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Oggi saliamo al rifugio Fratelli Calvi, in alta Val Brembana, probabilmente uno dei rifugi più noti di tutte le Orobie bergamasche, ma che per una serie di ragioni non avevo ancora visitato. Ed è un vero peccato perché il contesto paesaggistico sembra realmente eccezionale: ruscelli, laghetti naturali e artificiali, un’immensa diga e chiudere il lago di Fregabolgia e un bellissimo anfiteatro montano sovrastato da immensi pizzi, tra cui il Diavolo, il Diavolino, la Grabiasca e il monte Madonnino. 

Escursione al Rifugio Fratelli Calvi
Escursione al Rifugio Fratelli Calvi

La struttura sorge a 2020 m di altitudine in un’area relativamente pianeggiante, perfetta per un picnic e per godersi lo spettacolo delle montagne circostanti, il luogo è però anche un ottimo punto di partenza per numerose escursioni anche abbastanza impegnative, giusto per citarne alcune: 

  • Rifugio Longo in 2:30 ore, 
  • Rifugio Laghi Gemelli in 4:00 ore circa, 
  • Lago dei Curiosi in poco meno di mezz’ora, 
  • Pizzo Diavolo di Tenda in 3:00 ore, 
  • Monte Madonnino in circa 1:00 ora.
Escursione al Rifugio Fratelli Calvi
Escursione al Rifugio Fratelli Calvi – Bosco lungo il sentiero estivo

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Sommario Escursione al Rifugio Fratelli Calvi – Sentiero estivo

Escursione al Rifugio Fratelli Calvi
Escursione al Rifugio Fratelli Calvi – Cascata Val Sambuzza

Dati tecnici: Trekking rifugio Calvi

DifficoltàE – Escursionistico
Durata5:00 (A/R)
Anello
Distanza16 Km
Dislivello930 m
SentieriCAI 247, 210, 213
TipologiaTrekking
Data25/07/2022
Scheda tecnica

Parcheggiare a Carona

L’inizio dell’escursione si trova alla fine del paese di Carona, una volta giunti nell’abitato, troverete svariati parcheggi a pagamento tutti con la formula del “gratta e sosta” al costo di 2 € giornalieri. I biglietti sono facilmente acquistabili in praticamente ogni esercizio commerciale del paese e vi basterà segnare anno, mese e giorno. In caso di sosta per più di un giorno credo sia necessario acquistarne due. 

Il parcheggio più comodo è quello accanto alla centrale dell’ENEL, ma è anche il più piccolo e quello che si riempie più rapidamente. Alternativamente ci sarebbe anche quello sopra il paese oppure il ben più ampio parcheggio accanto al lago, generalmente utilizzato per imboccare il sentiero per i laghi Gemelli.  

Parcheggio a pagamento a Carona
Parcheggio a pagamento a Carona

Quest’oggi abbiamo abbastanza fortuna e riusciamo a lasciare l’auto nell’unico posto disponibile del parcheggio accanto alla centrale Enel. Mi infilo gli scarponi, stringo le cinghie dello zaino, tiro fuori la macchina fotografica e sono pronto per partire. La giornata è particolarmente calda, ma fortunatamente la maggior parte del percorso si articolerà all’ombra di un fitto bosco.  

Vista sul lungolago di Carona - Fujifilm X-T3
Vista sul lungolago di Carona – Fujifilm X-T3

Mappa: Trekking Rifugio Fratelli Calvi

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Sentieri alternativi: variante Estiva o Invernale?

Il rifugio è comodamente raggiungibile da due sentieri distinti, che per il primo e ultimo chilometro si sovrappongono. Vediamo rapidamente le differenze e cosa vi consiglio in base al periodo dell’anno in cui deciderete di affrontare il trekking. 

Il sentiero CAI 210, denominato anche sentiero invernale, è la via principale d’accesso al Calvi. Si tratta di una larghissima mulattiera, prima asfaltata e successivamente cementata, utilizzata per arrivare alla diga di Fregabolgia in auto (ovviamente serve un permesso). Il percorso è lungo 7 km e in circa 2 ore e 30 vi permetterà di superare la diga e arrivare sulla piana dove sorge il rifugio. Inutile dire che camminare su fondo cementato non sia troppo divertente e possa pure dare fastidio alle ginocchia dopo un po’. I tratti immersi nel bosco, inoltre, non sono troppi e per la maggior parte del tempo camminerete direttamente sotto il sole.  

Personalmente, quindi, lo consiglio solamente in periodo invernale, quando il sentiero estivo è completamente ghiacciato, oppure nel caso in cui non siate troppo allenati e vogliate salire alle Calvi lungo la via più breve e semplice. 
Descrizione dell’escursione in inverno sul sentiero CAI 210: Escursione invernale al Rifugio Fratelli Calvi – CAI 210 (stefanopoma.it)

Escursione Rifugio Fratelli Calvi
Cartello di inizio del sentiero estivo per il rifugio Calvi

Il sentiero 247 e una parte del 213 costituiscono invece l’alternativa estiva (il tratto si chiama proprio “Sentiero estivo”). Il tracciato, una volta staccatosi dal sentiero invernale, si immerge immediatamente nei boschi e prosegue con una pendenza decisamente più marcata sul versante opposto della valle. Si tratta di una variante indubbiamente più impegnativa sia per il fondo che per la salita costante, ma anche molto più divertente, e che vi consentirà di rimanere un po’ più staccati dalla folla e dalle auto che salgono al rifugio. Inoltre, aspetto importante se pianificate di salirci in estate, il sentiero è prevalentemente all’ombra

Inutile dire quindi che noi abbiamo optato per la variante estiva, decidendo poi di compire la discesa lungo il sentiero invernale, andando a realizzare in questo modo una sorta di anello.

Inizio della salita verso il Rifugio Calvi

Lasciata l’auto imbocchiamo la strada asfaltata che sale alla fine del paese di Carona, seguendo l’indicazione per il rifugio Calvi. Per le prime centinaia di metri camminiamo all’ombra di una rado bosco che ci tiene abbastanza al fresco, mentre alla nostra destra si sente lo scrosciare del primo tratto del fiume Brembo, il quale ci accompagnerà lungo tutta l’escursione fino alla diga di Fregabolgia. 

Escursione al Rifugio Fratelli Calvi
Escursione al Rifugio Fratelli Calvi – Inizio della mulattiera partendo da Carona

In pochi minuti raggiungiamo il parcheggio alto (quello appena sopra il paese), qui l’enorme numero di auto posteggiate mi fa subito capire quanto sia famosa e frequentata questa escursione. Lungo la successiva parte di strada, infatti, incrociamo diverse persone: molti stanno salendo come noi per raggiungere il Calvi nel primo pomeriggio, molti altri stanno tornando dopo aver passato una notte in alta quota, oltre ad escursionisti sono numerosi anche i ciclisti in quanto la variante invernale è facilmente percorribile con una mountain bike. È sempre una sensazione particolare trovarsi immersi nella folla quando si è in montagna, fortunatamente però questo via vai di gente è presente solo sul sentiero invernale, decidendo di deviare lungo il 247 potrete camminare praticamente da soli. 

In meno di 20 minuti comunque raggiungiamo un’area pianeggiante attorno ai 1300 m di quota, dove sorge il piccolissimo borgo alpino di Pagliari.  

Escursione Rifugio Fratelli Calvi
Escursione Rifugio Fratelli Calvi – Scorcio sul borgo di Pagliari

L’antico borgo di Pagliari

Il piccolo agglomerato di baite, interamente costruite con l’ardesia estratta dalle cave della zona, ha origini antichissime probabilmente risalenti al 1600. Il borgo fino agli anni ‘40 del 1900 ha avuto un ruolo centrale per il trasporto di merci tra la Val Brembana e la Valtellina. Queste Montagne erano infatti frequentate da diversi contrabbandieri che, per sfuggire ai dazi imposti lungo il passo San Marco, preferivano accedere alla Valtellina passando da queste zone. Località Pagliari per loro era l’ultimo punto di appoggio utile prima della salita finale per scavallare i monti e accedere all’attuale provincia di Sondrio. 

Dopo la guerra il borgo ha perso parte della sua importanza e nel corso degli anni è stato abbandonato a sé stesso fino a divenire quasi totalmente disabitato. Nell’ultimo decennio, però, soprattutto per fini turistici, molte delle baite sono state riqualificate mantenendo l’architettura originale e ad oggi, nel periodo estivo, molte sono usate come piccoli ristoranti, bar o case vacanze per i proprietari.  

Escursione Rifugio Fratelli Calvi
Dettaglio sulle baite di Pagliari

Effettivamente oggi è veramente pieno di gente, due bar permettono di rifocillarsi, diverse case sono aperte e completamente arredate e le due fontane del paese attirano tutti gli escursionisti che passano lungo questa via.  

Una pausa acqua è doverosa anche per noi, in quanto non ci saranno più fontanelle almeno fino al raggiungimento del rifugio Calvi

Esattamente al centro del paesello inoltre è presente la biforcazione del sentiero:  

  • sinistra prosegue la comoda strada del sentiero invernale,
  • destra, scendendo nelle piccole vie, strette tra la pietra delle baite, ha inizio il sentiero 247 che, dopo una breve discesa lungo delle scalinate, supera il corso del torrente Brembo tramite un ponticello e si porta sul versante opposto della vallata. 
Escursione Rifugio Fratelli Calvi
Escursione Rifugio Fratelli Calvi – Via al centro delle baite di Pagliari

Inizio del sentiero Estivo – CAI 247

Una volta sull’altra sponda del Brembo si apre una piccola area pianeggiante erbosa dove diverse persone si sono fermate a fare il picnic e si rinfrescano sulle rive del fiume. È indubbiamente un luogo tranquillo e sicuramente più a contatto con la natura rispetto alle sponde del lago di Carona. Quindi se volete fare una gita molto breve vi consiglio di fare anche solamente questa passeggiata: arrivare in località Pagliari e successivamente stendervi all’ombra in questo piccolo spiazzo.  

Trekking Rifugio Fratelli Calvi
Il sentiero CAI 247 supera il Brembo e sale sulla destra

Finalmente però iniziano a camminare seriamente. Il sentiero si stringe e un cartello indica chiaramente il rifugio Calvi a circa tre ore dalla nostra posizione.

Noi alla fine ci abbiamo impiegato circa 2 ore e 30. 

La salita si fa subito molto ripida e iniziamo a prendere quota rispetto al torrente sotto di noi e alla strada asfaltata dall’altro lato della valle. Gli alberi che ci stanno riparando dal sole sono prevalentemente larici, posso solo immaginare quindi quanto sia bello questo posto una volta arrivato l’autunno. 

Dopo numerosi saliscendi e tratti stretti invasi da larghe foglie di felce ci troviamo davanti ad una salita fatta di gradoni di roccia. La percorrenza non è mai complessa ma, come vi avevo già anticipato, dovrete sicuramente fare più fatica rispetto al percorso della variante invernale. La successiva ora di cammino la passiamo sempre all’interno di un fitto bosco che, seppur rigoglioso e ricco e di colori, non riesce mai presentarmi una composizione fotografica veramente convincente. Raggiunta una radura prativa disseminata di fiorellini davanti a noi si staglia la parete rocciosa dei corni di Sardegnana, finalmente vediamo un po’ di roccia dei monti dell’alta val Brembana, ma della nostra meta non c’è ancora traccia. 

Trekking Rifugio Fratelli Calvi
Trekking Rifugio Fratelli Calvi – Salita nel bosco lungo il sentiero CAI 247

Il sentiero ora si fa più pianeggiante fino a raggiungere l’incrocio con il 213 (tratto che se imboccato svoltando a destra ci porterebbe al rifugio Laghi Gemelli). Noi però proseguiamo dritti lungo un tratto decisamente più aperto, da qui iniziano a diventare visibili tutte le cime che circondano il Calvi: in lontananza si vede il Diavolino, il Pizzo del Diavolo e il monte Grabiasca. La cima che più spicca però è il monte Aga con i suoi 2720 metri.

Escursione al Rifugio Fratelli Calvi - laghetto
Escursione al Rifugio Fratelli Calvi – laghetto

Proseguendo dritti, superiamo una grotta all’interno della parete rocciosa sulla nostra destra fino a congiungerci con un affluente del fiume Brembo, che in questa posizione, grazie a uno sbarramento artificiale, genera un piccolo laghetto di un blu intenso. Mi fermo per tentare qualche scatto, ma sfortunatamente non trovo i riflessi giusti. 

Da questo punto in avanti il sentiero torna ad essere molto ripido e in pochissimi tornanti colma tutti i metri di dislivello che lo separano dalla variante invernale fino a raggiungerla in circa una ventina di minuti di salita. Sole che picchia, pochissima ombra e terreno abbastanza instabile: è evidente che questa sia la parte più dura di tutta l’escursione, ma assolutamente non complessa

Escursione al Rifugio Fratelli Calvi - laghetto
Escursione al Rifugio Fratelli Calvi

Una volta ricongiunti con il 210, i nostri piedi pestano nuovamente il cemento della mulattiera, una sensazione strana dopo diversi chilometri di sentiero immerso nel bosco. Sfortunatamente non c’è nessun altro modo per raggiungere il rifugio Calvi e il passaggio su certe aree asfaltate o cementate è inevitabile. Iniziando quindi a percorrere l’ultimo tratto del sentiero invernale ci rendiamo subito conto di come quest’ultimo salga in maniera decisamente più dolce rispetto al percorso fatto fino ad ora.

La strada prosegue con dei semplicissimi saliscendi fino a portarci in prossimità di una serie di casolari semi abbandonati. Stando alla mia mappa pare che alcune di queste baite avessero proprio la funzione di abitazione per i guardiani della diga. Quest’ultima è proprio a due passi da noi e dopo aver percorso l’ultima curva ci troviamo dinnanzi all’immenso sbarramento della diga di Fregabolgia, costruita nel 1953, lunga 190 metri e alta quasi 60 e facente parte del complesso di canali e laghi artificiali creato per alimentare la centrale di Carona. 

Escursione al Rifugio Fratelli Calvi - parte finale del sentiero
Escursione al Rifugio Fratelli Calvi – Tratto di sentiero invernale prima della diga di Fregabolgia

Diga e lago di Fregabolgia

Il sentiero fortunatamente si porta proprio sotto la diga per poi deviare e con una serie di tornanti salire alla sua sinistra. In breve, percorrendo una serie di gradini, raggiungiamo la sua sommità e ci troviamo dinnanzi ad uno spettacolo decisamente singolare. 

Escursione al Rifugio Fratelli Calvi - Diga di Fregabolgia
Escursione al Rifugio Fratelli Calvi – Diga di Fregabolgia

Le cime che prima vedevamo solamente in lontananza, ora si stagliano dinanzi a noi in tutta la loro interezza e l’immensa piana si accende del verde intenso dell’erba illuminata dal sole. Il lago che si estende sotto i nostri piedi dovrebbe avere una capacità di 4.680.000 metri cubi d’acqua, le pochissime piogge degli ultimi mesi, però, hanno ridotto enormemente il suo volume, tanto che la poca acqua rimasta riesce a malapena a toccare le pareti più basse della diga. Tutta questa distesa di terra e ghiaia oggi così grigia e spoglia, un tempo doveva essere interamente ricoperta e il blu dell’acqua avrebbe dominato l’intero paesaggio. Mi domando che spettacolo magnifico sarebbe vedere il lago completamente pieno e con un po’ di malinconia riprendo il sentiero che continua a svilupparsi sulla sinistra di questo enorme cratere di terra e detriti

Escursione al Rifugio Fratelli Calvi - Lago di Fregabolgia
Escursione al Rifugio Fratelli Calvi – Lago di Fregabolgia

Rifugio Fratelli Calvi

L’ultimo tratto è probabilmente il più semplice e il dislivello da percorrere è solamente di pochissime decine di metri. Il sentiero si mantiene largo, ben battuto e con salite brevissime conducendoci finalmente dinnanzi al rifugio Calvi. 

Cliccando qua sotto puoi vedere una mappa 3d di tutte le cime visibili dal rifugio Clavi.

Peak Finder

Escursione al Rifugio Fratelli Calvi - lago di Fragabolgia
Prosecuzione del sentiero alla sinistra del lago

La struttura, inaugurata nel 1935 e ricostruita nel 1982/84, è dedicata ai quattro fratelli Calvi di Piazza Brembana e sorge in una posizione veramente invidiabile: un terrazzo naturale perfetto per ammirare il Diavolo, il Diavolino, il pizzo Poris, il Madonnino e il Cabianca. Inoltre, da qui, come già anticipato, partono diverse escursioni per raggiungere le cime più alte della zona, ma anche semplici itinerari e per visitare i numerosi laghi che sorgono all’interno di questa piana.  

  • Appena sotto il rifugio si trova infatti il lago Rotondo, raggiungibile in appena 5 minuti. 
  • Salendo sulla destra si può invece raggiungere il lago dei Curiosi, 30 minuti di cammino circa. 
  • Superando l’intera diga invece, in circa una ventina di minuti, si può arrivare fino al lago di Cabianca.  

Sfortunatamente oggi non ho molto tempo per raggiungerli, quindi mi limito a godermi la bella vista sul lago Rotondo, quasi interamente visibile già dal rifugio, e sulle cime circostanti.  

Rifugio Fratelli Calvi - Lago Rotondo
Vista sul lago Rotondo dal Rifugio Fratelli Calvi

L’edificio è abbastanza grande, i posti letto sono infatti 85 e la sala da pranzo può ospitare fino a 70 persone. Nei weekend estivi però sarà veramente complesso trovare posto per sedersi senza una prenotazione; quindi, vi consiglio di telefonare anticipatamente al rifugio per prenotare la vostra presenza, oppure di limitarvi a sedervi nelle numerose aree prative qua attorno per un picnic, magari portandovi del cibo da casa o acquistando panini e torte esternamente alla struttura. 

Io mi sono già portato diversa frutta e affettati, ma il profumo delle torte appena sfornante si fa sempre più invitante, quindi decido di concedermi una fetta.  

Rifugio Fratelli Calvi
Rifugio Fratelli Calvi

Scheda Rifugio Fratelli Calvi

GESTORE: Elisa Calegari e Andrea Berera (Nuova gestione)

TEL. RIFUGIO: 0345 77047

TEL. PRENOTAZIONE: +393311384945

TEL. MOBILE: +393311384945

MAIL: rifugiofratellicalvi@gmail.com

Rifugio Fratelli Calvi
Montagne attorno al rifugio Fratelli Calvi

Ritorno lungo il sentiero Invernale – CAI 210

Dopo la pausa pranzo decidiamo che è giunto il momento per tornare. L’idea è quella di testare per intero anche il sentiero invernale, decidiamo così di discendere lungo il tracciato del 210. 

Rifugio Fratelli Calvi - Discesa lungo il sentiero invernale
Rifugio Fratelli Calvi – Discesa lungo il sentiero invernale

Purtroppo, questa alternativa non presenta scorci particolarmente degni di nota o interessanti punti panoramici. Si tratta semplicemente della vecchia strada dell’ENEL, quasi interamente cementata con una pendenza costante ma mai eccessiva. Camminare su un fondo del genere per 7 km circa, per quanto non impegnativo, alla lunga potrebbe portare qualche fastidio alle ginocchia; quindi, vi consiglio di valutare anche la possibilità di tornare lungo lo stesso sentiero dell’andata. 

Rifugio Fratelli Calvi - Discesa lungo il sentiero invernale
Ultimo tratto del sentiero invernale

Dopo circa un’ora di discesa il 210, con un’ampia curva sulla sinistra, supera un piccolissimo specchio d’acqua denominato il lago del Prato. Il laghetto è molto ridotto e la sua posizione abbastanza incavata nel terreno non mi permette di sfruttarlo per qualche composizione. 

Rifugio Fratelli Calvi - Discesa lungo il sentiero invernale
Vista sul lago del Prato

Verso la fine del percorso, appena prima di località Pagliari, si raggiunge invece la cascata della Val Sambuzza. Il salto d’acqua, alto alcune decine di metri, si trova proprio a lato del sentiero e l’intera area è recintata con dei paletti metallici. La sensazione di trovarsi di fronte ad una cascata selvaggia, quindi, svanisce un po’, ma il colpo d’occhio è comunque di impatto. Anche in questo caso le poche piogge degli ultimi mesi hanno limitato molto il volume d’acqua della cascata, che in periodi migliori dovrebbe essere decisamente più spettacolare di così.  

Rifugio Fratelli Calvi - Cascata Val Sambuzza
Cascata Val Sambuzza

Superata la cascata, comunque, non ci rimane che scendere fino al piccolo gruppo di baite per poi proseguire lungo il sentiero percorso all’andata e congiungerci finalmente con i parcheggi di Carona. 

Rifugio Fratelli Calvi - Vista su Carona
Scorcio sul paese di Carona

Altre escursioni in Val Brembana

Galleria fotografica – Escursione al Rifugio Fratelli Calvi

Tutti gli scatti di questa uscita sono anche visibili in alta risoluzione sulla mia pagina Facebook: Galleria fotografica trekking Rifugio Fratelli Calvi

Escursione al Rifugio Fratelli Calvi - piana dove sorge il rifugio
Escursione al Rifugio Fratelli Calvi – piana dove sorge il rifugio

Conclusioni e consigli – Trekking Rifugio Fratelli Calvi

L’escursione, considerando andata e ritorno, è abbastanza lunga e il dislivello non è certo indifferente. Fortunatamente però la possibilità di semplificare un po’ la salita percorrendo la variante invernale dovrebbe consentire a chiunque (con un minimo di allenamento) di arrivare al rifugio.

La vista dalla diga e dalla piana dove sorge la struttura è veramente incredibile e vale sicuramente la fatica spesa. Non esistono però punti intermedi degni di nota, per questa ragione non credo si possa consigliare di percorrere il sentiero solo in parte e fermarsi a metà strada.

Escursione al Rifugio Fratelli Calvi - lago di Fragabolgia
Escursione al Rifugio Fratelli Calvi – Lago di Fragabolgia

Acqua lungo il sentiero

Sono presenti un paio di fontanelle nel borgo di Pagliari e una appena dopo la cascata di Val Sambuzza (lungo il 210). Ti consiglio di utilizzare questa applicazione per visualizzare rapidamente tutte le fontanelle attorno alla tua posizione: Recensione Mapy.cz – La migliore App per il trekking (stefanopoma.it)

Periodo consigliato

  • Primavera: Attenzione alla possibile presenza di ghiaccio (valutare nel caso la variante invernale)
  • Estate 
  • Autunno: Attenzione alla possibile presenza di ghiaccio (valutare nel caso la variante invernale).
  • Inverno: Con sci o ciaspole la variante invernale è percorribile (attenzione alle condizioni della neve).

Link e riferimenti utili

Escursione al Rifugio Fratelli Calvi
Escursione al Rifugio Fratelli Calvi

PRO & CONTRO – Valutazione

👍Pro:

  • Traccia chiara.
  • Sentiero immerso in un bosco molto fresco.
  • Ottima vista una volta giunti al rifugio.

👎Contro:

  • Variante invernale noiosa e (per qualcuno) fastidiosa per le ginocchia.
  • Pochi scorci interessanti durante la salita.

Valutazione

Voto3.5/5
Segnaletica4/5
Difficoltà3/5
Paesaggio4/5
Trekking Rifugio Fratelli Calvi
Trekking Rifugio Fratelli Calvi

Webcam lungo la Via Piana (Carona-Branzi)

Sfortunatamente il rifugio Fratelli Calvi non dispone di una webcam, quella più vicina si trova a Carona (punto di partenza).

Vi lascio anche la posizione esatta del luogo su InstagramLink

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Alcune delle foto che vedi in questo articolo sono state scattate e post-prodotte da @stefanodosselli (pagina Instagram).

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Questo articolo ha 2 commenti

  1. Luca

    Grazie per il bel resoconto della tua gita, ricco di dettagli e curiosità , che mi è servito per trascorrere una bellissima giornata con mia moglie.