro Mist.

Bloom – Prima e Dopo

Muovendo i vari slider è quindi possibile estendere i punti luce, renderli più morbidi, più sfumati e abbattere la nitidezza attorno ad essi. Il risultato è veramente tanto convincente in qualsiasi scatto con delle forti luci, ma da il meglio di se in tutti quei contesti dove sono presenti delle luci artificiali particolarmente intense.

Anche in questo caso la modalità maschera ci viene molto in aiuto per capire effettivamente dove l’effetto verrà applicato.

Per ulteriori informazioni vi lascio questo articolo.

Bloom – Modalità maschera

Film Compression

Film Compression è un pannello che non ho sfruttato molto, il suo ruolo principale è comunque quello di bilanciare meglio lo scatto, abbassando leggermente i punti maggiormente sovraesposti. Dallo scatto che vi lascio qua sotto si nota come effettivamente le luci sono state abbassate, in modo da ottenere uno scatto maggiormente bilanciato.

Film Compression – Prima e Dopo

Se avete un cielo particolarmente bianco o avete incluso il sole nel vostro scatto vi consiglio di provare ad applicare questo effetto e sperimentare un po’ muovendo i vari slider, anche in questo caso il risultato è spesso molto convincente.

Per ulteriori informazioni.

Film Grain

Come ultimo pannello voglio assolutamente parlare di Film Grain. Il nome è abbastanza chiaro, il ruolo di questo filtro è ovviamente quello di inserire della grana nella vostra immagine.

Contrariamente alla grana di Lightroom o Camera Raw qui però le regolazioni sono decisamente più fini e dimensione, colore, distribuzione tra luci e ombre sono tutti aspetti personalizzabili e in grado di conferire al vostro scatto molteplici look differenti.

Film Grain – Pannello

Lo slider che preferisco è però Resolution, il quale consente di modificare la risoluzione delle scatto in modo da fondere meglio i dettagli con la grana appena applicata. L’estrema nitidezza e la grande presenza di dettagli di una fotografia digitale spesso si sposano decisamente male con l’applicazione della grana, conferendo allo scatto un senso di finto e artificiale. Bilanciando la grana aggiunta con la risoluzione complessiva del file è invece possibile fondere decisamente meglio questi due aspetti ed ottenere un risultato decisamente più realistico.

Se volete approfondire vi lascio questo articolo.

Resolution 100 e 0

Altri pannelli

In Dehancer sono presenti anche altri pannelli secondari e probabilmente altri ancora ne verranno aggiunti in futuri aggiornamenti. Non volendo riportarvi un elenco esaustimo, ma preferendo citarvi i pannelli che mi ritrovo ad utilizzare più spesso, per ora preferisco fermarmi qui.

Se in futuro dovessi utilizzare maggiormente effetti non citati o dovessero aggiungere nuovi pannelli particolarmente interessanti integrerò sicuramente questa sezione, andando ad inserire nuove informazioni.

Ciò che mi preme sottolineare è ancora una volta come il flusso di lavoro utilizzando questo plugin sia effettivamente diverso rispetto al normale processo che adottereste lavorando con Lightroom. Molto effetti inoltre non sono sempre così intuitivi ed immediati da capire. Il bello/brutto di questo plugin è quindi il fatto che dovrete studiarvelo, dovrete leggere un po’ di documentazione e indubbiamente dovrete fare vari esperimenti per ottenere il risultato desiderato.

Raw – Ektar 100 – Vision 3 500t

Vantaggi, svantaggi e problemi di Dehancer

Dopo diverse settimane di utilizzo vi posso confermare che mi sono divertito parecchio ad utilizzare questo plugin e i risultati ottenuti mi convincono particolarmente. Ovviamente man mano che si utilizza un software emergono tutti gli vantaggi e le scelte azzeccate, così come alcune mancanza, instabilità e stranezze. In questo paragrafo mi concentrerò su questo aspetto, lasciando prima spazio ai PRO e facendo poi un discorso più strutturato sui pochi aspetti che non mi hanno convinto.

Recensione Dehancer – Simulazione pellicola

PRO

  • Veramente comodissima la possibilità di avere un’anteprima dei Preset e dei Profili già nel menu di selezione.
  • Apprezzato che il plugin funzioni anche solamente su Lightroom e non sia quindi necessario utilizzare Photoshop.
  • L’interfaccia grafica è semplice e pulita e i vari menu e slider sono sempre chiari e comprensibili.
  • Veramente immensa la selezione di Preset e vastissima la scelta tra i Profili pellicola.
  • Molto interessante l’idea di voler richiamare tramite i vari pannelli e slider delle fasi effettive del processo di sviluppo analogico. In prima battuta questa organizzazione diversa del workflow potrebbe confondere un po’, ma ben presto ci si prende la mano.
  • Super apprezzati i vari manuali e articoli che spiegano nel dettaglio tutti gli effetti presenti nel plugin.
  • Utilissimo che il software salvi le impostazioni dell’ultima lavorazione fatta. In questo modo, se vi siete scordati di creare un preset, potrete comunque facilmente richiamare le regolazioni dell’ultimo lavoro svolto.

Raw – Portra 400 – Supra100

Contro e problemi

Una mancanza abbastanza importante è l’assenza di un sistema di ricerca per richiamare al volo Preset o Profili. La possibilità di aggiungere ai preferiti una pellicola è un comodo aiuto, ma avrei comunque gradito una barra di ricerca.

Nell’utilizzo di tutti i giorni ho riscontrato a volte dei piccoli ritardi nel caricamento degli effetti o nell’effettiva applicazione di un Preset o di un Profilo. Nel complesso ho trovato il software decisamente meno reattivo se paragonato a Lightroom, seppur l’esperienza utente non venga comunque intaccata particolarmente. Nei futuri aggiornamenti mi piacerebbe vedere qualche sforzo nell’ottimizzazione delle performance.

Per come è configurato ad oggi il plugin non si presta assolutamente per l’edit massiccio di moltissime fotografie. Non è infatti attualmente possibile applicare una serie di regolazioni a più scatti contemporaneamente (cosa possibile con Lightroom) e l’unico modo per lavorare più fotografie è banalmente quello di aprirne una alla volta, incollare un preset, salvare e passare alla prossima.

Raw – Cinestill 50d – VX400 super

Una stranezza riscontrata è che l’applicazione di una pellicola non comporti alcuna variazione del bilanciamento del bianco o di altri parametri come la grana. Come già spiegato, l’applicazione di un profilo modifica “solamente” la resa del colore, l’esposizione e il contrasto. Applicando, per esempio, una pellicola Tungsteno ci si aspetterebbe che, oltre ai colori e i contrasti della pellicola, venga inserito anche un bilanciamento del bianco più tendente a toni blu; questa cosa però non succede automaticamente e sta sempre all’utente decidere di attivare un particolare pannello e fare ulteriori sviluppi. Credo che la scelta derivi dal desiderio di lasciare massima libertà agli utenti, seppur non mi sarebbe affatto dispiaciuto che ogni pellicola portasse con sé anche dei “suggerimenti” su come gestire il bilanciamento del bianco, la grana o altri effetti.

Eterna 500

Costo di Dehancer e versione di prova

Nel momento in cui vi scrivo la versione fotografica di Dehancer ha i seguenti costi:

  • Accesso a vita: 199$ (IVA esclusa)
  • Annuale: 129$ (IVA esclusa)
  • 6 mesi: 89$ (IVA esclusa)
  • 3 mesi: 69$ (IVA esclusa)

Vi lascio comunque il link alla pagina del prodotto per poter essere aggiornati su eventuali modifiche ai prezzi.

Versione di prova Dehancer plugin Lightroom e Photoshop –

Il costo non è assolutamente basso, per quanto sia comunque apprezzabile la presenza di una possibilità di acquisto con accesso a vita, senza essere forzati ad optare solamente per l’abbonamento ricorrente.

Mancano possibilità di acquisto per un periodo più “breve” che potrebbero essere molto utili per chi desidera valutare la bontà del plugin prima di proseguire con un’acquisto più importante. Dehancer mette una pezza a questa mancanza con la possibilità di scaricare gratuitamente il software a applicare un periodo di prova di ben 14 giorni (più che sufficienti per rendersi conto delle caratteristiche principali del software).

Interessante è anche la possibilità di usare il plugin senza avere nessuna licenza attiva. Con questa modalità Dehancer funzionerà normalmente, ma applicherà un watermark sulle foto editate. Non è ovviamente una modalità utilizzabile per post produrre seriamente delle fotografie, ma rappresenta comunque un valido modo per testare la stabilità del software sul vostro pc e provare a sperimentare un po’ con i vari pannelli.

Il consiglio quindi è assolutamente quello di sfruttare i 14 giorni di prova e poi eventualmente proseguire ad utilizzare il software senza licenza per fare tutte le prove del caso. Una volta convinti della bontà del plugin potrete poi proseguire con la scelta di una modalità d’acquisto.

Dehancer plugin Lightroom e Photoshop – Dehancer Portra 800

Conclusioni – Dehancer plugin Lightroom e Photoshop

Dehancer si presenta come un plugin estremamente completo, non certo immediato nella comprensione, ma capace di permettere dei lavori di post produzione che difficilmente possono essere replicati con altri software.

I numerosi Preset messi a disposizione rappresentano un validissimo modo per iniziare a sperimentare un po’ con il software ed ottenere con pochi click un risultato più che soddisfacente. Appena si prende un po’ di confidenza con i vari pannelli diventa però rapidamente molto più interessante e stimolante partire da un profilo di simulazione pellicola base e iniziare ad inserire tutte le successive regolazioni manualemente.

Tutti quanti questi aspetti messi assieme rendono Dehancer (a mio parere) il miglior plugin fotografico per la simulazione delle pellicola, scavalcando di netto i risultati ottenibili con semplici plugin Lightroom e introducendo una profondità decisamente maggiore rispetto ad altri plugin simili.

Il costo non indifferente potrebbe essere ovviamente un ostacolo per molti, ma la possibilità di avere 14 giorni di prova e continuare ad utilizzare il plugin senza licenza, credo siano due validissimi aiuti per fare tutte le considerazioni del caso prima di procedere con un eventuale acquisto.

Dehancer plugin Lightroom e Photoshop –

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