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Nell’ultimo mese ho avuto la fortuna di poter testare in anteprima il nuovissimo sistema di microfoni wireless di casa Hollyland. Il nuovo prodotto si chiama Lark Max e punta ad essere la naturale evoluzione dei vecchi Lark 150 (trovi qui la recensione), andando però ad attingere anche da quanto fatto di buono sui Lark M1 (qui la recensione) e aggiungendo anche qualche novità completamente inedita per i microfoni di Hollyland.

Recensione Lark Max Duo

In questa recensione vi parlerò di come mi sono trovato utilizzando questo prodotto, sottolineando tutti gli aspetti che mi hanno piacevolmente colpito e anche tutte le (rare) mancanze che ho individuato.

Vi ricordo inoltre che nel momento in cui scrivo i Lark Max non sono ancora disponibili sul mercato. Mi riservo quindi la facoltà di aggiornare questa recensione in funzione di eventuali cambi di prezzo, a seguito di aggiunte di nuovi kit o semplicemente se dovessi rendermi conto di aver omesso qualche informazione rilevante (ho avuto alcune settimane per testarli, ma mi potrebbe essere sfuggito qualcosa).

Recensione microfoni wireless Lark Max Duo

Sommario: Recensione Lark Max Duo

Recensione Lark Max Duo

Contenuto del kit Lark Max DUO

Il kit che ho ricevuto da Hollyland è una Limited Edition che non verrà venduta sul mercato. Le differenze rispetto a quello che potrete acquistare voi sono però realmente minime e si riassumono semplicemente in un packaging differente e con l’aggiunta di due collane magnetiche.

Come è già stato fatto con i Lark 150 e con i Lark M1 anche in questo il kit verrà venduto in 2 versioni:

  • una versione “completa” contenente due trasmettitori wireless e un ricevitore
  • e un versione “mono” con un trasmettitore in meno.

Contenuto del kit duo del Lark Max Duo

La scatola dove è contenuto il kit è abbastanza voluminosa ed è divisa in tre sezioni. Nella prima si trovano solo fogli illustrativi e adesivi, nella seconda sono contenute le due collane magnetiche per fissare i trasmettitori e nella terza sezione si trova un astuccio contenente l’intero kit.

Attenzione! Ovviamente vi sto mostrando foto della Limited Edition in quanto ho potuto utilizzare solamente questa versione. La versione DUO “normale” somiglierà più alla foto che vi lascio di seguito:

Packaging della versione DUO del Lark Max

Complessivamente quindi questo è il contenuto del pacco:

  • Astuccio rigido per trasportare tutto il kit
  • Case di ricarica
  • Cavetto USB-C per la ricarica
  • Un ricevitore
  • 2 Trasmettitori
  • 2 magneti da fissare ai trasmettitori
  • 2 filtri antivento per i trasmettitori
  • cavo Jack-Jack (da TRS a TRS) per la connessione ad una fotocamera
  • cavo Jack-Jack (da TRS a TRRS) per la connessione allo smartphone
  • Cavo USB-C-Jack per la connessione a smartphone con connettore USB Type-C
  • Cavo Lightning – Jack per la connessione ad iPhone
  • Manuale di istruzioni
  • due sacchetti contenenti le due collane magnetiche (solo per la Limited Edition)

Astuccio per il trasporto contentene l’intero kit Lark Max

Come nel caso dei vecchi prodotti, anche nel kit proposto per il sistema Lark Max ci troviamo davanti ad sistema veramente completo e adatto per praticamente qualsiasi tipo di utilizzo (o quasi).

Caratteristiche costruttive

Trasmettitori

I trasmettitori sono veramente compatti e leggeri. Non al pari di quelli dei Lark M1, ma più in linea con quelli dei Lark 150. Analizzando i vari componenti di questi kit vi renderete conto che, in termini di volumi e qualità costruttiva, questi Lark Max sono molto più vicini ai 150 piuttosto che ad altri microfoni di Hollyland.

Trasmettitori del kit Lark Max

La struttura è in plastica nera opaca (ottima per eliminare i riflessi) e sulla parte frontale è riportata in bianco la scritta “Hollyland”.

  • Sopra si trova solamente il microfono omnidirezionale,
  • Frontalmente abbiamo un led che indica lo stato del trasmettitore (acceso/spento o tipo di registrazione),
  • sui due lati si trovano il pulsante di accensione, quello per abilitare la cancellazione dei rumori ambientali e il tasto per attivare la registrazione interna (quest’ultimo dotato di led rosso) ed un cavo jack da 3.5mm,
  • nella parte inferiore si trovano invece i pin di ricarica e una porta USB-C (per la ricarica o per collegare il trasmettitore al pc).
  • nella parte posteriore l’intera struttura del ricevitore è ricoperta da una clip in metallo per il fissaggio. La parte esterna della clip è inoltre magnetica e ad essa può essere fissato un piccolo disco magnetico (utile per combinare il ricevitore con la piastra magnetica della collana).

Pin di ricarica e porta USB-C sotto il trasmettitore

In sostanza ci troviamo difronte ad un ricevitore dotato di tutte le funzione presenti sul mercato in prodotti simili; la perfetta unione di Lark 150 con Lark M1. Ricordo che i 150 erano sprovvisti di porta USB-C per la ricarica, mentre gli M1 non avevano il jack per il collegamento di microfoni esterni. Come già detto, questi Lark Max non fanno altro che unire quanto di buono fatto nei precedenti prodotti.

Il massimo range a cui è possibile inviare il segnale con questi trasmettitori è fissato a 250 m circa. Sinceramente trovo molto difficile verificare questa cosa, ma va anche detto che utilizzare uno strumento del genere a più di qualche decina di metri di distanza dal ricevitore sarà uno scenario estremamente raro e, per molti, pure completamente inutile

Trasmettitore dei Lark Max

Ricevitore

Il ricevitore è un po’ più ingombrante dei trasmettitori ed è così costituito:

  • Frontalmente si trova il solito logo di Hollyland su finitura nera opaca,
  • ai lati c’è il tasto di accensione, il jack a cui andrà collegato il dispositivo di registrazione, la porta USB-C per la ricarica e anche un jack per ascoltare la traccia audio con le cuffie,
  • nella parte inferiore sono presenti i soliti pin di ricarica,
  • superiormente troviamo un piccolo pannello LCD touch e una manopola cliccabile con la quale è possibile navigare i menu del dispositivo, cliccare sulle voci e variare rapidamente i parametri di gain del ricevitore o dell’uscita audio sulle cuffie.
  • mentre sul retro è presente un clip molto resistente, pensata anche per incastrarsi perfettamente nella slitta del flash della macchina fotografica.

Ricevitore dei Lark Max

Contrariamente ai Lark 150 qui è presente una sola manopola ed in caso di utilizzo combinato dei due trasmettitori sarà quindi necessario selezionare preventivamente dai menu uno dei due e solo successivamente modificare il suo gain ruotando la manopola. Il processo è leggermente più macchinoso rispetto ad avere una manopola per ogni trasmettitore, ma credo che questa modifica abbia contribuito a ridurre leggermente il volume dello strumento.

Pulsante di accensione e jack sul ricevitore Lark Max

La navigazione dei menu invece è estremamente semplice e chiara e le varie voci permettono di personalizzare le caratteristiche dei microfoni, di variare qualche parametro durante la registrazione, di visionare lo stato di carica dei vari componenti o anche di controllare direttamente i trasmettitori attivando o disattivando il suono, facendo partire la registrazione interna e attivando la riduzione del rumore.

LCD del ricevitore dei Lark Max

Tra le principali funzioni raggiungibili dai menu riporto:

  • Gain dei singoli ricevitori,
  • livello dell’uscita cuffie,
  • tipologia di registrazione (mono, stereo o traccia di sicurezza),
  • livello della traccia di sicurezza,
  • attivazione della registrazione interna,
  • attivazione della funzione di riduzione rumore,
  • attivazione o disattivazione del microfono,
  • equalizzatore,
  • luminosità dello schermo
  • ecc.

Manopola di regolazione sul ricevitore

Con l’attuale versione del software riporto solo una piccola stranezza. Pare infatti che una pagina del menu possa essere raggiunta SOLO tramite la pressione dello schermo tramite i comandi touch, mentre tutte le altre siano tranquillamente raggiungibili e navigabili anche semplicemente utilizzando la manopola. Il touch si comporta bene ed è reattivo, però per una questione di sicurezza preferirei poter raggiungere ogni pagina del menu anche semplicemente utilizzando i pulsanti fisici.

Rispetto ai Lark M1, dove non c’era nessuno schermo LCD e molte impostazione dovevano essere richiamate con la pressione di tasti fisici senza poi avere un chiaro feedback visivo, qui ci troviamo davanti ad un prodotto decisamente più immediato, completo e semplice. Ovviamente il fatto di inserire uno schermo e una manopola fisica hanno fatto innalzare peso e ingombri del ricevitore, il quale tuttavia rimane uno strumento estremamente compatto e per nulla complesso da trasportare.

L’LCD riporta lo stato della batteria

Come per tutti i microfoni di Hollyland provati fino ad ora segnalo che l’idea di fissare il ricevitore alla slitta del flash sia di fatto molto intelligente e comoda. A seconda della profondità della vostra macchina fotografica e in base anche alla posizione dell’oculare potrebbe però capitare che il volume generato dal ricevitore (in particolare dalla manopola) vada a rendere un po’ difficoltoso l’accesso al mirino o semplicemente vi faccia pressione sulla fronte ogni volta che appoggerete l’occhio.

Purtroppo sulla mia Fujifilm X-T3 questo tipo di problema permane anche con il ricevitore del Lark Max. Se siete soliti usare solamente l’LCD la cosa non vi darà alcun fastidio, se invece scattate e fate video usando anche il mirino potreste riscontrare questa problematica.

Recensione Lark Max Duo

Case di ricarica e astuccio

Come ormai questi tipi di microfoni ci hanno abituato, ricevitore e trasmettitori possono essere inseriti in un case di ricarica, il quale ha la duplice funzione di mantenerli ordinati e di caricare le singole unità mentre non vengono utilizzate.

Il case dei Lark Max mantiene le plastiche nere opache del resto del kit e si presenta estremamente discreto ed legante. Frontalmente è presente il solito logo di Holyland, mentre posteriormente c’è la classica porta USB-C.

Case di ricarica dentro l’astuccio

Nel momento che scrivo non ho ricevuto dati ufficiali in termini della durata della batteria delle singole unità e dei cicli di carica permessi dal case. In ogni caso, se dovessimo rimanere in linea con i vecchi modelli, si parla di un’autonomia superiore alle 5 ore per singolo trasmettitore e quasi 3 cicli di ricarica permessi dal case.

Durante i miei utilizzi non mi è mai capitato di scaricare completamente un trasmettitore e credo che mai mi succerà. Però mi rendo conto che per certi utilizzi questo dato possa essere rilevante per questo vi aggiornerò appena avrò informazioni maggiormente precise.

Case di ricarica dei Lark Max

Il case può essere inserito in un astuccio per il trasporto, all’interno del quale trovano spazio anche tutti i vari cavi e filtri che compongono la restante parte di questo kit. Purtroppo, come succedeva con i Lark 150, anche in questo caso lo spazio all’interno del case di ricarica non è assolutamente sufficiente per trasportare anche i cavi o i filtri antivento. Per questa ragione, se vorrete trasportare l’intero kit, dovrete necessariamente utilizzare questo astuccio o piazzare cavi e filtri in qualche scomparto del vostro zaino.

È però importante sottolineare che, visto che le singole unità hanno un pulsante di accensione e spegnimento individuale, nulla vieta di portarsi nello zaino solo i trasmettitori e il ricevitore evitando completamente di utilizzare il case di ricarica o l’astuccio. Personalmente durante le mie uscite in montagna sono certo che la batteria di un singolo trasmettitore sarà più che sufficiente e quindi non mi porta mai il case nello zaino.

Astuccio per il trasporto dei Lark Max

Magneti

Aggiunta carina e completamente inedita in casa Holyland è quella di aver dotato la clip dei trasmettitori di un materiale metallico magnetico. Nel kit sono forniti inoltre due tondini magnetici che permettono quindi di fissare il trasmettitore a degli indumenti senza dover utilizzare necessariamente la clip. I magneti sono complessivamente abbastanza forti e utilizzandoli su magliette o felpe non ho avuto particolari problemi; in caso di indumenti più spessi invece mi sentirei più sicuro ad utilizzare la clip.

Collana magnetica fornita nel kit Lark Max Duo

A questo si aggiungono due collane fatte di un cordino nero, che terminano con un’ampia piastra magnetica. In questo caso la forza del magnete è notevolmente superiore e agganciando il trasmettitore a questa piastra ritengo che sia possibile utilizzare il tutto anche con un giubbino.

Piastra magnetica della collana

Seppur banali, queste due possibilità risultano essere molto pratiche in tutte quelle situazioni nelle quali l’applicazione della clip direttamente sui vestiti rovinerebbe un po’ l’inquadratura. Sfruttando questi due sistemi di magneti è possibile:

  • nascondere il ricevitore sotto la maglietta e mantenere esternamente solo il piccolo dischetto,
  • oppure fissare tramite la collana il ricevitori in punti dei vestiti dove sarebbe più complicato utilizzare la clip o semplicemente dove quest’ultima creerebbe troppe pieghe.

Trasmettitore collegato alla piastra magnetica

Vantaggi e mancanze

Complessivamente devo dirmi estremamente soddisfatto delle caratteristiche degli elementi di questo kit. Sembra che Hollyland sia riuscita a fondere in un unico prodotto quanto di buono fatto con i 150 e gli M1, andando però ad aggiungere anche qualcosina vista da altri concorrenti.

Recensione microfoni wireless Lark Max Duo

Per quello che è il mio utilizzo le caratteristiche che un sistema di microfoni wireless deve necessariamente avere sono:

  • Possibilità di collegare microfoni esterni,
  • Visione chiara delle varie impostazione sul ricevitore,
  • Ricarica individuale sulle singole unità,
  • Possibilità di accendere e spegnere individualmente le singole unità.

Notate quindi come questo Lark Max metta un bella spunta verde su tutte e 4 le voci.

Recensione microfoni wireless Lark Max Duo

Unico piccolo appunto però è l’assenza in questo kit dei microfoni lavalier, aggiunta gradita che invece era presente nella versione Duo dei Lark 150. Avendo avuto modo di testare i Lark 150 in passato non posso che confermarvi la bontà dei lavalier di Hollyland (link) e non nego che ci sia rimasto un po’ male non vedendone un paio una volta aperta la scatola di questi Lark Max.

Si tratta comunque di una spesa non eccessiva (anzi qui vi lascio qui un lavalier più economico di quello di Holyland che funziona pure meglio), certo è che in un kit veramente completo ed orientato anche a delle interviste, un paio di microfoni lavalier con filtro anti pop e filtro antivento sarebbero veramente fondamentali. Si tratta comunque di un kit di microfoni ricco e dotato praticamente di tutto, ma molti utilizzatori necessariamente si ritroveranno a dover acquistare un paio di lavalier separatamente (se fate interviste credo sia praticamente d’obbligo).

Trasmettitore dei Lark Max

Modalità di funzionamento

Registrazione Stereo, Mono e Traccia di sicurezza

Le modalità di registrazione dei Lark Max sono le classiche:

  • Mono
  • Stereo
  • Traccia di sicurezza

Mono è la modalità preferibile quando si sta utilizzando un solo trasmettitore.

Stereo è utilissima per registrare interviste doppie e avere così le tracce dei due trasmettitori separate: una sul canale sinistro, mentre l’altra sul canale destro.

Traccia di sicurezza invece è utile in tutte quelle circostanze dove l’audio esterno è difficilmente controllabile ed è possibile che ci siano dei picchi improvvisi. In questa modalità il registratore registra una traccia stereo mantenendo su un canale quello che riceve dal trasmettitore, mentre sull’altro canale la stessa traccia diminuita di un certo quantitativo di db (valore impostabile e di default impostato a -6 db).

Registrando molti vlog in contesti dove l’audio esterno non può essere controllato è evidente che la terza modalità sia per me una funzione veramente preziosa. Sono quindi contento che abbiano deciso di mantenere questa modalità (già presente nei 150, ma assente negli M1).

Recensione microfoni wireless Lark Max Duo

Registrazione interna

Una delle funzioni che più ho apprezzato di questo Lark Max è senza ombra di dubbio la possibilità di registrare la traccia audio direttamente all’interno dei trasmettitori, potenzialmente anche tenendo completamente spento e disconnesso il ricevitore.

Pulsante per la registrazione interna

Questa funzione è comodissima per due scenari fondamentali:

  1. In tutte le situazione in cui volete avere una traccia di backup che non dipenda dalla bontà del segnale di trasmissione dei dispositivi. Se state registrando un qualcosa che non potrà essere ripetuto, oltre a collegare il ricevitore al vostro dispositivo di registrazione, sarà comodissimo attivare anche la registrazione interna al trasmettitore per avere la certezza che nulla venga perso anche in caso di perdita del segnale o di rottura del dispositivo di registrazione.
  2. In situazione dinamiche dove non avete tempo di collegare il ricevitore alla vostra macchina o al cellulare e volete iniziare a registrare qualcosa il più rapidamente possibile.

La memoria interna di ciascun trasmettitore è di 8 GB e questo consente di poter salvare circa 14 ore di registrazione audio in formato WAV a 24 bit. Stiamo quindi parlando di un file audio di assoluta qualità e non di un semplice Mp3 di backup.

Recensione Lark Max Duo

Proprio questa caratteristica, unita alla buona autonomia di una singola trasmittente, mi ha portato a registrare diversi vlog portandomi nello zaino solamente un trasmettitore e lasciando completamente a casa il resto del kit. Mi rendo conto che la funzione di registrazione interna nasca per funzioni di backup, ma viste le sue caratteristiche ha quindi anche la possibilità di permettere un tipo di approccio alla registrazione completamente diverso, dove di fatto ci basta portarci la trasmittente e nel caso ricordarci di caricarla tramite porta USB-C.

Pulsante per la registrazione interna

Gli unici contro di questo approccio sono ovviamente :

  • la necessità di dover sincronizzare l’audio in post produzione,
  • l’impossibilità di regolare le impostazioni del microfono direttamente dal trasmettitore. Le impostazioni di gain fortunatamente rimangono memorizzate dall’ultimo accoppiamento con il ricevitore e quindi vi basterà settare il valore voluto prima di partire e poi mantenere sempre quello.
  • oltre a questo segnalo che la traccia regolata internamente sarà sempre e solo MONO e non c’è modo di impostare la modalità “traccia di sicurezza” per la registrazione interna.

In sostanza ci sono dei limiti a questo approccio, ma sono veramente contento che questo sistema metta a disposizione anche questa possibilità.

Led che indica l’attivazione della registrazione interna

Qualità audio

In termini di qualità audio ci troviamo probabilmente davanti al microfono migliore fino ad ora prodotto da Hollyland. Non mi reputo assolutamente un esperto in termini di audio, quindi ritengo che sia decisamente più utile farvi ascoltare tutti i confronti e i test che ho fatto nel video qua sotto:

Confronto con il Lark M1

Volendomi sbilanciare maggiormente in considerazioni più approfondite vi posso dire che da un confronto diretto con il Lark M1 (collegato alla mia mirrorless), il suono di questo Lark Max risulta essere decisamente più pulito ed avvolgente e la traccia audio prodotta può tranquillamente essere utilizzata senza nessun tipo di lavorazione. Il Lark M1 non suona assolutamente male, ma potendoli confrontare è evidente che il Max sia superiore.

Recensione Lark Max Duo

Rumore di fondo

Il rumore di fondo generato dalle capsule e/o dalla trasmissione senza fili è praticamente inudibile, anche se in questo caso ritengo che sia stato fatto un lavoro leggermente migliore sul Lark M1. Si tratta di piccolezze percepibili solo aprendo i file audio su un software di montaggio; una volta fatto però vi accorgerete che il livello del rumore di fondo è leggermente superiore sul Lark Max (superiore non significa udibile però).

Recensione Lark Max Duo

Qualità della traccia audio registrata internamente

Tornando alla possibilità di registrare la traccia audio direttamente nei trasmettitori, mi devo dire estremamente soddisfatto del risultato finale ottenuto dal file prodotto. La traccia è praticamente identica a quella ottenibile utilizzando il ricevitore e collegandolo ad un registratore esterno. Il fatto di ottenere un file .wav garantisce inoltre ampi margini di lavorazione in fase di post produzione, cosa che magari sarebbe più complicato fare con un file .mp3 maggiormente compresso.

Recensione Lark Max Duo

Confronto della capsula con un lavalier

Il microfono omnidirezionale di questi lark Max è veramente molto buono e, confrontandolo direttamente con il microfono lavalier che generalmente utilizzo (Boya by-m1), devo ammettere di non essere stato in grado di individuare un netto vincitore.
Il lavalier aiuta sicuramente ad isolare maggiormente la voce del soggetto, ma la capsula di questo Lark Max riesce a tirare fuori un file audio che, dopo diversi ascolti, credo di preferire leggermente.

Recensione Lark Max Duo

Cancellazione del rumore

Passiamo ora ad una funzione che in qualche modo caratterizza i prodotti Hollyland, ovvero il sistema di cancellazione attiva del rumore integrato direttamente nei microfoni. La funzione era stata introdotta con gli M1, ma, dopo numerose prove, devo ammettere che non mi abbia convinto più di tanto e con il passare del tempo abbia deciso di utilizzarla SOLO in situazioni veramente complicate.

La funzione è richiamabile con la pressione di un apposito tasto anche sul trasmettitore dei Lark Max o cliccando in un menu del ricevitore e la sua attivazione è segnalata dal colore del led che da blu passa a verde.

Facendo alcuni test nel traffico e durante una forte pioggia mi sono reso conto di queste due cose:

  • L’algoritmo di riduzione del rumore del Lark Max è decisamente meno aggressivo se confrontato a quello presente sugli M1. Nonostante ciò la differenze è comunque percepibile.
  • Proprio per via dell’applicazione di un effetto meno marcato, la voce che viene campionata subirà una distorsione molto più leggera, tanto da rendere il file finale complessivamente decisamente più utilizzabile ed utile.

Sono quindi contento di questa possibilità. Non compie assolutamente nessun miracolo, ma fortunatamente non va nemmeno a distorcere in maniera eccessiva ed irrecuperabile la voce campionata.

Tasto per attivare la cancellazione del rumore

Riduzione del vento

I filtri antivento forniti in dotazione in questo kit svolgono bene il loro lavoro, senza però nessuna lode particolare.

Il sistema di fissaggio è a semplice incastro (non si fissano più dentro la porta jack come accadeva con i Lark 150) e questo rende il tutto inevitabilmente meno sicuro rispetto ad altre soluzioni. Sollevando il trasmettitore direttamente dal filtro antivento e scuotendolo un po’ è veramente facile che il tutto si stacchi e che vi ritroviate con in mano solamente il filtro (attenzione a come lo maneggiate quindi!).

In termini di riduzione del vento il risultato ottenibile è decisamente buono, per quanto forse leggermente inferiore se confrontato ai filtri antivento dei Lark M1. Il grande vantaggio di questi Lark Max è però la possibilità, tramite il dischetto magnetico o la collana, di mantenere il trasmettitore sotto i propri indumenti, andando in questo modo ad incrementare ulteriormente l’effetto di riduzione del vento.

Filtri antivento in dotazione

Livello di Gain del microfono

Aspetto che mi sembra importante sottolineare è come il livello di gain dei Lark Max, in caso di registrazione interna, debba essere impostato mediamente ad un livello più alto rispetto a quello utilizzato normalmente in combinazione con una macchina fotografica.

Generalmente sulla mia X-T3 uso un livello di Gain di circa +5, mentre per la registrazione interna preferisco di gran lunga alzarlo a +8 o +10.

Non si tratta ovviamente di una problematica, ma semplicemente di un aspetto di cui sarà importante ricordarvi ogni volta che utilizzerete il microfono.

Recensione microfoni wireless Lark Max Duo

Compatibilità e utilizzo

Grazie a tutti i cavi forniti in confezione il Lark Max sarà compatibile con qualsiasi dispositivo di registrazione, macchina fotografica o cellulare.

A seconda del prodotto che state utilizzando ci saranno ovviamente degli accorgimenti diversi da fare e solo dopo alcune prove troverete la combinazione migliore tra gain dei microfoni e gain del dispositivo di registrazione.

Lark Max collegato ad un cellulare

Attenzione! perché delle impostazioni completamente sbagliate genereranno una traccia audio molto rumorosa, quindi spendete un po’ di tempo a sperimentare.

Un discorso analogo va fatto per gli smartphone. A seconda del vostro modello potrebbero esserci delle importanti differenti e non tutti i dispositivi supporteranno nativamente la registrazione con microfoni esterni nell’applicazione Camera. In caso di problemi dovrete modificare le impostazioni o scaricare app di registrazione compatibili con microfoni esterni.

Lark Max collegato ad un cellulare

Problematiche riscontrate durante l’utilizzo

In questo capitolo cercherò di riportarvi eventuali problematiche emerse dopo diversi mesi di utilizzo:

Tutti i feedback riportati dal dispositivo si basano essenzialmente sullo schermo LCD del ricevitore e sui led del trasmettitore. In un ambiente controllato e non troppo luminoso queste indicazioni possono essere considerate sufficienti, all’esterno invece sarebbe stato indubbiamente molto utile avere a disposizione anche feedback fisici (vibrazioni) e sonori.
Quando si fa partire la registrazione interna, per esempio, il piccolo led accanto al tasto di registrazione diventa rosso; un po’ come succede sui DJI Mic, sarebbe stato veramente apprezzata anche una vibrazione del trasmettitore o un qualche tipo suono per indicare l’inizio della registrazione.

Sul trasmettitore NON è presente un tasto per bloccare la pressione di altri tasti. Se state registrando solamente con la registrazione interna, c’è quindi sempre il rischio che involontariamente si vada a premere il tasto di registrazione, bloccando così la registrazione. Sarebbe veramente utile un sistema che faccia partire la registrazione e renda impossibile stopparla per sbaglio (un blocco fisico dei tasti o anche solo un’impostazione software da settare nel ricevitore).

Considerazioni finali

Questi Lark Max mi hanno convinto praticamente sotto ogni punto di vista. Hollyland è riuscita a creare un prodotto veramente completo e che non ha assolutamente nulla da invidiare anche dai suoi competitor maggiori. Unendo le caratteristiche dei 150 con quelle degli M1 (a aggiungendo anche qualcosa di nuovo) questi Lark Max si configurano come un prodotto completo, versatile e di fatto adatto per qualsiasi situazione di registrazione, passando dall’intervista al semplice vlog.

Recensione Lark Max Duo

La qualità audio complessiva, la possibilità di registrare internamente, la durata della batteria unite a tutte le altre caratteristiche discusse precedentemente, rendono veramente complesso pensare una situazione di registrazione in cui non sia conveniente portarsi nello zaino questo prodotto; tanto che ormai si sono guadagnati un posto fisso nella mia attrezzatura foto/video e difficilmente credo che lo perderanno.

Il prezzo a cui probabilmente verranno proposti li configurerà come un prodotto di alto livello (probabilmente appena sotto i DJI Mic) e come ogni prodotto un minimo costoso ovviamente vi invito a valutare attentamente l’effettiva necessità di acquistarlo. Risparmiando un bel po’ potrete portarvi a casa i Lark M1 usati o i 150 (che includono anche i lavalier), se però avete necessariamente bisogno di una delle caratteristiche uniche di questi Lark Max (magari la registrazione interna) allora non posso che consigliarvi questo prodotto.

Recensione Lark Max Duo

Pro e Contro Lark M1

👍Pro:

  • Ottima qualità audio
  • Porte di ricarica USB-C su tutti i dispositivi
  • Possibilità di collegare microfoni esterni
  • Menu del ricevitore chiaro e facilmente navigabile
  • Possibilità di registrare internamente ai trasmettitori (in Wav!)

👎Contro:

  • Molte impostazioni possono essere settare solo dal ricevitore
  • Peccato nel kit non siano presenti dei lavalier

Recensione Lark Max Duo

Prezzo del kit Lark Max MONO e DUO

Nel momento in cui scrivo il prezzo di lancio del Lark Max DUO è fissato a 328€ (ricordo che il Lark 150 fu lanciato a circa 350€, ma il prezzo scese molto rapidamente nei mesi successivi). La versione MONO invece vi consente di risparmiare oltre 100€, con un prezzo di lancio di 218€.

Qualora decideste di effettuare l’acquisto vi chiedo la gentilezza di utilizzare i due link affiliati Amazon che vi lascio qui sotto:
Lark Max (sito ufficiale)
Lark Max DUO (Amazon)
Lark Max MONO (Amazon)

Recensione Lark Max Duo

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