La Balota del Coren (Corno del Crilì) è uno sperone roccioso posto a 615 m d’altitudine, appena sopra il paese di Iseo. La sua posizione privilegiata lo rende uno splendido balcone naturale per poter osservare dall’alto le Torbiere del Sebino, la pianura e la parte meridionale del lago d’Iseo. A questo si aggiunge la buona visuale sulle prealpi bergamasche dall’altro lato del lago, dominate dalla punta del monte Bronzone.
L’itinerario per raggiungere questo punto panoramico parte da Provaglio d’Iseo e in meno di due ore ci conduce a destinazione. Nel corso degli ultimi 4 anni ho percorso più volte questa strada, affrontando la salita in diversi periodi dell’anno, riuscendo quindi a cogliere tutte le sfaccettature e i molteplici colori del paesaggio.
Sentiero Balota del Coren e Torbiere del Sebino
Sommario Escursione alla Balota del Coren (Corno del Crilì)
- Dove parcheggiare a Provaglio d’Iseo
- Mappa: Escursione alla Balota del Coren e Croce di Provaglio
- Inizio del sentiero e il Castello di Provaglio
- Santuario madonna del Corno e punto panoramico
- Deviazione per la Croce di Provaglio
- Salita nei boschi – CAI 290
- Balota del Coren o Corno del Creilì
- Tramonto sul lago d’Iseo
- Galleria fotografica – Escursione alla Balota del Coren
- Conclusioni – Escursione alla Balota del Coren
- FAQ: Domande frequenti
- PRO e CONTRO – Valutazione
- Webcam Balota del Coren (Provaglio d’Iseo)
Dati tecnici: Sentiero Balota del Coren (Corno del Crilì)
Difficoltà | E – Escursionistico |
Durata | 3:00 (A/R) |
Anello | No |
Distanza | 7 Km |
Dislivello | 496 m |
Sentieri | CAI 290 |
Tipologia | Trekking |
Data | 31/10/2021 |
Dove parcheggiare a Provaglio d’Iseo
L’escursione ha inizio dal paese di Provaglio d’Iseo, dove conviene lasciare la macchina in uno dei numerosi parcheggi gratuiti vicini a via XXV Aprile.
- Io generalmente lascio l’auto in questa posizione: Link
- Se siete fortunati però troverete posto proprio accanto al punto di partenza: Link
Dal parcheggio proseguiamo a piedi verso via San Rocco ed iniziamo la salita lungo la stretta strada asfaltata che sale lungo il fianco della montagna (segnalata come CAI 290).
Questo primo tratto, seppur breve, è percorso dalle automobili dei proprietari delle poche case che si trovano lungo il percorso e dai clienti dell’osteria Pian delle Viti (Link). Dopo qualche centinaio di metri è infatti ben visibile un parcheggio sterrato e il cartello che segna la presenza dell’osteria. Se pianificate di andare a mangiare da loro non mi farei problemi a lasciare la macchia qui, altrimenti credo sia meglio percorrere tutto questo primo tratto a piedi.
Mappa: Escursione alla Balota del Coren e alla Croce di Provaglio
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Inizio del sentiero e Castello di Provaglio
Iniziamo quindi a percorrere i primi 500 m su una strada asfaltata con forte pendenza. La salita non è ovviamente piacevole in questo primo tratto, ma praticamente subito si inizia ad avere un assaggio degli scorci sul paese di Provaglio d’Iseo e sulle vicine Torbiere del Sebino, le quali da questa posizione non sembrano che un piccolissimo specchio d’acqua poco distinguibile. Tranquilli, la vista migliorerà esponenzialmente con l’aumentare della quota.
Giunti quasi al termine della strada asfaltata individuiamo sulla destra le indicazioni per la chiesa di San Rocco e per i ruderi del castello di Provaglio. Per avere maggiori informazioni su queste antiche costruzioni vi rimando al portale ufficiale del lago d’Iseo: Link
Da questo punto in poi il percorso si fa lastricato ed iniziamo a entrare in paesaggio un po’ più montano.
Prima la strada si inserisce in una bella galleria formata dalle fronde degli alberi poi, svoltando a destra, ci fa raggiungere le ultime case di Provaglio. Da qui la pendenza aumenta ed iniziamo a camminare in un fitto bosco.
Dopo circa 20 minuti dalla partenza raggiungiamo il Santuario Madonna del Corno.
Santuario Madonna del Corno e punto panoramico
La struttura, oltre alla chiesetta e al campanile, dispone anche di un piccolo locale che funge da rifugio. All’esterno è invece presente un piccolo prato, alcune panchine e un’area pic-nic. Il rifugio viene gestito dal CAI di Provaglio d’Iseo e per potervi accedere è necessario contattarli.
Da questa posizione sopraelevata è possibile osservare dall’alto l’abitato sottostante, il piccolo terrazzo di fronte alla chiesa invece offre una bellissima visuale sulla Franciacorta, le Torbiere e la Croce di Provaglio.
Con soli 20 minuti di cammino siamo arrivato ad un punto incredibilmente panoramico, perfetto per cogliere la discesa del sole e i riflessi caldi che si creare sullo specchio d’acqua delle Torbiere durante il tramonto.
Questo terrazzo è stato la meta ideale per diverse escursioni che ho fatto quando avevo pochissimo tempo. Nonostante il luogo sia così facilmente raggiungibile gli scatti realizzati in questa posizione mi hanno regalato sempre grandissima soddisfazione.
Deviazione per la Croce di Provaglio
Appena dopo il Santuario il sentiero numero 290 devia a destra inerpicandosi in mezzo ai boschi. Per raggiunge la Balota del Coren bisogna seguire questo tratto. Proseguendo dritti però è possibile fare una piccola deviazione per raggiungere la Croce di Provaglio d’Iseo (altri 15 minuti di cammino).
Camminiamo su una strada sterrata praticamente pianeggiante. Giunti in prossimità di un paio di case prendiamo il sentiero che inizia a salire sulla sinistra, costeggiando la recinzione di un’abitazione.
Dopo aver guadagnato qualche metro di quota si apre uno scorcio tra i rami ed inizia ad essere visibile il lago d’Iseo, punta Alta e Monte Isola. Superato un capanno di caccia continuiamo a seguire il tratto del sentiero (in quest’area completamente privo di cartelli).
Dopo una breve discesa finalmente la forma della croce di staglia davanti ai nostri occhi e dopo pochi passi raggiungiamo il piccolo pianoro su cui sono disposte alcune panchine.
Lo sperone di roccia su cui è installata la croce di Provaglio si trova praticamente a ridosso delle Torbiere e proseguendo non è possibile raggiungere una posizione maggiormente sopraelevata, infatti tutti i sentieri dopo la croce iniziano a scendere verso i paesi limitrofi.
La posizione è quindi particolarmente fortunata: oltre alla solita visuale sulla Franciacorta possiamo ora spostare lo sguardo più verso Ovest per cogliere la totalità delle Torbiere e vedere anche tutti i paesi che sorgono sulle sponde sud del lago.
Accanto alla croce ci sono anche un paio di panchine e un sezione di prato quasi pianeggiante. Diverse volte mi sono seduto qui ad ammirare il tramonto, che lentamente andava a colorare i prati e tutto lo specchio d’acqua del lago.
In inverno vedrete il sole scendere molto più verso sud nella profondità della pianura, in primavera invece l’arco disegnato dal sole si sposterà più a nord andando a far coincidere la posizione del tramonto quasi con l’esatto punto dove termina il lago d’Iseo (una condizione veramente perfetta per uno scatto).
Salita nei boschi – CAI 290
Un volta vista la croce torniamo sui nostri passi in direzione Balota del Coren. In pochissimi minuti raggiungiamo nuovamente il Santuario e da qui svoltiamo a sinistra seguendo l’indicazione CAI 290.
Questo è sicuramente il tratto più complesso, sia per la sua pendenza sia perché ora il percorso non è più una strada lastricata ma un vero e proprio sentiero.
Per circa 30 minuti proseguiamo in mezzo ai boschi su un sentiero che con alti gradoni naturali di roccia ci fa guadagnare il grosso del dislivello mancante per arrivare a quota 615 m. Vista la scarsa altitudine non è comunque consigliato percorrere questo tratto nelle giornate maggiormente calde e afose.
L’estate scorsa mi è capitato di fare questo tratto nel sentiero verso metà pomeriggio ed ammetto di aver avuto diverse difficoltà proprio per via del caldo eccessivo.
Poco prima dell’arrivo il bosco si apre leggermente, permettendo di vedere nuovamente il lago e distinguere in lontananza il masso di roccia che prende il nome di Balota del Coren. Superato lo spiazzo ci addentriamo nuovamente nella vegetazione e qui affrontiamo l’ultima salita impegnativa prima di raggiungere un capanno di caccia.
Balota del Coren o Corno del Creilì/Crilì
Ci troviamo ora in una zona abbastanza pianeggiante. Percorrendo pochi metri il sentiero inizia a scendere e dopo una svolta a sinistra finalmente ci accompagna fin sopra il Corno del Creilì (o Balota del Coren).
La vista da quassù è veramente eccezionale: sulla nostra sinistra la pianura, a destra il lago, sotto di noi Iseo e in lontananza l’esatto punto dove tramonta il sole, proprio in corrispondenza della fine del lago.
È vero, il lago d’Iseo nasconde diversi punti estremamente panoramici, ma se volete una vista molto ampia sulla sua parte più meridionale probabilmente questo è il luogo migliore, oltre ad essere uno dei più facilmente raggiungibili.
Peak Finder
Sul masso più alto di questa formazione naturale è posta una piccola croce di legno. Il panorama è bellissimo anche rimanendo distanti e osservando la croce dal bosco, volendo però il sentiero prosegue ancora permettendoci di raggiungere l’estremità delle rocce, fino a toccare la croce. Questo tratto non è pericoloso ma è ovviamente sconsigliato se soffrite di vertigini, i pochi metri di superficie piana disponibile attorno alla croce non sono inoltre recintati o protetti in nessun modo, quindi bisogna fare un po’ di attenzione.
La meta di questa escursione è sprovvista di un’area veramente ampia dove sedersi per fare un pic-nic, ma i numerosi gradoni di roccia possono fungere da sedie. Quindi decidiamo di lasciare gli zaini in questa posizione e di attendere il tramonto del sole.
Tramonto sul lago d’Iseo
Molte volte mi sono seduto in questa esatta posizione a scattare, nonostante i numerosi tentativi però non sono ancora riuscito a trovare le condizioni di luce che mi consentirebbero di realizzare lo scatto che ho in testa da ormai diverso tempo.
Vista l‘altitudine non eccessiva e la relativa vicinanza alla pianura, in questo luogo è abbastanza comune vedere grandi sezioni del paesaggio completamente coperte dalla foschia. Le montagna dall’altro lato del lago sono qui spesso nascoste da una brutta patina che le colora di azzurro e va a cancellare quasi tutti i dettagli.
Anche questa volta non va benissimo e mi devo “accontentare” solamente di una timida striscia di cielo arancione che si fa però schiacciare da nuvole troppo spesse per colorarsi a loro volta.
Pazienza, ci sarà un’altra occasione.
Se avete occasione cercate di venire qua in una giornata particolarmente ventosa o il giorno successivo ad un forte temporale. In questo modo ridurrete moltissimo le possibilità di incontrare la foschia che tipicamente ricopre la parte meridionale del lago.
Discesa lungo lo stesso tratto
La via di discesa è lo stesso sentiero fatto per la salita e in circa 50 minuti ci riporta al parcheggio, concludendo così questo bellissimo giro. È consigliata un po’ di attenzione in alcuni tratti del sentiero 290 tra il santuario e la Balota del Coren, soprattutto se avete intenzione di scendere con poca luce. In ogni caso non sono presenti punti esposti o realmente pericolosi.
Galleria fotografica – Escursione alla Balota del Coren
Tutti gli scatti di questa uscita sono anche visibili in alta risoluzione sulla mia pagina Facebook: Vai alla galleria
Conclusioni – Escursione alla Balota del Coren
L’itinerario proposto risulta essere abbastanza semplice, anche se la salita finale verso la Balota del Coren richiede una certa attenzione e preparazione atletica.
Fortunatamente il sentiero si presta molto ad essere diviso in 3 sezioni ed eventualmente essere percorso solamente in parte:
- L’arrivo al Santuario è indubbiamente il tratto più semplice, ma la vista è comunque di grandissimo impatto (T).
- La croce di Provaglio viene raggiunta con una breve deviazione, per poter avere una vista maggiormente panoramica (E).
- La Balota del Coren infine viene raggiunta con il tratto più complesso dell’intera escursione, ma vi ripagherà con una veduta a 180° veramente eccezionale (E).
Questi tre punti di interesse possono essere raggiunti durante la stessa uscita senza troppa difficoltà, ma avete comunque la possibilità di visitarne solamente alcuni andando così ad accorciare a piacimento l’escursione.
Il percorso può essere percorso tutto l’anno (attenzione in caso di neve) ed è fattibile affrontare tutto il tratto anche con delle torce nel caso in cui vogliate scendere dopo il tramonto o salire prima dell’alba.
FAQ: Domande tipiche Escursione alla Balota del Coren
PRO e CONTRO – Valutazione
👍Pro:
- Sentiero molto panoramico
- Diversi punti dove interrompere l’escursione
- Percorribile tutto l’anno
👎Contro:
- Il tratto iniziale si sviluppa su una strada asfaltata
- Non ci sono fontane lungo il sentiero
Valutazione:
Segnaletica:
Difficoltà:
Paesaggio:
Webcam Balota del Coren (Provaglio d’Iseo)
Non è presente nessuna webcam lungo il sentiero. Per farsi un’idea della situazione del meteo però ci si può affidare alle due webcam più vicine:
Vi lascio anche la posizione esatta del luogo su Instagram: Link
Se trovate post o storie recenti avrete un quadro maggiormente chiaro sulle condizioni meteo.
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