Oggi voglio raggiungere i laghi Gemelli, indubbiamente una delle mete escursionistiche più note delle Orobie. Il sentiero classico suggerirebbe di partire da Carona (in Alta Val Bremabana) e in circa 3:00 di salita raggiungere l’ampio specchio d’acqua, l’enorme diga e l’omonimo rifugio.
Qui trovi il video della salita da Carona: Rifugio Laghi GEMELLI da Carona (val Brembana) – Uscita Fotografica [ X-T3 4K ] – YouTube
Il bello di questo sentiero è indubbiamente la possibilità di incontrare diversi laghi durante la salita, ma il ripido tratto iniziale immerso nel bosco l’ho sempre trovato un po’ noioso. Così oggi tentiamo la salita lungo un tratto completamente diverso: partiremo da località Baite di Mezzeno (Roncobello) e in circa 1:30 raggiungeremo il passo di Mezzeno, da lì un lunga discesa ci porterà sulle sponde del lago e successivamente al rifugio. Il ritorno prevede invece di costeggiare l’intero lago, salire ad un altro passo e poi imboccare nuovamente il sentiero dell’andata.
Il tracciato non è particolarmente impegnativo, ma la salita costante e alcuni tratti un minimo ripidi non lo rendono adatto proprio a chiunque. In compenso la vista dal passo di Mezzeno dovrebbe essere veramente spettacolare, consentendoci di abbracciare con lo sguardo l’interezza delle specchio d’acqua dei Laghi Gemelli.
Non ci resta che partire!
Sommario: Escursione ai Laghi Gemelli dalle Baite di Mezzeno
- Sommario: Escursione ai Laghi Gemelli dalle Baite di Mezzeno
- Come raggiungere il parcheggio alle baite di Mezzeno
- Mappa: Escursione ai Laghi Gemelli
- Inizio del sentiero CAI 215 in direzione dei Laghi Gemelli
- Baita delle Foppe e Baita della Croce
- Passo di Mezzeno
- Laghi Gemelli e rifugio Laghi Gemelli
- Risalita al passo dei Laghi Gemelli
- Discesa verso il parcheggio
- Galleria fotografica – Trekking ai Laghi Gemelli dalla Baite di Mezzeno
- Conclusioni e consigli – Escursione ai Laghi Gemelli dalla Baite di Mezzono
- PRO e COTRO e Valutazione
- Webcam nei pressi dei Laghi Gemelli
- Apprezzi il mio lavoro e vuoi supportarmi?
- Dove seguirmi? Vuoi restare aggiornato?
Dati tecnici – Sentiero Laghi Gemelli da Baite di Mezzeno
Difficoltà | E – Escursionistico |
Durata | 4:30 (A/R) |
Anello | Si |
Distanza | 10,50 Km |
Dislivello | 762 m |
Sentieri | CAI 215, 232 |
Tipologia | Trekking |
Data | 05/08/2023 |
Come raggiungere il parcheggio alle baite di Mezzeno
Il punto di partenza di questa escursione è il piccolo parcheggio sterrato che si trova in località Baite di Mezzeno, al termine di una stretta strada asfaltata che inizia a salire appena dopo il paese di Roncobello.
La strada è a pagamento e appena dopo il paese troverete una macchinetta per comprare il ticket giornaliero del costo di 2€. La macchinetta si trova approssimativamente in questa posizione (https://goo.gl/maps/7P86MsMtbrprj4g57) in ogni caso è veramente difficile non vederla.
Una volta pagato il biglietto bisogna proseguire sulla strada per altri 4 km circa, fino a che non si giunge nel punto dove l’asfalto termina e lascia spazio ad un piccolo parcheggio su fondo sterrato (30 posti auto massimo). La strada è ben tenuta e sempre asfaltata, anche se in certi tratti abbastanza stretta, è quindi necessario procedere con attenzione e, in caso di incrocio con un veicolo che scende nel senso opposto, sarà necessario fermarsi in una piazzola o in uno slargo della strada per riuscire a passare in due.
Parcheggio Baite di Mezzeno: https://goo.gl/maps/no8t49WS15JVNEFC9
Sfortunatamente oggi non abbiamo modo di partire molto presto (cosa che vi consiglio) e quando arriviamo il parcheggio è completamente pieno. Moltissime auto si sono inoltre fermate a lato della carreggiata o in una delle numerose piazzole. Non ho trovato cartelli particolari che vietino di parcheggiare in questo modo, anzi credo proprio che visti i pochi posti disponibili sia assolutamente lecito lasciare l’auto un po’ prima lungo la strada (ovviamente facendo attenzione a permettere comunque il passaggio di altri veicoli).
Facciamo quindi inversione e lasciamo l’automobile nella prima piazzola libera che troviamo. Essendo domenica oggi c’è veramente tanta gente quindi dobbiamo tornare indietro diverse centinaia di metri, ma alla fine un posto lo troviamo.
Mappa: Escursione ai Laghi Gemelli
Mappa: Trekking ai laghi Gemelli
Inizio del sentiero CAI 215 in direzione dei Laghi Gemelli
Messi gli scarponi e preparato lo zaino iniziamo a risalire la strada e in una decina di minuti ci troviamo nello spiazzo del parcheggio. Qui si trova anche un piccolo chiosco che vende qualche snack e bevanda https://goo.gl/maps/wKETFDAHsDnw5CnB9
Il sentiero è completamente sprovvisto di fonti d’acqua, almeno fino al raggiungimento del rifugio, quindi attrezzatevi di conseguenza, soprattutto nei periodi più caldi dell’anno.
Il sentiero CAI 215 ha inizio a pochi passi dal parcheggio ed è chiaramente segnato da una serie di cartelli molto evidenti. Consultando la segnaletica mi rendo anche conto che da questa posizione è possibile raggiungere il lago Branchino (Escursione al lago BRANCHINO e sulla cima del monte VETRO – YouTube) non pensavo che fossimo così vicini al pizzo Arera e al lago Branchino. Aggiungo immediatamente questa nota alla mia lista di sentieri da fare e do inizio alla camminata di oggi.
Il sentiero non comincia dolcemente e la salita è quasi fin da subito abbastanza ripida e costante, del resto dobbiamo percorrere circa 750 m di dislivello in poco meno di un’ora e mezza. Nonostante la bassa quota iniziale, la completa assenza di alberi ci consente di ammirare fin da subito il bel panorama che ci circonda:
- davanti a noi si vede distintamente la Cima di Mezzeno Orientale e Occidentale,
- sulla nostra destra il Monte delle Galline,
- alle nostre spalle si estendono invece le soffici cime erbose del Corno Branchino e del Monte Vindiolo, dalle quali, man mano che guadagnamo metri di dislivello, inizia a spuntare il bel massiccio roccioso del Pizzo Arera.
Ben presto il sentiero svolta a sinistra e ci porta all’ombra di radi alberi, risalendo la sinistra orografica di un torrente praticamente secco.
Attenzione perché dall’altro lato del torrente è ben evidente una traccia alternativa che attualmente non è considerata percorribile. Ci sono un paio di cartelli che indicano di non imboccare quel tracciato e mappe digitali come Mapy.cz (Recensione Mapy.cz – La migliore App per il trekking (stefanopoma.it)) segnano chiaramente che il sentiero è interdetto. Con tutte queste informazioni dovrebbe essere impossibile sbagliarsi, ma prestate comunque attenzione
Usciti dagli alberi torniamo a risalire ripidamente tra ampi pascoli, qui il 232 devia a destra, dove un cartello segnala chiaramente il passo di Mezzeno e i laghi Gemelli. Risaliamo quindi lentamente questo tratto abbastanza monotono, seguendo una traccia ben battuta e che continua a compiere degli zig-zag per alleviare un po’ la ripida salita.
Dopo una decina di minuti raggiungiamo un falsopiano dal quale la vista verso nord si apre alla perfezione ed è finalmente evidente, sulle montagne davanti a noi, il punto dove si trova il passo di Mezzeno (da questa posizione sembra essere ancora decisamente lontano). Sforzando un po’ gli occhi è anche possibile scorgere alcuni tratti del sentiero che, dopo aver superato la zona prativa ed un paio di baite, inizia a risalire ripido lungo il fianco roccioso della montagna, fino a toccare il passo.
Veramente degna di nota è anche la vista in posizione sud-est, che finalmente consente di ammirare una buona sezione del Pizzo Arera (effettivamente è molto vicino!). So che questa visuale non farà altro che migliorare man mano che proseguiremo, ma non posso evitare di tirare fuori la macchina fotografica e fare uno scatto anche da questa posizione.
Baita delle Foppe e Baita della Croce
Proseguiamo ora nell’unico tratto pianeggiante fino a raggiungere un casolare chiamato Baita delle Foppe, da qui una brevissima salita ci conduce ad un ampio pianoro erboso dove sorge la Baita delle Croce (1.884m). L’intera area è adibita a pascolo e nel momento del nostro passaggio il sentiero è letteralmente invaso da una grande mandria di pecore e da diversi cani da pastore.
Proseguiamo quindi un po’ a rilento, un po’ perché non vogliamo spaventare gli animali, ma soprattutto perché il paesaggio spoglio e roccioso che ci circonda sta diventando sempre più spettacolare. Davanti a noi vediamo distintamente la croce del passo, la flebile traccia del sentiero che sale a zig-zag tra i gradoni di roccia e le morbide cime che ci circondano completamente; girandoci indietro invece si può ammirare quella che è probabilmente la migliore vista dell’intera escursione vista sul Pizzo Arera.
Oltre a qualche foto vi lascio anche una vista 3D della zona che dovrebbe aiutarvi a farvi un’idea della bellezza di questo scorcio: 45.97543°N, 9.80252°E – PeakFinder
Da questo punto in avanti inizia il tratto più duro dell’intera escursione. Superata la conca dove sorge la baita il sentiero punta dritto verso il passo, inerpicandosi lungo il versante roccioso della montagna e affrontando la maggior parte del livello con ampi gradoni naturali. Non si tratta di nulla di eccessivamente tecnico, ma bisogna comunque prestare un po’ di attenzione a dove si poggiano i piedi e, nel caso, aiutarsi con le mani lungo i tratti maggiormente ripidi. In breve comunque guadagnamo diverse decine di metri di dislivello e ben presto ci troviamo in prossimità della piccola croce metallica che segna l’arrivo al passo di Mezzeno (2.142m).
Passo di Mezzeno
Al passo ci fermiamo qualche minuto per riprendere fiato e nel mentre ci aggiriamo lungo il terreno roccioso di questa zona, alla ricerca di qualche spot fotografico. Sfortunatamente i laghi Gemelli non sono ancora visibili da questa posizione, ma ormai siamo veramente molto vicini al punto panoramico sopraelevato che stavo cercando.
Da qui in compenso si ha una bella vista sul Pizzo Farno, sul monte del Becco e sul monte Spondone. Siamo saliti fin quassù per vedere il lago però, quindi riprendiamo rapidamente il cammino iniziando la discesa lungo il sentiero CAI 215.
Dopo appena una manciata di minuti, tra i radi ciuffi d’erba, inizia ad intravedersi il luccichio azzurro del lago. Continuando a scendere ci ritroviamo su un piccolo balcone naturale roccioso, posto in una posizione completamente libera da qualsiasi ostacolo naturale: da qui finalmente i laghi Gemelli sono perfettamente ammirabili nella loro interezza!
L’acqua è di un azzurro intenso e i pochi raggi di sole che riescono a colpirla, evitando le soffici nuvole bianche che si stanno accumulando sopra di noi, creano delle strane macchie di colore che si spostano lungo tutto lo specchio d’acqua. Come fosse un pittore non ancora convinto sul colore da utilizzare, il sole distribuisce lungo il lago delle piccole pennellate prima di un blu smeraldo, poi decide di passare al verdognolo, per poi tornare all’azzurro originale.
Avendo potuto ammirare questo lago da praticamente ogni angolazione vi posso confermare che è indubbiamente questa la posizione dove poter godere della vista più scenografica in assoluto.
Laghi Gemelli e rifugio Laghi Gemelli
Dopo una lunga sessione fotografica decidiamo di proseguire la nostra discesa lungo il sentiero, puntando ora a raggiungere il rifugio Laghi Gemelli.
Per i primi 20 minuti il sentiero si mantiene abbastanza ripido e sconnesso ed è evidente come le piogge e la neve abbiano più volte costretto gli escursionisti a creare delle tracce alternative per evitare alcune zone franate. Proseguite quindi con attenzione.
Giunti ormai in prossimità del lago ci congiungiamo con il 216 e da qui proseguiamo praticamente in piano costeggiando la sposta ovest. Come penso sia evidente dalle foto, lungo le sponde dei laghi Gemelli esistono pochissime spiagge che consentono di arrivare all’acqua gradualmente e sono decisamente più comuni spiagge molto ripide che si tuffano in acqua con salti di roccia quasi verticali. Avventurarsi in queste zone non è quindi consigliato e la balneazione è pure vietata (diversi cartelli lo indicano). Vi consiglio quindi di limitarvi ad osservare il lago rimanendo sul sentiero e di scendere verso l’acqua solo nei punti dove ci sono tracce evidenti e spiagge che entrano in acqua dolcemente (il punto migliore è probabilmente appena superata la diga).
Anche tutta questa sezione di sentiero regala comunque numerosi scorci fotografici interessanti, probabilmente non paragonabili al punto panoramico di poco fa, ma comunque assolutamente meritevoli di una pausa e qualche scatto.
A circa 2:00 dalla partenza, ormai in prossimità della diga, compiamo una piccola svolta sulla sinistra e subito ci troviamo davanti dal struttura del rifugio Laghi Gemelli, arroccata su una piccola collinetta erbosa proprio accanto al sentiero che porta sulla diga del lago. La struttura è abbastanza grande e offre diversi posti per mangiare (interni ed esterni) oltre a numerosi posti letto.
Oggi, all’esterno, vengono serviti svariati tipi di panini, torte e bevande ed è possibile sedersi su uno dei numerosi tavoli, oppure sfruttare gli ampi prati per fare un pic-nic. Noi ci siamo portati praticamente tutto da casa, ma decidiamo comunque di acquistare una fetta di torta e riempire le borracce dalla fontana esterna (gratuita).
Per qualsiasi informazione riguardante il rifugio vi invito a visionare il loro sito ufficiale: Rifugio Laghi Gemelli
Risalita al passo dei Laghi Gemelli
Dopo una lunga e rilassante pausa sui prati attorno al rifugio decidiamo che è giunto il momento di rimetterci in cammino. La via più rapida per tornare al parcheggio consiste nel ripercorrere a ritroso il percorso dell’andata. Se avete un po’ di tempo a disposizione vi consiglio vivamente però di allungare un po’ l’escursione e compiere l’anello completo del lago e risalire al passo laghi Gemelli.
Noi optiamo per la seconda opzione e quindi ci dirigiamo rapidamente verso la sommità della diga che chiude l’estremità nord del grande bacino d’acqua. Prima della costruzione dello sbarramento artificiale questa bella distesa d’acqua era divisa in due laghetti distinti, da qui il nome Laghi Gemelli. Ad oggi il bacino d’acqua è unico, anche se in periodi di forte siccità è ancora possibile vedere chiaramente le forme distinte dei due laghi.
Il breve passaggio sulla diga è veramente spettacolare in quanto permette di avvicinarsi moltissimo all’acqua e di poter godere di una vista molto centrale sull’intero lago. Sono quindi costretto a fermarmi quasi immediatamente per fare qualche scatto.
Superata la diga svoltiamo a destra, imboccando il sentiero CAI 216. Girando a sinistra si potrebbe invece fare un bel giro relativamente in piano e raggiungere il lago Colombo e successivamente il lago del Becco e il lago Marcio. Questo ulteriore tratto però ci allontanerebbe molto dal punto di partenza ed è quindi una variante consigliata solo se avete molto tempo o se siete saliti partendo da Carona.
Il sentiero 216 prosegue sul versante est del lago, senza avvicinarsi mai eccessivamente all’acqua, ma senza nemmeno prendere troppa quota. Si tratta quindi di una sezione relativamente semplice e del tutto priva di sezioni complicate, capace però di regalare ad ogni curva scorci sempre nuovi sul lago.
Proseguiamo lentamente per non perderci nessuno scorcio, fino ad arrivare verso la fine del lago, qui alcuni torrenti che si tuffano nello specchio d’acqua creano delle piccole cascatelle e dei bellissimi solchi all’interno della parete rocciosa alle nostre spalle. Raccomando attenzione solamente in una sezione in concomitanza di un torrente dove bisogna risalire sulle rocce bagnate del letto del corso d’acqua facendo attenzione a non scivolare, per poi tornare immediatamente sul classico sentiero terroso.
Giunti finalmente alla fine del lago giriamo a destra (il 232 sale invece sulla sinistra) e affrontiamo una morbida salita lungo un tratto paludoso. Qui ci si parano davanti due opzioni:
- Svoltando a destra è possibile chiudere l’anello del lago e ricongiungersi con il 216, per poi imboccare nuovamente il sentiero 215 che sale verso il passo di Mezzeno.
- Mantenendo la sinistra e salendo ripidi lungo un tratto roccioso è invece possibile incrociare il sentiero 216 molto prima e risalire lungo lo stesso per raggiungere il passo Laghi Gemelli.
Essendo curiosi della vista sul lago dal passo Laghi Gemelli optiamo per la seconda opzione e così pieghiamo sulla sinistra ed iniziamo a salire su ripidi gradoni di roccia. La salita non è assolutamente complicata, ma dopo i lunghi minuti passati a camminare praticamente in piano questo brusco cambio di pendenza fa un certo effetto alle nostre gambe.
Nel giro di 10 minuti comunque arriviamo al 216 e con altri 10 minuti di salita arriviamo alla piccola croce che segna l’esatto punto dove si trova il passo Laghi Gemelli. Il paesaggio roccioso e spoglio è molto simile a quello già visto sul passo Baite di Mezzeno, trattandosi però di un’area molto meno frequentata ciò che stupisce è l**’assoluto silenzio di questa zona.**
Negli ultimi minuti di salita il cielo si è abbastanza coperto e una volta sul passo delle fitte nuvole coprono quasi completamente la vista a sud, fortunatamente però a nord il cielo è ancora totalmente libero e la veduta sui Laghi Gemelli è assolutamente perfetta, forse addirittura superiore a quella di questa mattina. Nonostante il forte vento fresco dedico qualche minuto per alcuni scatti e poi rapidamente torniamo sui nostri passi iniziando a scendere nuovamente verso il lago.
Discesa verso il parcheggio
Per ritornare lungo la strada fatta all’andata fortunatamente non è necessario scendere nuovamente fino al lago, ma basta scendere poche decine di metri dal passo e poi imboccare un tracciato non numerato che conduce al passo di Mezzeno.
Il sentiero, non molto largo e prevalentemente sassoso, prosegue a mezzacosta sul versante della Cima di Mezzeno Occidentale e in circa 30 minuti di semplici saliscendi conduce all’ampio spiazzo del passo di Mezzeno. Camminando in un ambiente completamente privo di ostacoli naturali, si ha la possibilità di ammirare per tutto il percorso la bella vista sui Laghi Gemelli, potendo anche arrivare nel punto in cui si può ammirare il lago esattamente dal centro: dal passo di Mezzeno si è spostati leggermente a sinistra rispetto al lago, mentre sul passo laghi Gemelli si è più spostati verso destra.
Giunti al passo ci rendiamo immediatamente conto che i colori del paesaggio stanno iniziando a mutare. La luce del tardo pomeriggio inizia ad allungare le ombre, sfumando i contrasti e tingendo di colori caldi le nuvole e le cime delle montagne che ci circondano. Peccato non poter rimanere fino al tramonto, con una giornata così limpida sarà sicuramente spettacolare.
Per tornare al parcheggio iniziamo a scendere dal passo seguendo esattamente il sentiero fatto questa mattina. Scendiamo lungo gli alti gradoni rocciosi che portano alla Baita della Croce, attraversiamo nuovamente la mandria di pecore (ora spostata di qualche centinaio di metri), raggiungiamo gli ampi prati accanto alla baita delle Foppe, superiamo la parte boscosa accanto al ruscello secco e finalmente in nostri piedi pestano nuovamente l’asfalto della strada che conduce alla baite di Mezzeno.
Non si segnala nessuna differenza particolare nel percorrere il sentiero al contrario, rinnovo semplicemente l’invito di fare attenzione lungo i tratti più ripidi.
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Galleria fotografica – Trekking ai Laghi Gemelli dalla Baite di Mezzeno
Tutti gli scatti di questa uscita sono anche visibili in alta risoluzione sulla mia pagina Facebook: Galleria fotografica escursione ai Laghi Gemelli da Baite di Mezzeno
Conclusioni e consigli – Escursione ai Laghi Gemelli dalla Baite di Mezzono
L’escursione proposta non presenta tratti particolarmente tecnici o pericolosi. Il dislivello di circa 800m e le circa 2:00 per la sola andata non la configurano però come un’escursione semplice.
I numerosi tratti rocciosi possono nascondere alcune insidie se non si affronta il tracciato con calzature adeguate e con la giusta dose di attenzione. Piogge o neve potrebbero inoltre rendere alcune sezioni particolarmente scivolose o difficilmente agibili. Il fondo del sentiero che porta dal passo al rifugio è stato evidentemente molto eroso da agenti atmosferici e non è escluso che in futuro la percorrenza possa essere nuovamente variata a causa di piccoli crolli o frane.
Qualora l’intero giro ad anello dovesse risultare troppo impegnativo si ricorda che, una volta giunti al rifugio, è fattibile tornare indietro lungo la strada dell’andata, evitando così il giro del lago e la salita la passo Laghi Gemelli.
Acqua lungo il sentiero
L’unica fonte d’acqua lungo il sentiero è la fontanella nei pressi del rifugio Laghi Gemelli. Ti consiglio di utilizzare questa applicazione per visualizzare rapidamente tutte le fontanelle attorno alla tua posizione: Recensione Mapy.cz – La migliore App per il trekking (stefanopoma.it)
Periodo consigliato
- Primavera: Consigliato l’uso di ciaspole o ramponcini in caso di ghiaccio o neve
- Estate
- Autunno: Consigliato l’uso di ciaspole o ramponcini in caso di ghiaccio o neve
- Inverno: Valutare con attenzione la fattibilità dell’escursione.
Link e riferimenti utili
- Rifugio Laghi Gemelli: Rifugio Laghi Gemelli
PRO e COTRO e Valutazione
👍Pro:
- Sentiero ben segnato e divertente
- Diversi punti panoramici sui laghi e sulle montagne circostanti
- Possibilità di avere come punto di appoggio il rifugio
👎Contro:
- Sentiero in certi tratto ripido e leggermente franato
Valutazione
Voto | 3.5/5 |
Segnaletica | 5.5/5 |
Difficoltà | 3/5 |
Paesaggio | 5/5 |
Webcam nei pressi dei Laghi Gemelli
È presente una webcam proprio in prossimità del rifugio Laghi Gemelli: Webcam Laghi Gemelli
Vi lascio comunque la posizione esatta del luogo su Instagram: Link Laghi Gemelli. Se trovate post o storie recenti avrete un quadro maggiormente chiaro sulle condizioni meteo.
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