L’escursione che vi propongo oggi vi consentirà di raggiungere due bellissimi laghetti alpini incastonati attorno ai 2000 m di quota. Gli specchi d’acqua si chiamo rispettivamente laghetto di Ponteranica Superiore e Inferiore e si trovano in una profonda conca rocciosa, circondata dalle aguzze punte del monte Triomen, del Valletto e dal monte Ponteranica.
Ci troviamo in alta Val Brembana (provincia di Bergamo) e il trekking proposto, in poco meno di 2 ore, vi farà attraversare i verdissimi colli dei Piani dell’Avaro, risalire sul morbido versante del monte Triomen, raggiungere un passo da cui è possibile ammirare le principali cime orobiche ed infine scendere finalmente verso i due laghetti.
Personalmente, non ho mai avuto l’opportunità di esplorare questi luoghi, anche se i laghetti di Ponteranica erano già da tempo presenti nella mia lista dei prossimi trekking da fare. L’inverno scorso avevo infatti visto un paio di foto del laghetto inferiore parzialmente ghiacciato e delle sue sponde completamente ricoperte di neve, colpito dalla bellezza di questi luoghi mi ero subito salvato lo scatto e avevo inserito questa meta nella mia lista (se vuoi sapere come organizzo i miei viaggi e la mia lista di trekking leggi questo articolo).
Ora siamo ormai verso fine giugno, quindi la neve sarà presente solo in piccole quantità, ma sono fiducioso che anche con i colori primaverili, questo luogo conservi tutto il suo fascino. Partiamo!
Sommario: Escursione ai laghetti di Ponteranica
- Sommario: Escursione ai laghetti di Ponteranica
- Arrivo in auto ai Piani dell’Avaro e dove parcheggiare
- Mappa: Escursione ai Laghetti di Ponteranica
- Inizio del trekking per i laghetti di Ponteranica lungo il sentiero CAI 109
- Salita e arrivo al punto panoramico
- Discesa verso i laghetti di Ponteranica
- I due laghetti di Ponteranica
- Variante passando dal Passo del Triomen
- Ritorno lungo il sentiero dell’andata – Sentiero CAI 109
- Cena al Albergo Rifugio Monte Avaro
- Galleria fotografica – Trekking ai laghetti di Ponteranica
- Conclusioni e consigli – Escursione ai laghetti di Ponteranica
- PRO e COTRO e Valutazione
- Webcam nei pressi dei laghetti di Ponteranica e sui Piani dell'Avaro
- Apprezzi il mio lavoro e vuoi supportarmi?
- Dove seguirmi? Vuoi restare aggiornato?
Dati tecnici – Sentiero laghetti di Ponteranica dai Piani dell’Avaro:
Difficoltà | E – Escursionistico |
Durata | 1:30 |
Anello | No |
Distanza | 3,50 Km |
Dislivello | 480 m |
Sentieri | CAI 109 |
Tipologia | Trekking |
Data | 17/06/2023 |
Arrivo in auto ai Piani dell’Avaro e dove parcheggiare
Il punto di partenza di questa escursione, come già detto, è situato presso i Piani dell’Avaro, un incantevole altopiano a circa 1700 metri, facente parte del comune di Cusio (BG).
Per raggiungere i Piani seguite la comoda strada che vi porterà a Cusio e, una volta arrivati, fermatevi in questa posizione per acquistare il ticket necessario per l’accesso. Il costo del ticket è di soli 2€ ed è valido per l’intera giornata. Nel caso decidiate di prolungare la vostra permanenza per più giorni, il prezzo aumenterà gradualmente.
Superata la macchinetta che distribuisce i ticket ci aspettano altri 7 km di salita lungo una strada ricca di tornanti, ma sempre sufficientemente larga e ben tenuta. Nei pressi di località Sciocc iniziamo a notare moltissime macchine parcheggiate a lato della carreggiata: qui parte il sentiero CAI 108 con destinazione rifugio Cesare Benigni. Questa destinazione è un altro luogo che rimane sulla mia lista da un po’, ma sono fiducioso di riuscire a visitarla presto.
Dopo qualche altro minuto di salita comunque finalmente torniamo in piano e davanti a noi si apre la vasta area erbosa dei Piani dell’Avaro. La strada è a fondo chiuso e conclude la sua corsa in corrispondenza dell’albergo rifugio Monte Avaro. È quindi possibile lasciare l’auto nel vasto parcheggio sterrato attorno al rifugio, oppure preferire il parcheggio del ristornante Ristorobie (poche decine di metri prima).
Vi lascio qua i link di entrambi i parcheggi in modo che possiate impostare la posizione sul vostro navigatore:
Mappa: Escursione ai Laghetti di Ponteranica
Mappa: Trekking ai laghetti di Ponteranica
Inizio del trekking per i laghetti di Ponteranica lungo il sentiero CAI 109
Uscendo dall’auto, una piacevole brezza fresca ci accoglie e subito ci prepariamo, indossando gli zaini e gli scarponi. Dato che non abbiamo portato cibo per cenare, faccio anche una rapida capatina all’interno del rifugio per prenotare una tavolo per la cena di questa sera.
Superato il rifugio diamo effettivamente inizio a questa escursione imboccando il sentiero CAI 109, che in questo primo tratto consiste in una semplicissima strada sterrata ricoperta da un fondo di sassi bianchi. La strada risale dolcemente tra le collinette erbose dei colli e, con morbidissimi tornanti, supera un piccolo laghetto e un paio di casette.
Le baite in pietra, le piccole mandrie di animali, le poche persone che camminano lungo il sentiero e le immense nuvole bianche che navigano lente nel cielo terso di questo primo pomeriggio creano un contesto veramente tanto rilassante e più volte mi vedo costretto a fermarmi per immortalare la bellezza di questo luogo con uno scatto.
Guardando verso sud si notano anche un paio di piccoli impianti di risalita che si arrampicano sulla cima di un piccolo colle. Con l’arrivo della neve questa località è infatti frequentata da chi vuole fare compiere semplici escursioni nella neve, praticare lo sci di fondo o fare qualche semplice discesa con lo slittino.
Consultando una mappa è inoltre evidente come questi prati siano tagliati da diversi sentieri secondari, concepiti per raggiungere la cima delle numerose collinette che vediamo tutte attorno a noi. Insomma, ci possono essere molte attività da fare anche semplicemente rimando su questo pianoro, noi però vogliamo puntare ad un qualcosa di un po’ impegnativo e quindi proseguiamo dritti seguendo la strada.
Dopo qualche minuto ci ritroviamo davanti ad un bivio, la segnaletica però è molto chiara e invita a proseguire risalendo sulla sinistra. Girando a destra, si potrebbe raggiungere la cima di una piccola montagna indicata come “Belvedere“.
Ci sono già troppe alternative, ma in un pomeriggio non possibile vedere tutto.
Da questa posizione iniziano inoltre ad aprirsi anche i primissimi scorci sulle montagne tutto attorno ai Piani dell’Avaro, montagne che dal parcheggio non sono visibili vista la conformazione “a conca” di questo altopiano.
Seguendo la strada risaliamo per altri 5 minuti e pian piano ci rendiamo conto di come si svilupperà la successiva parte del sentiero: sulla nostra destra si estende il versante sud del monte Triomen, che si frappone tra noi e la meta del nostro trekking. Per raggiungere i laghetti di Ponteranica sarà quindi necessario risalire tutto questo versante per poi scendere dalla parte opposta.
Salita e arrivo al punto panoramico
A circa 20 minuti dalla partenza ci ritroviamo difronte ad un bivio:
- La strada sterrata continua sulla sinistra, trasformandosi nel sentiero CAI 109 A
- A destra invece una piccola traccia inizia a salire ripida lungo il versante erboso del monte, si tratta della prosecuzione del 109
Svoltiamo quindi a destra (il cartello indica chiaramente i laghi) ed iniziamo finalmente a faticare un po’, visto il brusco aumento di pendenza del sentiero. Questo successivo tratto non è assolutamente complicato, ma abbondanti piogge o piccole esondazioni dei torrenti hanno parzialmente rovinato il fondo del sentiero, scavandolo eccessivamente in alcuni tratti o riempiendolo di sassi poco stabili e scivolosi. Vi invito quindi a fare attenzione a dove mettere i piedi.
Proseguendo tra stretti tornanti e gradoni di roccia naturali guadagnamo rapidamente diversi metri di dislivello e ben presto raggiungiamo la struttura di un bivacco chiamato il “Baitel“. Purtroppo la porta era chiusa e quindi non ho avuto modo di verificare le condizioni degli interno, in ogni caso dovrebbe trattarsi di una struttura molto spartana, dove probabilmente sono presenti solamente dei tavoli e dei letti.
Sfruttando la breve pausa mi incammino nel breve tratto pianeggiante attorno alla struttura, da qui la vista si estende su tutto il pianoro erboso dei Piani dell’Avaro, abbracciando anche le montagne che si estendono in posizione sud, tra le più alte spiccano Corna grande, il Pizzo Arera ed il monte Venturosa.
Proseguendo oltre, la salita diviene un po’ più morbida ed il sentiero si allarga nuovamente. Stiamo di fatto risalendo in obliquo il versante del monte Triomen, puntando a raggiungere i 2050 m di quota, punto in cui scavalleremo la montagna e potremo iniziare a scendere lungo il versante nord.
Nei successivi 20 minuti di cammino superiamo un piccolo torrente, incrociamo un paio di cartelli e affrontiamo alcuni tratti sassosi dove la traccia sembra essere scomparsa quasi del tutto. Giunti al congiungimento con il sentiero 101 proseguiamo dritti su un tracciato che ormai è divenuto quasi pianeggiante e prosegue tagliando in due le morbidi pendici erbose del monte.
Inutile dire che più metri di quota guadagnamo e più la vista sul paesaggio circostante si apre, fino a raggiungere il suo culmine quando finalmente tocchiamo la forcella (senza nome), dalla quale si ha una bellissima veduta anche su tutte le montagne in posizione nord; da questa posizione dominate dalla bella cima innevata del monte Disgrazia.
Non mi metto subito a fare foto perché basta proseguire per pochi minuti verso destra e si raggiunge una piccola cima senza nome sormontata da una croce, da dove la visuale a 360° è praticamente perfetta. Quindi facciamo ancora un piccolo sforzo e una volta toccata la croce lascio lo zaino, tiro fuori la macchina fotografica e inizio a scattare.
La giornata è particolarmente limpida e da qui posso cogliere alla perfezione l’ultima parte del sentiero percorso, una buona sezione dei Piani dell’Avaro, tutte le cime orobiche che si estendono da sud fin verso nord e anche la piccola conca rocciosa all’interno della quale sorgono i due specchi d’acqua meta della nostra escursione. Particolarmente interessante dal punto di vista fotografico è proprio il contrasto tra la roccia viva delle montagne che sovrastano i laghi (Triomen, Valletto e Ponteranica) e la rigogliosa erba ricca di fiorellini che si estende invece sulle pendici tutta attorno a noi e che risale per qualche centinaio di metri mischiandosi alla roccia.
Vi lascio qui la vista 3D di questa posizione: 46.01882°N, 9.60036°E – PeakFinder
Discesa verso i laghetti di Ponteranica
Per quanto questo punto regali dei fantastici scorci e sia probabilmente il luogo migliore per scattare al tramonto, non possiamo certo fermarci in questa posizione, i due laghetti di Ponteranica distano solamente 20 minuti da noi.
Torniamo quindi sui nostri passi, fino a raggiungere la forcella, qui, seguendo le indicazioni di un cartello, continuiamo a mantenere il 109, che si inerpica in direzione della punta del monte Triomen. Niente paura perché la salita durano solamente per qualche decina di metri e presto il sentiero si tuffa a destra, scendendo lungo il versante nord della montagna.
Girandosi a destra si vede abbastanza distintamente il sentiero 101 che, in circa 2 ore, conduce fin sul passo San Marco, si tratta di un’altra via d’accesso ai laghetti di Ponteranica che però non ho mai percorso personalmente (me lo segno per un’ipotetica gita futura).
la discesa si mantiene e costante e proseguendo a mezzacosta ci avviciniamo sempre di più alla conca dove sorgono i due specchi d’acqua. Segnalo solo in questo punto un paio di passaggi leggermente esposti e un po’ ripidi, proseguite con attenzione!
Continuando la nostra discesa lasciamo alle nostre spalle i prati e ci avventuriamo all’interno di una zona molto sassosa, qui, nelle depressioni del terreno che prendono meno sole, si sono conservati alcuni grossi pezzi di ghiaccio generati dalle nevicate di questo inverno. Come sospettavo la neve rimasta è veramente pochissima e si intravedono solo un paio di lingue bianche lungo le pendici più alte. Tuttavia, considerando che in certe zone si è conservata fino ad ora, va tenuto in considerazione che ad inizio primavera potrebbe essere tranquillamente possibile dover superare alcuni tratti ghiacciati che magari invadono per intero il sentiero.
I due laghetti di Ponteranica
Dopo circa venti minuti di discesa finalmente intravedo il luccichio dell’acqua in lontananza e in breve siamo finalmente arrivati sulle sponde del lago di Ponteranica inferiore. Lo specchio d’acqua è di modeste dimensioni, ma il bel colore azzurro dell’acqua, l’erba verde delle sue sponde e le immense pareti rocciose che lo circondano creano un colpo d’occhio veramente degno di nota.
Seppur non ci siano veri e propri sentieri che aggirano il lago, decidiamo comunque di gironzolare un po’ in questa zona cercando diverse composizioni e andando a saggiare la temperatura dell’acqua, che si rivela decisamente fredda.
Una volta fatte tutte le fotografie decidiamo di proseguire lungo il 109 e in meno di 5 minuti ci troviamo dinnanzi al laghetto superiore, quest’ultimo leggermente più piccolo del precedente e posto solamente una manciata di metri più in alto. Qui, la luce del sole colpisce l’acqua in modo diverso, regalando al lago un blu decisamente più intenso e vivido. Particolarmente scenografica è inoltre la composizione ottenibile osservando la parte nord del lago dalla sua sponda sud, accucciandosi fino a quasi toccare l’acqua è possibile ammirare le cime delle montagne che si specchiano nelle tranquille acque del lago.
Seppur manchi un effettivo sentiero vi consiglio comunque di compiere l’anello completo attorno a questo specchio d’acqua (stando attenti ad evitare le aree più paludose) in modo da poterlo osservare da tutte le angolazioni.
Il paesaggio è davvero stupefacente, ma ancora non abbiamo trovato la composizione perfetta. Proseguiamo quindi la nostra ricerca tra le rocce e i prati di quest’area, sperando di scoprire l’angolo ideale per le nostre foto. E alla fine, ecco lì: individuiamo una zona rocciosa qualche decina di metri fuori dal sentiero, dalla quale possiamo ammirare una piccola sezione del lago superiore, ma in compenso si riesce ad avere una veduta molto aerea su tutto il lago inferiore.
Si direi che è il luogo perfetto per fermarci e mangiare qualcosa.
Variante passando dal Passo del Triomen
A questo punto sarebbe possibile scegliere di compiere un tratto alternativo per osservare i due laghetti dall’alto. Un sentiero non numerato parte da questa posizione e risale lungo il ghiaione alle spalle del lago inferiore, fino ad arrivare poi fin sul passo di Triomen.
Molti articoli che descrivono questa escursione parlando di questa variante, definendola come decisamente più tecnica rispetto al percorso fatto fino ad ora, ma anche molto più scenografica. Per una questione di tempi purtroppo non abbiamo modo di intraprendere questa salita, quindi mi limito semplicemente a segnalarvi questa possibilità e vi invito ovviamente ad informarvi bene prima di compiere qualsiasi nuovo tratto.
Ritorno lungo il sentiero dell’andata – Sentiero CAI 109
Dopo una lunga pausa in contemplazione del lago capiamo che è giunta l’ora di tornare quando il sole viene completamente coperto dalla cima del monte Valletto. Metto nuovamente la macchina fotografica nello zaino e con calma iniziamo a percorrere il sentiero 109 a ritroso.
Stiamo entrando nel momento migliore della giornata per un fotografo: le ombre si allungano, le poche nuvole rimaste iniziano a tingersi di rosa e l’intero paesaggio si carica di colori caldi. Camminiamo lentamente, fermandoci per osservare paesaggi già visti precedentemente, che però ora, con questa luce, assumono completamente un nuovo fascino.
Tornati alla forcella ci rendiamo conto che i pochi escursionisti vista all’andata sono ormai già tornati al parcheggio da tempo e ci ritroviamo completamente soli sulla montagna, ai nostri passi si aggiunge solo il calmo frusciare del vento e qualche fischio di marmotte in lontananza.
Dobbiamo camminare in silenzio per non spaventarle e forse riusciremo a vederne qualcuna.
Proseguiamo in discesa lungo il versante sud del Triomen, raggiungiamo il bivacco e ci accingiamo a completare il tratto più ripido della discesa. È proprio a questo punto che sentiamo un fischio decisamente vicino e finalmente, tra l’erba, scorgiamo una marmotta che ci fissa curiosa.
Fantastico, siamo riusciti ad immortalare anche una marmotta!
Si sono fatte quasi le 20:00 così decidiamo di accelerare un po’ il passo e nel giro di 20 minuti ci troviamo nel parcheggio del rifugio monte avaro
Cena al Albergo Rifugio Monte Avaro
Non sono solito riportare molti dettagli sulle strutture, anche perché generalmente in montagna mi porto sempre cibo da casa. Dato però che questa volta abbiamo mangiato in rifugio, mi limito a riportarvi che ci siamo trovati bene e che quindi vi consiglio di fermarvi in questa struttura.
Come già detto, i Piani dell’Avaro presentano anche delle semplicissime passeggiate per raggiungere i vari colli e alcuni punti panoramici. I numerosi prati li rendono inoltre perfetti per far giocare i bambini o semplicemente passare un pomeriggio rilassante. La zona si presta quindi anche ad un turismo molto meno orientato al trekking e per questo tipo di esigenze è indubbiamente comoda l’estrema vicinanza di questo rifugio o del ristorante Ristorobie.
Accanto al rifugio c’è anche un bar, dove poter acquistare anche prodotti locali, ma sfortunatamente quando ci siamo stati lo abbiamo trovato chiuso.
Per tutto quanto detto, qualora voleste fermarvi a mangiare da qualche parte, il consiglio è quindi quello di fare uno squillo alla struttura e nel caso prenotare (soprattutto se pianificate di venire qua nel fine settimana).
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Galleria fotografica – Trekking ai laghetti di Ponteranica
Tutti gli scatti di questa uscita sono anche visibili in alta risoluzione sulla mia pagina Facebook: Galleria fotografica Escursione ai laghetti di Ponteranica
Conclusioni e consigli – Escursione ai laghetti di Ponteranica
Per quanto l’escursioni non presenti un dislivello particolarmente elevato e non sia nemmeno troppo lunga si segnala la presenza di alcuni tratti leggermente tecnici, dove la pendenza aumenta molto e il terreno si fa leggermente scivoloso; queste caratteristiche fanno inevitabilmente fa classificare l’escursione come E (Escursionistico).
Il trekking può comunque essere percorso da chiunque, purché si faccia però attenzione lungo i tratti più ripidi ed esposti e a patto che si abbia un minimo di capacità di camminare in ambiente montano.
Calzature adeguate sono ovviamente necessarie e, in caso di possibile presenza di neve o ghiaccio, sono anche caldamente raccomandati ramponcini o ramponi.
Acqua lungo il sentiero
Lungo il sentiero non ci sono fonti d’acqua, dovrete quindi portarvi tutto il necessario nello zaino. Ti consiglio di utilizzare questa applicazione per visualizzare rapidamente tutte le fontanelle attorno alla tua posizione: Recensione Mapy.cz – La migliore App per il trekking (stefanopoma.it)
Periodo consigliato
- Primavera
- Estate
- Autunno
- Inverno: Consigliato l’uso di ciaspole o ramponcini.
Link e riferimenti utili
- Informazioni sci di fondo Piani dell’Avaro: Sci di fondo ai Piani dell’Avaro – Altobrembo Val Brembana
- Ristorobie: Ristorobie | Cusio | Facebook
- Portale turistico Altobrembo: Alta Val Brembana da scoprire con Altobrembo – Alta Valle Brembana
PRO e COTRO e Valutazione
👍Pro:
- Sentiero breve e non eccessivamente complicato
- Bellissima vista attorno ai laghi e nei pressi della forcella
- Comodità del parcheggio e della vicinanza di diversi rifugi/ristornanti
👎Contro:
- Assenza di acqua sul sentiero
Valutazione
Voto | 3.5/5 |
Segnaletica | 5.5/5 |
Difficoltà | 2.5/5 |
Paesaggio | 4/5 |
Webcam nei pressi dei laghetti di Ponteranica e sui Piani dell’Avaro
Purtroppo non si trovano delle webcam in prossimità dei laghetti di Ponteranica o dei Piani dell’Avaro.
Vi lascio comunque la posizione esatta del luogo su Instagram: Link. Se trovate post o storie recenti avrete un quadro maggiormente chiaro sulle condizioni meteo.
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