Oggi vi porto in Piemonte, nella provincia del Verbano-Cusio-Ossola, per scoprire un trekking che ci permetterà di ammirare da molteplici angolazioni due incantevoli laghi alpini.
Il primo è il Lago di Antrona, formatosi a seguito di un’antica frana del 1642, che ha creato un paesaggio davvero mozzafiato. Superando spiaggette rigogliose, grandi cascate e bei boschi di abeti e larici, si può poi giungere all’imponente sbarramento artificiale del Lago di Campliccioli. La sua realizzazione risale al 1928 e, passeggiando lungo le sue sponde, è ancora possibile ammirare i resti dei vecchi binari utilizzati per il trasporto dei materiali, alcuni carrelli (che venivano trasportati a mano) e le varie gallerie e cunicoli scavati nella roccia per agevolare il passaggio.
Le possibili escursioni in questa zona sono davvero molteplici. Noi abbiamo scelto di compiere un bel giro attorno a entrambi gli specchi d’acqua, che dovrebbe permetterci di cogliere la bellezza di questo paesaggio da tutte le angolazioni possibili.
Non ci resta che metterci in cammino!

Descrizione Breve: Giro dei laghi Valle Antrona – lago di Antrona e lago di Campliccioli
Si raggiunge il paese di Antronapiana uscendo dall’autostrada a Domodossola; da qui si risale la stretta strada (via Cimallegra) che porta al Lago di Antrona. I parcheggi a lato della carreggiata sono molteplici, e appena dopo l’Albergo Ristorante Lago Pineta si trovano anche due ampi spiazzi sterrati.
Lasciata l’auto, si risale brevemente lungo la strada per poi imboccare il sentiero C00f, che in breve consente di scendere lungo la costa del lago. Da qui si prosegue quasi in piano costeggiando lo specchio d’acqua. Imboccando il sentiero C00g, si risale leggermente e, tramite una passerella metallica, si supera la spettacolare cascata Sajont.
Il sentiero ora torna a scendere nel bosco e conduce a una piccola spiaggia, con una bella vista sulla cascata. Proseguendo in piano, si supera il torrente Troncone e varie aree pic-nic, fino a congiungersi con la deviazione del sentiero C00.
Imboccandolo, il tracciato si fa decisamente più ripido e impervio, e si inizia a risalire rapidamente tra boschi e antiche baite, fino a raggiungere la strada asfaltata utilizzata dall’Enel per accedere alla diga. Si prosegue su asfalto e poi nuovamente su sentiero, fino a raggiungere l’ampio sbarramento artificiale.
Qui si devia a sinistra sul C23, che risale con un paio di tornanti fino all’imbocco dei vecchi binari. Si cammina prima su una passerella in legno, poi lungo una galleria, per uscire poco oltre la diga sul tratto di sentiero che costeggia il lago.
Il C23 prosegue lungo la destra orografica del lago praticamente in piano, per poi superare con un ponte il torrente e trasformarsi nel sentiero C00.
Si raggiunge l’alpe Granariol e, in leggera discesa, si attraversano alcuni boschi, fino a riportarsi nuovamente nei pressi della costa del lago (sulla sinistra orografica). Proseguendo in piano, si arriva alla centrale elettrica e, tramite una galleria, si ritorna nei pressi della diga.
Qui si imbocca il C00c che, proseguendo a mezzacosta, permette di tornare verso il Lago di Antrona. La discesa è leggera e costante e, in breve, si supera nuovamente il torrente che dà origine alla cascata Sajont, scendendo poi fino all’alpe Ronco. Da qui, gli ultimi minuti di discesa ci riportano al sentiero C00f e alla strada asfaltata che conduce ai parcheggi concludendo così il giro ad anello.

Sommario: Trekking lago di Antrona e lago di Campliccioli
- Descrizione Breve: Giro dei laghi Valle Antrona – lago di Antrona e lago di Campliccioli
- Sommario: Trekking lago di Antrona e lago di Campliccioli
- Dettagli tecnici – Escursione lago di Antrona e lago di Campliccioli
- Mappa: Trekking lago di Antrona e lago di Campliccioli
- Dove parcheggiare l’auto in Valle Antrona
- Inizio del sentiero e spiaggia del lago di Antrona
- Passaggio sotto la cascata Cascata del Sajont
- Conclusione del giro ad anello del lago di Antrona
- Salita verso la diga del lago di Campliccioli – Sentiero C00
- Giro ad anello del lago di Campliccioli e passaggio sulle antiche rotaie – Sentiero C23
- Ritorno al lago di Antrona dal sentiero in quota – Sentiero C00C
- Altre escursioni in Piemonte
- Consigli fotografici – Trekking lago di Antrona e lago di Campliccioli
- Galleria fotografica – Trekking lago di Antrona e lago di Campliccioli
- Conclusioni e consigli – Giro dei laghi Valle Antrona
- Periodo consigliato
- Link e riferimenti utili
- Valutazione
- Webcam ai laghi della Valle Antrona

Dettagli tecnici – Escursione lago di Antrona e lago di Campliccioli
Difficoltà | E – Escursionistico |
Durata | 6:00 (A/R) |
Anello | Sì |
Distanza | 10 Km |
Dislivello | 500 m |
Sentieri | C00e C00g C00 C23 C00c |
Tipologia | Trekking |
Data | 02/05/2025 |
Mappa: Trekking lago di Antrona e lago di Campliccioli
Questo articolo nasce con l’intento di ispirare e informare. I luoghi che racconto sono ambienti alpini delicati, che meritano attenzione e rispetto.
Prima di metterti in cammino, ti invito a:
- 🌤️ Verificare le condizioni meteo, lo stato dei sentieri e la possibile presenza di neve o ghiaccio.
- 🗺️ Informarti presso fonti ufficiali come uffici turistici, guide alpine, rifugi o il sito del CAI.
- 🧗 Valutare con onestà se il percorso è adatto al tuo livello di allenamento e di esperienza in ambiente montano.
📍 La traccia GPX e i dati tecnici che condivido sono strumenti utili, ma non sostituiscono il buon senso, l’attenzione e la preparazione.
⚠️ Se puoi, evita i periodi di massimo afflusso: le giornate feriali o le stagioni meno frequentate offrono un’esperienza più autentica e riducono la pressione sull’ambiente.
💚 Infine, ricorda che ogni nostra presenza lascia un segno. Cammina con leggerezza:
- resta sul sentiero,
- non lasciare rifiuti,
- non disturbare la fauna,
- e se puoi… porta via anche ciò che altri hanno dimenticato.
Mappa dell’escursione: Trekking lago Antrona e lago Campliccioli
Migliore App mappe offline per il trekking: Recensione Mapy.cz – La migliore App per il trekking (stefanopoma.it)
Dove parcheggiare l’auto in Valle Antrona
Per raggiungere il punto di partenza dell’escursione dobbiamo arrivare sulle sponde del Lago di Antrona, situato poco dopo il paese di Antronapiana. Seguiamo quindi la E62 fino a Villadossola, dove usciamo imboccando la strada per la Valle Antrona. In circa 20 minuti si superano tutti i paesini della valle, fino a raggiungere Antronapiana.
Qui si trovano due ampi parcheggi gratuiti. Lasciando l’auto in questa posizione, tuttavia, aggiungerete circa 2 km all’intera escursione e circa 1 ora di cammino complessiva. Nei periodi di alta stagione potrebbe essere necessario fermarsi qui, ma oggi non c’è praticamente nessuno e possiamo tranquillamente proseguire oltre.
- Parcheggio 1 Antronapiana: 46°03’37.6″N 8°06’48.8″E
- Parcheggio 2 Antronapiana: 46.061494, 8.111515
Imboccando via Cimallegra, iniziamo a risalire lungo stretti tornanti, superando qualche escursionista che, al contrario nostro, ha deciso di percorrere anche questo tratto a piedi. In una decina di minuti ci ritroviamo nuovamente in piano e incrociamo le prime aree sterrate adibite a parcheggio.
Proseguendo lungo la strada asfaltata si incontrano alcuni edifici, tra cui l’Albergo Ristorante Lago Pineta. Qui si trovano alcuni parcheggi riservati ai clienti, che poco più avanti diventano parcheggi gratuiti aperti a tutti.
Superato questo punto, la strada inizia a perdere quota, tornando in direzione del paese di Antronapiana. È proprio qui, in corrispondenza dei primi tornanti della discesa, che si trovano le due principali aree adibite a parcheggio.
Noi decidiamo di lasciare la macchina al primo tornante. Le opzioni comunque sono davvero molte e, arrivando presto al mattino, non dovrebbero esserci particolari problemi nel trovare posto.
- Parcheggio Eliporto: 46.056050, 8.097553
- Parcheggio accanto al rifugio: 46.053602, 8.096842
- Parcheggio lungo la strada: 46.053556, 8.098151
- Parcheggio principale: 46.05377556929669, 8.099955994581586
Se preferite lasciare l’auto a casa, è comunque possibile raggiungere queste zone con i pullman di linea. La linea principale collega Domodossola al paese di Antronapiana (Linee ed orari – Autoservizi Comazzi). Il pullman si fermerà però nel paese, quindi l’ultimo tratto dovrà essere percorso a piedi.
Ad oggi non risultano servizi di navetta che da Antronapiana conducano direttamente sulle sponde del Lago di Antrona. Vi consiglio comunque di contattare l’ufficio turistico locale per avere tutte le informazioni aggiornate sulla mobilità.

Inizio del sentiero e spiaggia del lago di Antrona
Lasciata l’auto indosso gli scarponi, tiro fuori la macchina fotografica e siamo subito pronto per metterci in cammino. La giornata è particolarmente soleggiate a calda, nonostante siamo ancora nei primi mesi della primavere e tutto attorno a noi le cime più alte sono ancora completamente coperte di neve.
Risaliamo il tornante percorso in auto e raggiungiamo l’Albergo Ristorante Lago Pineta dove ci fermiamo rapidamente per un caffè. Lungo l’intero tracciato non ci saranno altri punti di ristoro o fonti d’acqua quindi portatevi tutto il necessario nello zaino. Dopo una buona colazione a base di torta e cappuccino ci mettiamo in cammino e nei pressi di una fontanella svoltiamo a sinistra imboccando il sentiero C00f.
Piccola nota sui numeri dei sentieri: purtroppo noto come le mappe online riportino numerazioni differenti per i sentieri di questa zona. Non capisco perché ci sia tutta questa incoerenza tra mappa e mappa. Quella che uso solitamente (Mapy) sembra riportare dati non aggiornati rispetto a quelli presenti sui vari cartelli escursionistici. In questo articolo riporterò quindi i numeri visibili su questa mappa: Waymarked Trails – Escursioni a piedi, che mi sembrano i più coerenti con quelli trovati lungo il percorso. In ogni caso, seguendo la traccia GPS non dovreste avere particolari difficoltà.

In poche centinaia di metri lasciamo l’asfalto e deviamo a destra lungo un classico sentiero di montagna, che scende immerso nel bosco. Dopo qualche minuto di discesa, la vegetazione si apre improvvisamente, catapultandoci sulla bella costa rocciosa del Lago di Antrona.
Passeggiando tra antichi massi levigati dall’acqua, raggiungiamo le sponde del lago, ammirando la rigogliosa costa sul versante opposto, la bella cima aguzza della Punta Rossa e i colori verdastri del lago. Da qui è anche perfettamente visibile l’incredibile salto d’acqua della cascata Sajont, che presto riusciremo ad ammirare da molto vicino.
Deviando su rocce e tracciati non sempre ben segnati, iniziamo a spostarci verso nord, raggiungendo prima una spiaggia decisamente più ampia, per poi ricongiungerci con un sentiero molto più evidente (ci troviamo ora sul sentiero C00e).

Passaggio sotto la cascata Cascata del Sajont
Camminando lungo il sentiero C00e, si inizia a guadagnare qualche metro di quota, e questo ci consente di ammirare il Lago di Antrona da nuove angolazioni. Ora è molto più visibile la costa sud, con la sua rigogliosa vegetazione attraversata qua e là da lunghi rigoli d’acqua che scendono dalle pareti delle montagne alle sue spalle.
Alzando lo sguardo, il verde dei boschi lascia rapidamente spazio al bianco del ghiaccio e della neve, che resistono ancora lungo le zone più in ombra delle cime più alte.
Siamo capitati qui in un periodo particolarmente affascinante: attorno al lago, la primavera è già arrivata, portando con sé colori, nuovi germogli e fiori. Basta però salire di qualche centinaio di metri per ritrovarsi in un paesaggio che sa ancora di pieno inverno, con colori più freddi, monti spogli o coperti di neve.

Proseguendo, ci manteniamo sul sentiero basso, evitando quindi di salire verso l’Alpe Ronco, e continuiamo il nostro giro attorno al lago. Ad ogni nuova curva che si apre verso lo specchio d’acqua, si rivelano scorci e punti panoramici sempre più spettacolari, che ci permettono anche di vedere distintamente i monti che sorgono dietro il paese di Antronapiana (a est rispetto alla nostra posizione).
Presto il suono dello scrosciare dell’acqua si fa più intenso e, dopo una ripida salita su sentiero roccioso, ci ritroviamo dinnanzi alla bella cascata Sajont. Qui il sentiero si sviluppa lungo una passerella in metallo, pensata per rendere più sicuro un passaggio altrimenti molto stretto e potenzialmente pericoloso.
Il tracciato consente di ammirare il salto d’acqua per intero stando a qualche decina di metri di distanza, per poi proseguire passando proprio alle spalle della cascata. Lo spazio per muoversi lungo la passerella è abbastanza limitato e ci sono già altri escursionisti che si sono fermato lungo tutto questo tratto per fare qualche foto. Con un po’ di pazienza proseguiamo quindi lentamente cercando fi fermarci nei punti fotograficamente più interessanti.
Vedere questo immenso volume d’acqua che dalle rocce sopra lo nostra testa ci cade davanti, per poi finire nel verde intenso del lago è veramente emozionante. Ad impreziosire questa particolarissima composizione ci pensa poi il verde rigoglioso delle sponde e le punte imbiancate dei monti che creano uno scenario veramente suggestivo.

Conclusione del giro ad anello del lago di Antrona
Superata la cascata, inizia una sezione di discesa su terreno roccioso, caratterizzata da grossi gradoni naturali. In breve tempo perdiamo tutto il dislivello guadagnato finora e ci ritroviamo nuovamente sulle sponde del lago, nei pressi di un bel prato e di una spiaggia rocciosa.
Mi avvicino all’acqua per godere ancora una volta della vista completa della cascata, poi torno indietro e imbocco l’ampio sentiero che si sviluppa lungo un viale alberato. Superiamo diverse panchine e tavoli in legno, per poi deviare leggermente a destra e ritrovarci nei pressi del torrente principale che alimenta il lago di Antrona.
Il verde della spiaggetta appena superata lascia spazio al marrone della terra e a grossi massi levigati dal costante scorrere dell’acqua. La costa si fa più frastagliata e scende quasi a picco per qualche metro, per poi tuffarsi nell’acqua. L’intera zona mi affascina molto e decido di rallentare il passo per tentare qualche scatto alle rocce, al torrente o all’intero specchio d’acqua, ammirabile dal ponticello in legno che attraversa il torrente Troncone.
Il sole si è ormai alzato e i contrasti del mattino stanno svanendo, sostituiti da ombre più nette e colori che tendono a smorzarsi. Nonostante la luce non sia delle migliori, sono comunque soddisfatto degli scatti realizzati in questa suggestiva zona del lago.

Salita verso la diga del lago di Campliccioli – Sentiero C00
Proseguendo sul sentiero C00g, superiamo il piccolo torrente e iniziamo a costeggiare la sponda sud del lago. Qui le aree verdi sono numerose, e sparsi tra i prati si trovano diversi tavoli, occupati da escursionisti intenti a godersi un pic-nic. Fino a questo punto, la camminata è stata molto semplice, e il giro completo del lago terminerebbe a poche centinaia di metri davanti a noi, ricongiungendosi ai parcheggi. Ma per il giro ad anello dei due laghi, siamo solo all’inizio.
Poco dopo un casolare, individuiamo facilmente l’evidente tracciato che piega a destra e inizia a salire ripidamente nel bosco: è il sentiero C00. Lo imbocchiamo e iniziamo a risalire lungo un percorso decisamente più stretto e impegnativo. Tra gradoni di roccia, radici e ghiaia, guadagniamo rapidamente quota, superando anche un torrente particolarmente carico d’acqua in questo periodo.
⚠️Il sentiero presenta diversi facili attraversamenti su ruscelli, che generalmente non dispongono di ponticelli artificiali o supporti. In estate non dovrebbero creare problemi, ma dopo piogge abbondanti o in presenza di ghiaccio, questi passaggi possono diventare più impegnativi. Per questo, scarponi adeguati sono assolutamente indispensabili.
Dopo numerosi tornanti e molti gradoni, ci ritroviamo in un ampio spiazzo, dominato da una sezione rocciosa pianeggiante, disposta quasi a mo’ di belvedere naturale: da qui la vista sul lago di Antrona è magnifica. Non sarà però l’unico punto panoramico lungo questo trekking.

Dopo circa 30 minuti di salita, raggiungiamo una zona erbosa dove sorgono alcune baite: siamo in località Alpe Piana. Da qui inizia l’ultimo strappo, davvero ripido, che si snoda nel bosco prima di sbucare su una strada asfaltata, utilizzata per raggiungere in auto la diga del lago Campliccioli.
Camminiamo per qualche minuto sull’asfalto, seguendo i tornanti della strada, finché finalmente si apre la vista sull’imponente diga e sulle alte cime che si innalzano dal lato opposto del lago Campliccioli. Restando sul sentiero C00, iniziamo a tagliare i tornanti e in breve raggiungiamo la sommità della diga.
Da qui, il sentiero C00 proseguirebbe salendo sullo sbarramento e seguendo la costa opposta del lago. L’alternativa, indicata dai numerosi cartelli e bacheche, è quella di percorrere ancora un paio di tornanti lungo il C23, iniziando così il lungo giro del lago dalla sua sponda sud. Optiamo per questa seconda opzione e risaliamo gli ultimi tornanti, fino a raggiungere un’impalcatura in metallo e legno con dei binari.
Il sentiero prevede proprio di camminare sui binari, attraversare la passerella in legno ed entrare in un piccolo tunnel scavato nella roccia.

Giro ad anello del lago di Campliccioli e passaggio sulle antiche rotaie – Sentiero C23
Questa sezione è una delle più particolari e suggestive dell’intero trekking: la vista si apre gradualmente sul lago Campliccioli, sulle montagne che lo circondano e sull’imponente diga. A rendere il tutto ancora più affascinante è il fatto che il sentiero si sviluppi interamente sopra gli antichi binari, utilizzati nei primi anni del ’900 per trasportare i materiali necessari alla costruzione della diga stessa.
Inutile dire che mi fermo in questo tratto per diversi minuti, scattando foto al lago, alla diga, alle montagne della valle alle nostre spalle, cercando anche di includere nelle composizioni le suggestive pareti rocciose della galleria in cui ci troviamo.

Proseguendo, il tracciato si mantiene praticamente in piano e consente di ammirare l’intera costa sud del lago. La fitta vegetazione permette solo di rado una vista completamente libera sulla costa opposta, ma si inizia comunque a intravedere la centrale della diga e un ampio salto d’acqua che sembra attraversare direttamente il sentiero.
Il tracciato si fa ora più largo e la roccia viene sostituita da verdissimi prati intervallati qua e la da piccoli massi erratici invasi dal muschio. Guidati dalle rotaie, superiamo alcuni vecchi carrelli ancora perfettamente allineati sui binari e raggiungiamo presto la parte finale del lago. Prima appena visibile tra gli alberi, poi sempre più nitido, si apre davanti a noi uno scenario davvero spettacolare: l’acqua si tinge di un blu intenso, la costa rocciosa crea un magnifico contrasto cromatico, e poco sopra si estende un rigoglioso bosco di abeti e larici che segue il profilo della vallata. A incorniciare il tutto, una maestosa distesa di roccia, ghiaccio e neve, dominata da pizzi che sfiorano i 3.000 metri di quota.
Il paesaggio è talmente bello che decidiamo di fermarci qui per pranzare, scegliendo uno spiazzo erboso nei pressi di una vecchia teleferica un tempo usata per il trasporto di materiali.

Dopo una lunga pausa e numerosi scatti, riprendiamo il cammino puntando a raggiungere l’estremità del lago e a superare nuovamente il torrente Troncone. Il sentiero, in questo tratto, richiede di guadare un torrente particolarmente pieno… e sono ben felice di avere scarponi alti e impermeabili.
Attraversato il torrente, si scende leggermente fino a raggiungere un ponticello in legno che consente l’attraversamento del corso d’acqua. Una bacheca illustra i diversi sentieri che si diramano da qui, permettendo di salire ancora nella valle fino a raggiungere un bivacco e ulteriori bacini artificiali. Non avendo tempo per allungare ulteriormente l’escursione, mi segno comunque questa possibilità per una futura avventura.
Oltre il torrente si apre una bella radura, dove diversi escursionisti si stanno godendo una pausa. Noi, invece, proseguiamo sulla destra, risalendo rapidamente una collinetta. In pochi minuti raggiungiamo l’Alpe Granarioli, dove sorgono alcune baite circondate da vasti prati: un luogo davvero privilegiato per ammirare le cime innevate che chiudono la vallata. Anche questo sarebbe stato un perfetto punto picnic.

Proseguendo, arriviamo a una piccola croce posta in un bel punto panoramico sui monti e sul lago sottostante. Da qui inizia una lunga e dolce discesa, che ci riporta lentamente verso le sponde del lago Campliccioli. Attraversiamo aree boschive e ampi prati, con scorci magnifici sulle montagne della sponda nord e su tutta la sezione sud che abbiamo appena percorso.
Superate alcune baite e piegando a sinistra, usciamo dal bosco ritrovandoci su un tratto di sentiero roccioso a pochi passi dallo specchio d’acqua. Proseguendo in piano, superiamo una vasta cascata che avevamo visto dal lato opposto del lago e ci avviciniamo alla centrale della diga.
Tutto questo tratto pianeggiante offre nuove prospettive sul Campliccioli, che da qui si mostra quasi per intero: le sue sfumature blu appaiono ancora più intense rispetto a quelle ammirate in precedenza.
Superata la centrale ENEL, ci aspetta un tratto all’interno di una lunga galleria non illuminata, che offre un gradito sollievo dalla calura di questa giornata soleggiata. Usciti dall’altro lato, ci troviamo sopra la diga, con davanti a noi l’intero lago appena costeggiato.
Attraversando la diga potremmo ora ricongiungerci con il sentiero dell’andata e concludere così l’escursione. Ma la nostra scelta è quella di proseguire dritti, seguendo un nuovo sentiero che ci riporterà al lago di Antrona percorrendo un tratto in quota, ricco di bei punti panoramici sul lago.

Ritorno al lago di Antrona dal sentiero in quota – Sentiero C00C
Imbocchiamo quindi il sentiero C00c e iniziamo la discesa attraverso il bosco. Per il primo tratto la vegetazione è così fitta da coprire quasi completamente la vista, e il percorso risulta piuttosto anonimo. Dopo circa venti minuti, però, mano a mano che ci avviciniamo al lago di Antrona, iniziano ad aprirsi scorci sempre più scenografici sul paesaggio sottostante.
Da questa altezza il lago di Antrona si mostra in tutta la sua bellezza: si distingue chiaramente la costa sud, le montagne che lo circondano, le numerose cascatelle che, tagliando i boschi, scendono a rifornirlo e, sullo sfondo, le eleganti vette innevate all’imbocco della valle. Il panorama cambia continuamente mentre proseguiamo lungo il tracciato, tanto che sono costretto a fermarmi più volte per cercare di immortalare tutta questa meraviglia.

Procedendo ora su un tratto quasi pianeggiante, ci avviciniamo nuovamente al torrente che dà origine alla cascata Sajont – solo che ora ci troviamo ad attraversarlo molto più in alto rispetto al punto in cui lo avevamo incrociato all’andata.
⚠️Purtroppo devo segnalare che, a maggio 2025, il ponticello artificiale presente in questa zona era completamente invaso dall’acqua, e le strutture metalliche laterali che un tempo offrivano protezione risultavano distrutte. Il passaggio avviene direttamente sopra lo strapiombo del torrente, senza alcuna protezione, e con l’acqua che scorre impetuosa lungo il sentiero: il tutto potrebbe risultare decisamente pericoloso.
Dopo un’attenta valutazione, decidiamo di risalire leggermente il corso del torrente e attraversarlo qualche metro più a monte, dove la corrente appare meno forte e alcuni massi affioranti facilitano il passaggio. Ovviamente gli scarponi finiscono nell’acqua, ma per fortuna piedi e calze restano asciutti.

Oltrepassato il guado, il sentiero si trasforma in una larga mulattiera, che ci conduce fino alla località Alpe Ronco. Da qui la discesa riprende fino a ricongiungersi con il sentiero costiero percorso al mattino.
Non ci resta che seguire il percorso a ritroso, non prima però di fare una breve deviazione verso la riva, per un ultimo sguardo al lago e alla cascata: una pausa finale, prima di chiudere questa bella escursione.

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Consigli fotografici – Trekking lago di Antrona e lago di Campliccioli
Questo lungo giro ad anello è disseminato di molteplici spot fotografici degni di nota. Come sempre, vi invito a scoprirli anche da soli, lasciandovi ispirare dalle specifiche condizioni di luce e colori che troverete durante il vostro trekking.
Di seguito ne elenco alcuni che mi hanno particolarmente colpito.
Spiaggia del Lago di Antrona
La spiaggia del Lago di Antrona offre una vista spettacolare, permettendo di ammirare quasi per intero il lago e di godere di una prospettiva ravvicinata sulla cascata di Sajont. Tuttavia, la conformazione del terreno rende un po’ complicato scattare all’alba o al tramonto. Nonostante ciò, vale la pena fermarsi qui per cercare qualche composizione interessante.
Sezione del sentiero dietro la Cascata Sajont
Il punto più famoso di questa escursione è sicuramente la passerella metallica che porta gli escursionisti proprio dietro la cascata di Sajont. Sebbene lo spazio sia limitato per muoversi e provare composizioni particolari, questa zona offre innumerevoli possibilità creative. La particolarità di ritrovarsi dietro un salto d’acqua così imponente permette di giocare con luci, riflessi e prospettive uniche.
Torrente Troncone
Il ponticello in legno che attraversa il torrente Troncone, che alimenta il Lago di Antrona, garantisce un’ottima vista su tutto lo specchio d’acqua. Da qui si possono catturare immagini suggestive della costa rocciosa e delle montagne innevate sullo sfondo. Sebbene la composizione sia abbastanza classica, è comunque uno dei punti più scenografici per fotografare il Lago di Antrona.
Rotaie del Lago Campliccioli
Il sentiero che corre lungo la sezione orografica sinistra del Lago Campliccioli segue le antiche rotaie usate per il trasporto dei materiali della diga. Tunnel, cunicoli, rotaie e vecchi carrelli creano un’atmosfera unica, ancor più affascinante se consideriamo il contesto montano. Questa sezione offre inoltre splendide visuali su molteplici cime innevate, tra cui spicca Punta Laugera (2995 m).
Vista panoramica sul Lago di Antrona
Il sentiero di ritorno in quota tra il Lago Campliccioli e il Lago di Antrona attraversa diverse sezioni prive di alberi, aprendo la vista sul sottostante lago e sulle montagne circostanti. Le vedute aeree sullo specchio d’acqua, sui boschi e sulle cascate sono probabilmente le più spettacolari dell’intera escursione.

Galleria fotografica – Trekking lago di Antrona e lago di Campliccioli
Tutti gli scatti di questa uscita sono anche visibili in alta risoluzione sulla mia pagina Facebook: Galleria fotografica – Trekking lago di Antrona e lago Campliccioli









Conclusioni e consigli – Giro dei laghi Valle Antrona
Il giro ad anello attorno ai laghi di Antrona e Campliccioli, descritto in questo resoconto, è un’escursione relativamente semplice ma estremamente scenografica. Il tracciato si sviluppa con una forma a “8” che collega i due specchi d’acqua, permettendo così di adattare facilmente l’itinerario in base al tempo disponibile e al proprio livello di preparazione fisica.
È possibile, ad esempio, limitarsi a costeggiare il primo lago o raggiungere solamente la diga di Campliccioli, accorciando l’escursione senza rinunciare a paesaggi spettacolari.
La direzione di marcia da noi scelta — e riportata nella traccia GPS — si è rivelata ideale per affrontare il percorso con gradualità e godere appieno dei panorami. Non esistono tuttavia particolari controindicazioni nel seguire il senso di marcia opposto: il percorso resta suggestivo in entrambi i sensi.
⚠️ Attenzione alle condizioni meteo: come evidenziato durante il racconto, pioggia, neve o ghiaccio possono trasformare facili guadi in passaggi tecnici e potenzialmente pericolosi. Si raccomanda l’uso di scarponi alti e impermeabili e, nelle stagioni intermedie, è consigliabile portare con sé ramponcini leggeri. Durante la nostra escursione (maggio 2025), alcuni tratti ghiacciati erano ancora presenti, ma facilmente gestibili; poche settimane prima sarebbero stati ben più impegnativi.
Acqua lungo il sentiero
È presente una fontanella proprio all’inizio del sentiero, sulla strada accanto all’albergo ristorante Lago pineta:
- Posizione fontanella: 46.054653341239245, 8.096373855565421
Ti consiglio di utilizzare questa applicazione per visualizzare rapidamente tutte le fontanelle attorno alla tua posizione: Recensione Mapy.cz – La migliore App per il trekking (stefanopoma.it)
Periodo consigliato
- ⚠️Primavera: Possibile presenza di ghiaccio nelle aree più in ombra
- ✅Estate
- ⚠️Autunno: Possibile presenza di ghiaccio nelle aree più in ombra
- ⛔Inverno: Presenza di ghiaccio e neve. Necessario informarsi presso l’ufficio turistico e i rifugisti

Link e riferimenti utili
- Auotobus: Linee ed orari – Autoservizi Comazzi
- Albergo ristorante Lago Pineta: Lago Pineta – Alberto, Bar, Ristorante, Pizzeria
- Info point valle Antrona: ValleAntrona.com – Un viaggio tra laghi e monti nelle Alpi
- CAI Domodossola: SEO CAI DOMO
- Visit Ossola: VisitOssola | Sito ufficiale del turismo per le vacanze in Val d’Ossola
- Distretto turistico laghi, monti e valli dell’Ossola: Homepage | Distretto dei Laghi

PRO e COTRO e Valutazione
👍Pro:
- Sentiero molto panoramico
- Tracciato sempre ben segnato e relativamente semplice
- Diverse aree dove fare il pic-nic
- Sentiero modulabile sulla base della propria preparazione
👎Contro:
- Alcune sezioni molto soleggiate e calde in periodo estivo
- Il giro ad anello del primo lago potrebbe essere molto affollato in alta stagione
Valutazione
Voto | 4.5/5 |
Segnaletica | 4/5 |
Difficoltà | 3/5 |
Paesaggio | 4/5 |
Webcam ai laghi della Valle Antrona
Non sono presenti webcam attorno al lago di Antrona
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Alcune delle foto che vedi in questo articolo sono state scattate e post-prodotte da @stefanodosselli (pagina Instagram).