Punta Almana (1.391 m) è una montagna di modeste dimensioni che separa il lago d’Iseo dalla Val Trompia. Ci troviamo nelle Prealpi bresciane, in una zona priva di cime particolarmente degne di nota ma, nonostante questo, la vista che si ha camminando sulla cresta del complesso montuoso è veramente incredibile.
Nelle giornate prive di nebbia lo sguardo si libera verso il monte Guglielmo, la Val Trompia e Corna Trentapassi. Il panorama migliore però è rivolto a Sud-Est dove è possibile vedere, da un balcone naturale particolarmente privilegiato, lo specchio d’acqua del lago d’Iseo, con al centro Monte Isola.
Dopo diverse salite sulle montagne della sponda bresciana del lago sono abbastanza convinto nell’affermare che sia questo il luogo migliore per ammirare Monte Isola nella sua interezza.
Sommario: Escursione a Punta Almana
- Alternative per raggiungere Punta Almana
- Parcheggio a Portole
- Mappa: Escursione Punta Almana
- Inizio dell’escursione
- Forcella di Sale
- Salita verso la vetta di Punta Almana
- Arrivo in vetta a Punta Almana
- Informazioni sulla croce di Punta Almana
- Discesa e conclusione dell’anello
- Galleria fotografica
- Considerazioni finali e consigli
- Webcam Punta Almana (Sale Marasino)
Escursione a Punta Almana – Video VLOG
Difficoltà | EE – Escursionisti esperti |
Durata | 4:00 (A/R) |
Anello | Sì |
Distanza | 9,30 Km |
Dislivello | 848 m |
Sentieri | CAI 290 3V |
Tipologia | Trekking |
Data | 21/10/2021 |
I sentieri per raggiungere Punta Almana
I sentieri per raggiungere la croce posta sulla vetta di Punta Almana sono 3:
- si può partire dalla Val Trompia,
- dal paese di Portole
- oppure dal rifugio Croce di Marone.
Oggi vi propongo il giro ad anello con partenza a Portole.
Qua sotto trovi anche un video che spiega nel dettaglio tutto l’itinerario.
Video descrizione Trekking a Punta Almana
Raggiungere il parcheggio a Portole
Per raggiungere l’inizio dell’itinerario bisogna risalire il lago d’Iseo fino al paese di Sale Marasino. Sconsiglio di imboccare la strada provinciale 510 in quanto non è presente un’uscita in corrispondenza del paese, è quindi preferibile raggiungere Sale percorrendo la vecchia strada che costeggia il lago.
Appena giunti in paese bisogna svoltare a destra alla prima rotonda, imboccando via Chiusure. Successivamente si prosegue lungo via Boschetti e via Presso. Consiglio vivamente di imboccare queste strade in quanto sono le uniche molto larghe e ben tenute. Ci sono molte altre vie che attraversano Sale Marasino e che portano verso Portole, ma spesso sono veramente molto strette e in forte pendenza.
L’ultima volta che ci siamo stati, per via di un errore del navigatore, siamo stati costretti a tornare indietro perchè la strada si stringeva troppo.
Il tratto finale della strada (circa 2 km) inizia a prendere quota con ampi tornanti. Il fondo è sempre asfaltato e la carreggiata non è mai troppo stretta, bisogna comunque fare attenzione nel caso in cui si incroci un’altra vettura.
Il punto di arrivo è segnato dalla trattoria di Portole. Quest’ultima dispone di un ampio parcheggio quasi interamente riservato ai clienti (quando la trattoria è aperta). Ci sono comunque diversi posti a lato della strada. In alternativa è possibile tornare al tornante precedente dove sono presenti 5 posti auto.
Apri questo link per vedere il dettaglio della strada ed impostare il punto di arrivo sul navigatore.
La mappa – Giro ad anello di Punta Almana
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L’inizio del sentiero – Il giro ad anello di Punta Almana
L’escursione ha inizio proprio accanto alla trattoria, dove una grande bacheca mostra i principali sentieri della zona.
Il giro ad anello di Punta Almana può essere percorso in entrambi i sensi. Il percorso in senso antiorario vi farà affrontare una salita più impegnativa (lungo il versante sud della montagna) ed una discesa più dolce, la variante oraria invece è molto più semplice in salita e leggermente più impegnativa lungo la discesa finale.
Noi decidiamo di optare per il senso orario.
Iniziamo a seguire le indicazioni per la Forcella di Sale, lungo il sentiero chiamato Filippo Benedetti.
La prima parte è anche la più noiosa dell’intera escursione, in quanto presenta lunghi tratti su una ripida strada forestale di cemento, intervallati raramente da alcune deviazioni su sentieri con fondo pietroso.
È inutile girarci attorno: la prima ora di salita sarà stancante e poco stimolante. L’unico aspetto positivo è che questa lunga strada ci permetterà di guadagnare la maggior parte del dislivello dell’intera escursione.
Dopo poche centinaia di metri incrociamo il primo bivio: sulla destra un cartello indica la presenza dell’agriturismo di Pezzuolo. Noi però proseguiamo sulla sinistra.
In questo tratto la strada si immerge nel bosco e il cemento lascia spazio ad un fondo disseminato di ciottoli.
Superato il bosco ci si ricongiunge con la strada asfaltata, che a destra porta allo stesso agriturismo di prima, per raggiungere la forcella però bisogna svoltare a sinistra.
Proseguiamo quindi sull’asfalto nel tratto di maggior pendenza dell’intero percorso. Il paesaggio continua a rimanere abbastanza anonimo, ma tra gli alberi si iniziano a scorgere i riflessi del lago e la maestosa forma di Monte Isola, solo un piccolo accenno della veduta che potremo ammirare una volta in vetta.
La strada prosegue fino a quota 900 m dove si passa accanto ad un’ampia piazzola di sosta e una piccola abitazione, per poi tuffarsi nuovamente all’ombra del bosco. Tutta la prima parte è così ben tenuta proprio perchè è consentito il passaggio dei fuoristrada degli abitanti, non sarà infatti raro doversi spostare per lasciare passare qualche autovettura.
Lo so, non siamo ancora veramente in montagna, ma alla forcella manca veramente poco e da lì in poi si camminerà solamente su classici sentieri.
Forcella di Sale (1108 m)
Dopo l’ultimo sforzo finalmente raggiungiamo la Forcella di Sale (1 ora dalla partenza), oggi particolarmente affollata per via delle numerose persone che si lanciano con il parapendio da questa zona.
All’interno della piccola conca pianeggiante finalmente il paesaggio cambia un po‘:
- a nord si può scorgere distintamente il monte Guglielmo,
- a sud-est c’è la parete rocciosa di Punta Cabrera (che ora copre la vista su Punta Almana)
- mentre a sud si può ammirare un bello scorcio sul lago d’Iseo.
Le indicazioni per la nostra meta qui si dividono in due, per via della presenza di una variante (segnata con cartelli bianco-azzurri). Il tratto alternativo taglia lungo il prato della forcella e sale ripidamente tra le rocce di Punta Cabrera permettendo di raggiungere molto rapidamente la vetta e successivamente Punta Almana. Questo sentiero è classificato come EEA e presenta dei tratti abbastanza esposti dove sono presenti catene per aiutarsi durante la salita. Non l’ho mai percorso e quindi non posso darvi consigli particolari, mi sento solamente di dirvi di affrontarlo solamente in salita e non in discesa.
Decidiamo quindi di ignorare la variante e proseguire lungo la via normale, che supera la zona pianeggiante ed inizia a scendere in direzione della Val Trompia.
Giunti in prossimità di una piccola casetta nel bosco, un cartello segnala di svoltare a destra ed iniziare a risalire il fianco della montagna.
Queste poche decine di metri vanno percorse in uno splendido bosco di abeti, talmente fitto da bloccare quasi completamente la luce del sole. Inutile dire che ci siamo fermati a lungo per delle foto, anche se probabilmente la luce migliore colpisce questo bosco solamente all’alba.
Poco male ci torneremo la mattina presto.
Superato il bosco entriamo in una piccola radura dove sorge un capanno di caccia e la vista si apre nuovamente a tutte le montagne della Val Trompia e al monte Guglielmo. Rocce e prati si stanno già portando su tinte arancioni, se vogliamo essere in vetta per il tramonto dobbiamo darci una mossa.
Il sentiero ora inizia a salire, tagliando il versante della montagna da destra verso sinistra. Il fondo è molto ben battuto e decisamente più comodo rispetto al cemento della strada forestale, sono però presenti dei tratti abbastanza ripidi e stretti, sempre messi in sicurezza da corde in metallo e paletti.
La salita è quindi decisamente piacevole e disseminata da tante piccole pause per poter ammirare le montagne circostanti che, passo dopo passo, diventano sempre più visibili e colorate.
Particolarmente suggestiva è la vista su Punta Tisdel (1.330 m), con alle sue spalle il Pizzo del Diavolo e poco più a destra il massiccio della Presolana.
La giornata è particolarmente limpida e la vista sulle Orobie è ottima. Purtroppo in questa zona non si è sempre così fortunati e mi è capitato di salire lungo questo sentiero senza riuscire a vedere nessuna montagna attorno a me.
Un rapido volo prima di arrivare in cima
Dopo un ultimo tratto un po’ più ripido finalmente ci ritroviamo su un pianoro erboso. Da qui la vetta appare ormai molto vicina e a separarci da essa c’è solo l’ultima salita che taglia in mezzo ai prati.
Per evitare di volare troppo vicino al gruppo di persone che si sta formando attorno alla croce decido però di ritardare ancora per un po’ l’ultima salita, per fare un rapido volo con il drone attorno a questi prati.
Bastano poche decine di metri in verticale e la vista supera la cresta di Punta Almana, per spaziare sull’immensa pianura Padana, oggi coperta da una leggera foschia resa incandescente dal sole ormai quasi tramontato.
Questa piccola anticipazione della visuale che si avrà una volta guadagnata la cima mi fa capire che non c’è tempo da perdere: devo fare un bella corsa se voglio essere in vetta per il tramonto.
La vetta di Punta Almana e la vista sul lago
Ignoro la traccia che cala verso Gardone Val Trompia per seguire il sentiero che sale deciso verso la croce. Il fondo è abbasta ben battuto ma sono presenti diversi sassolini che rendono certi tratti scivolosi, è quindi necessario prestare un po’ attenzione
Dopo una decina di minuti finalmente raggiungo la cima caratterizzata dall’iconica croce e da una piccola campana (1.390 m).
La veduta da qui è veramente impressionante, nonostante l’altitudine modesta della montagna. Con un solo sguardo riusciamo ad abbracciare le Prealpi bresciane e quelle bergamasche, per poi spostarci più a sud verso il monte Bronzone e i Colli di San Fermo. La vista infine su perde lungo la pianura Padana incorniciata da sud verso est da tutta la linea degli appennini e delle alpi liguri e piemontesi. È talmente limpido oggi che è possibile riconoscere distintamente persino il Monviso.
Sotto di noi ci sono poi le acque scure del lago d’Iseo, fatte brillare qua e là dagli ultimi raggi del sole. Proprio al centro sorge la forma tozza e scura di Monte Isola.
Peak Finder
Curiosità sulla croce
Oltre al paesaggio incredibile ciò che più stupisce della vetta è la maestosa croce di metallo posta sul cucuzzolo più alto.
La prima volta che sono salito su Punta Almana mi ero domandato come avessero fatto a trasportare la struttura e a quando risalisse la sua installazione. In realtà è abbastanza recente ed è stata posata qua grazie ad un elicottero nel 1981. La cosa curiosa è che non riuscirono a fissarla al primo tentativo e a causa delle eccessive oscillazioni del pezzo di metallo l’elicottero fu costretto a sganciarla nel lago. In pochi mesi però fu preparata una seconda croce ed infine posizionata correttamente il 13 novembre 1981. Il primo pezzo non fu più ritrovato e giace ancora oggi sul fondale del lago.
Ammetto di non essermi organizzato troppo bene e oggi sono arrivato in vetta proprio all’ultimo secondo.
Quindi l’idea di fare il giro completo salta e preferiamo fermarci un po’ di più attorno alla croce per fare alcuni scatti alla blue hour. Anche con il buio e le prime luci dei paesi che si accendono la vista rimane veramente magica.
La discesa può essere tranquillamente affrontata percorrendo l’intero percorso a ritroso, e non c’è nessun particolare pericolo da segnalare anche se deciderete di tornare con il buio muniti di torce.
Discesa e conclusione dell’anello
Con più tempo a disposizione è però possibile proseguire lungo la cresta e concludere il giro ad anello scendendo dal versante sud di Punta Almana.
Il sentiero prosegue oltre la croce e per alcune decine di metri si mantiene in piano ed estremamente panoramico. Dopo pochi minuti però inizia l’effettiva discesa con alcuni passaggi abbastanza ripidi su un fondo sassoso non sempre molto stabile. Questa breve parte, seppur mai esposta o pericolosa, viene classificata come EE e quindi richiede una certa attenzione per essere percorsa. Vista la pendenza del sentiero personalmente la sconsiglierei in salita e preferirei farla solo in discesa.
Si continua a perdere quota rapidamente finché non si giunge all’ampia sella della Croce di Pezzuolo (m 937), quest’ultima quasi totalmente nascosta dagli alberi.
Girando a sinistra si può scendere in Val Trompia, a destra ci si ricongiunge invece con il paese di Portole.
Svoltando a destra ci si immerge in un fitto bosco di conifere, per poi uscirne e proseguire lungo i prati appena sopra l’agriturismo di Pezzuolo (850 m).
Da questo punto in avanti il sentiero torna ad essere una classica strada forestale e ci permette di ricongiungerci rapidamente con il punto di partenza.
Galleria fotografica – Escursione al Passo della Manina da Nona
Tutti gli scatti di questa uscita sono anche visibili in alta risoluzione sulla mia pagina Facebook: Vai alla galleria
Conclusioni – Trekking Punta Almana
Probabilmente uno dei luoghi migliori per poter osservare dall’alto il lago d’Iseo e Monte Isola.
Il sentiero non è mai eccessivamente complicato; tuttavia, poichè un tratto è classificato come EE non risulta purtroppo adatto a tutti gli escursionisti.
Inoltre i molti chilometri da percorrere su asfalto e cemento stancano molto le gambe e peggiorano di molto l’esperienza complessiva, ma non possono essere evitati.
La percorrenza è consigliata in tutte le stagioni, anche se in inverno dovrete considerare con attenzione lo stato della neve spesso presente solo sulla cima di Punta Almana.
Valutazione
Voto | 4/5 |
Segnaletica | 3/5 |
Difficoltà | 3.5/5 |
Paesaggio | 4/5 |
Webcam Punta Almana (Sale Marasino)
Non è presente nessuna webcam lungo il sentiero e nelle aree limitrofe. Le due webcam più vicine si trovano sulla punta del Monte Guglielmo e nel paese di Sale Marasino, due luoghi troppo distanti per avere un’idea chiara della situazione metereologica di Punta Almana.
Vi lascio la posizione esatta del luogo su Instagram: Link
Se trovate post o storie recenti avrete un quadro maggiormente chiaro sulle condizioni meteo.
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Fatemi sapere cosa ne pensate
Ottimo servizio…dettagliato e realistico
Bravo
Grazie mille!
Bellissimo
Grazie per il tuo resoconto ben dettagliato, l’abbiamo utilizzato per salire a Punta Almana due settimane fa.
Mi fa molto piacere che vi sia stato utile. Spero che abbiate trovate una giornata limpida, la vista dalla cima è fantastica.