Oggi torniamo in Piemonte, all’interno del Parco naturale dell’Alpe Veglia e dell’Alpe Devero, per compiere un nuovo sentiero con partenza dalla piana del Devero. L’obiettivo è quello di raggiungere l’estremità ovest della piana e qui imboccare il sentiero H11, da questo punto in poi inizierà una lunga salita che ci porterà all’alpe Misanco e successivamente al bellissimo lago Nero.
Ad impreziosire la bellezza di questo semplice trekking ci penserà poi il fantastico contesto autunnale, con i suoi colori caldi, l’aria fresca, le prime nevicate sulle cime delle montagne più alte ed ovviamente il fenomeno del foliage, che in questa zona riesce a dare veramente spettacolo grazie a fitti boschi di larici che si tingono completamente di arancione.
L’Alpe è visitabile praticamente tutto l’anno, con paesaggi e trekking che variano un po’ a seconda della stagione e della presenza di neve sul terreno. La rete di sentieri è molto fitta, garantendo proposte per qualsiasi tipo di escursionista. Nel corso degli anni abbiamo iniziato a scoprire i principali sentieri di quest’area e tramite articoli e video specifici ho iniziato a raccontarvene alcuni.
Di seguito trovi un elenco di altre escursioni che possono essere svolte sull’Alpe Devero in periodo autunnale:
- Il lago Pianboglio e l’Alpe Forno: Trekking Alpe Devero – Anello Alpe Forno e Alpe della Valle
- Il giro della piana del Devero e il lago delle Streghe: https://stefanopoma.it/trekking/trekking-alpe-devero-in-autunno/
- Il giro ad anello del lago Devero: Alpe Devero – Trekking autunnale dall’Alpe Devero all’Alpe della Valle
Descrizione breve: Trekking Lago Nero in Autunno
Il sentiero proposto è di tipo Escursionistico (E) con però nessun tratto esposto o pericoloso. L’intera percorrenza va affrontata su un classico sentiero di montagna, prima all’interno di un bosco e successivamente su alcuni tratti rocciosi. La lunghezza totale (A/R) di 7 km e il dislivello di poco più di 400 m non lo rendono un sentiero complicato, per quanto sia comunque necessario un certo allenamento e delle calzature adeguate (soprattutto se si affronta il trekking con il sentiero bagnato).
Si parte da uno dei numerosi parcheggi dell’Alpe Devero (la maggior parte a pagamento) e si raggiunge la piana e il suo caratteristico borgo. Alcuni parcheggi sono molto distanti dalla piana quindi questo primo tratto potrà essere più o meno lungo a seconda di dove riuscirete a lasciare l’auto.
Qui si inizia a compiere il semplice giro della piana, portandosi in posizione Ovest e raggiungendo località Piedemonte: un altro piccolo agglomerato di baite in pietra e legno. Poco prima del borgo, appena oltre un ponticello in legno, inizieranno ad essere evidenti i cartelli che indicano il lago Nero, seguendo il sentiero H11.
Il sentiero parte subito con pendenza costante, su fondo ben battuto e dopo pochi minuti si immette in un fitto bosco di larici, costeggiando un impetuoso torrente. La salita non presenza difficoltà particolari e ai bei colori del bosco si alternano sporadici scorci su imponenti cascate, cime innevate e alcune ampie radure dove si formano piccoli specchi d’acqua.
Usciti dalla vegetazione un breve strappo abbastanza ripido conduce in località Alpe Misanco, dove il paesaggio si apre un po’, consentendo di ammirare meglio i monti che circondano questa zona.
Per raggiungere il lago mancano però ancora 100m di dislivello, si supera quindi l’alpe e si piega a destra lungo un nuovo tratto boschivo in forte pendenza. Da qui si arriva presto ad una sezione rocciosa che fa guadagnare rapidamente gli ultimi metri di quota.
Giunti in piano si prosegue lungo il sentiero, superando un torrente e un piccolo laghetto, per poi svoltare a sinistra su terreno roccioso e raggiungere finalmente le sponde del lago Nero.
Il ritorno avviene lungo lo stesso tratto dell’andata.
Per avere maggiori dettagli prosegui nella lettura…
Sommario: Trekking lago NERO in autunno partendo dalla Piana del Devero
- Descrizione breve: Trekking Lago Nero in Autunno
- Sommario: Trekking lago NERO in autunno partendo dalla Piana del Devero
- Mappa: Lago Nero dall’Alpe Devero
- Dove Parcheggiare sull’Alpe Devero
- La piana dell’Alpe Devero
- Salita verso il lago Nero lungo il sentiero H11
- Alpe Misanco
- Arrivo al lago Lago Nero
- Ritorno alla Piana del Devero lungo lo stesso sentiero
- Galleria fotografica – Foliage Alpe Devero – Trekking al lago Nero
- Conclusioni e consigli – Escursione lago Nero in Autunno
- PRO e COTRO e Valutazione
- Webcam sulla Piana del Devero
- Apprezzi il mio lavoro e vuoi supportarmi?
- Dove seguirmi? Vuoi restare aggiornato?
Dati tecnici – Trekking lago Nero in autunno
Difficoltà | E – Escursionistico |
Durata | 3:00 (A/R) |
Anello | no |
Distanza | 7.0 Km |
Dislivello | 400 m |
Sentieri | H98, H11. H11b |
Tipologia | Trekking |
Data | 13/10/2024 |
Mappa: Lago Nero dall’Alpe Devero
Mappa dell’escursione: mappa
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Migliore App mappe offline per il trekking: Recensione Mapy.cz – La migliore App per il trekking (stefanopoma.it)
Dove Parcheggiare sull’Alpe Devero
I parcheggi per raggiungere l’alpe Devero sono molti, ma quasi tutti a pagamento.
Giunti a località Goglio si imbocca una strada asfaltata di circa 7km che, abbastanza ripida, conduce rapidamente verso la piana. Ad un certo punto incontrerete una sbarra con esposti i prezzi aggiornati dei vari parcheggi e dove dovrete ritirare un ticket cartaceo. La sbarra si trova circa in questa posizione (https://maps.app.goo.gl/PYCMTQ6KARQZ9toq8) e non appena superata tutti i parcheggi saranno a pagamento.
Poco prima della sbarra si trovano alcuni spiazzi e piazzole dove poter lasciare l’auto gratuitamente e nei periodi più affollati non sarà certo raro trovare escursionisti che lasciano l’auto anche in questa posizione.
- Parcheggio gratuito prima della sbarra: https://maps.app.goo.gl/PVZWSJJkX18kvujr5
- Parcheggio gratuito più lontano: https://maps.app.goo.gl/nTTjpB3Scms71Xax7
Lasciando l’auto qui sarete però costretti ad aggiungere 2 km alla vostra escursione (circa 50 minuti), da percorrere in parte sull’asfalto e in parte su un sentiero che taglia alcuni tornanti.
In periodo estivo sulla strada passa anche un servizio di bus (da prenotare telefonicamente) che potrebbe permettervi di risparmiale la salita in auto o di evitare un pezzo di salita a piedi sulla strada, qualora decideste di parcheggiare in uno dei parcheggi più distanti. Vi lascio di seguito il link ai dettagli sul servizio, abbiate ovviamente cura di verificare che sia presente nel periodo in cui deciderete di andare.
Trasporti comune di Baceno (servizio Prontobus): Trasporti – Comune di Baceno
Proseguendo oltre la sbarra inizieranno ad essere presenti svariati punti dove poter lasciare l’auto. I primi incontrati lungo la strada vi obbligheranno comunque ad affrontare un certo pezzo di strada a piedi, gli ultimi (Silos e Balmavalle) invece saranno a pochissimi passi dall’inizio dell’escursione. In base al periodo scelto e l’affluenza di turisti potrete quindi parcheggiare più o meno vicini al punto di partenza.
Segnalo anche la possibilità di prenotare un posto auto al costo di 5€ nel solo parcheggio “Silos”. Tutti i dettagli per gestire la prenotazione e anche i prezzi aggiornati dei parcheggi sono presenti su questo sito: Parcheggio Alpe Devero – Area Di Parcheggio alpe Devero (deveropark.it)
La piana dell’Alpe Devero
Lasciata l’auto in un uno degli ultimo parcheggi, ci infiliamo rapidamente gli scarponi e ci vestiamo abbastanza pesanti. La giornata è particolarmente fredda e le fitte nuvole che si spostano tutto attorno a noi coprono quasi completamente le montagne circostanti, lasciando presagire dei possibili scrosci nelle prossime ore.
Il sentiero che dovremo affrontare è relativamente semplice e, per quanto non sia piacevole fare tutta la salita su terreno bagnato o con la presenza di pioggia, non dovrebbe assolutamente essere un problema affrontarlo anche con un meteo così incerto.
Risalendo l’ultimo tratto di strada asfaltata ci immergiamo immediatamente nel particolare contesto della Piana del Devero, un vastissimo pianoro erboso prevalentemente dedicato a pascolo, stretto tra imponenti montagne rocciose e disseminato di piccoli agglomerati di baite in pietra per la maggior parte sapientemente ristrutturate.
L’aria fredda della prima mattina sembra aver congelato tutto il paesaggio: le strade sono deserte, le finestre sono chiuse e lungo l’intera piana l’unico suono che si sente è quello del lento scorrere del torrente.
Prendendo il sentiero H99, che permette di percorrere l’intero giro del pianoro, ci avviciniamo al primo borgo. Qui e là, compaiono insegne di un ristorante, di un minimarket e persino di un caseificio, tutte strutture ancora chiuse a quest’ora del mattino. L’unica traccia della presenza di qualcuno è il sottile fumo che si alza dai camini e la luce soffusa che filtra dalle finestre chiuse.
Qui sarebbe possibile iniziare il semplicissimo giro della Piana, per poi raggiungere il borgo di Crampiolo e il Lago delle Streghe. Ve ne ho parlato approfonditamente in questo articolo: https://stefanopoma.it/trekking/trekking-alpe-devero-in-autunno/
Il nostro obiettivo di oggi però è un altro, puntiamo quindi dritti lungo il sentiero H99, superiamo le baite e raggiungiamo una zona prativa dove sorge un camping. Qui il sentiero devia brevemente nel bosco, costeggiando un torrente e nel giro di pochi minuti ci conduce in località Piedemonte.
Salita verso il lago Nero lungo il sentiero H11
Giunti ad un secondo gruppo di baite, decisamente più piccolo rispetto al primo, ci fermiamo per osservare i segnavia. Qui il tracciato per raggiungere il lago Nero è chiaramente segnato, con un tempo di percorrenza di poco meno di 2 ore.
Osservando una mappa noterete che il sentiero principale (H11) sale verso il lago nero mantenendo la destra orografica del torrente che abbiamo costeggiato fino ad ora. Un tracciato alternativo affronta la stessa salita rimanendo però sulla sinistra. Da quanto letto su svariati articoli, sarebbe possibile salire lungo un tratto e scendere lungo l’altro, compiendo così un giro ad anello. Per una questione di tempi e per via del meteo che non faceva che peggiorare noi abbiamo deciso di salire e scendere lungo lo stesso tratto. Non mi è quindi possibile riportarvi informazioni sul giro ad anello completo.
Prima di iniziare a salire ci fermiamo brevemente lungo il limitare della piana, per fare qualche foto al gruppo di baite isolate e al bellissimo contesto autunnale che carica di splendidi colori caldi tutto il paesaggio. La giornata particolarmente nuvolosa e le prime gocce che iniziano già a cadere stanno un po’ rovinando i colori del paesaggio, che in una normale giornata di sole ora sarebbero già esplosi in mille tonalità di arancione, giallo e rosso. Poco importa però, il contesto è comunque molto suggestivo anche così e non vedo loro di vedere come sarà la vista una volta giunti al Lago Nero.
Imboccato il sentiero H11 iniziamo a salire con una pendenza non indifferente che inizia rapidamente a farci sudare un po’. Il sentiero si mantiene in prossimità del torrente nella prima parte, per poi deviare un po’ a sinistra e nascondersi in un fitto bosco di larici. La vegetazione ci ripara un po’ dagli sporadici scrosci e tra tratti fangosi e sezioni su rocce abbastanza scivolose continuiamo nella nostra salita.
Il paesaggio lungo questo tratto non è particolarmente spettacolare; le fronde degli alberi nascondono buona parte del panorama circostante, mentre le nuvole basse e fitte formano una barriera quasi impenetrabile che oscura le vette più alte che circondano questa zona. Tuttavia, aguzzando lo sguardo, riesco comunque a scorgere qualche angolo che merita di essere immortalato:
- Dopo circa 20 minuti di salita, una sezione più aperta tra gli alberi offre uno scorcio su una maestosa cascata, parzialmente nascosta dalle fronde arancio degli alberi. Il suo salto d’acqua si posa delicatamente su una parete di roccia scura, creando un contrasto affascinante tra acqua, roccia e vegetazione. Un’immagine davvero singolare che vale la pena catturare.
- Dopo un tratto particolarmente ripido, il sentiero si appiana leggermente lungo una radura, dove si attraversa un torrente su un piccolo ponticello in legno. La sezione pianeggiante che segue permette di avvicinarsi molto a una delicata cascatella. Il terreno qui è letteralmente ricoperto dagli aghi dei larici caduti nei giorni precedenti, che si mescolano all’erba ormai secca, donandole una vivace sfumatura di colore.
Giunti alla radura facciamo una breve pausa per mangiare qualcosa e ci concediamo qualche minuto per passeggiare accanto al torrente. Il meteo non sembra proprio volerne sapere di migliorare e man mano che prendiamo quota le nuvole non fanno altro che diventare più fitte, tanto che ora sembra quasi di camminare immersi in una densa nebbia che nasconde qualsiasi cosa già a poche decine di metri da noi. Non proprio il contesto migliora, ma essendo arrivati fino a qui non possiamo certo tornare indietro.
Alpe Misanco
Proseguendo lungo un sentiero che si fa sempre più ripido ci troviamo in una zona prativa, chiusa tra il bosco e alte pareti di roccia quasi verticali. Il sentiero, proseguendo tra l’erba, punta sempre dritto e in pochi minuti ci fa raggiungere un vasto spiazzo dove sono disposte due malghe. Il terreno fangoso e gli evidenti segni di animali al pascolo ci lasciano intuire che le malghe erano utilizzate fino a poco giorni fa, ma con il sopraggiungere del freddo il bestiame è già stato portato più a valle.
Non ci sono fontanelle, tavoli o panchine, solo un’ampia zona pianeggiante completamente bagnata, dove fermarsi diventa un po’ complicato. Decidiamo quindi di proseguire, attraversando un torrente e puntando dritti verso l’evidente sentiero.
Poco dopo, il percorso devia a destra e si addentra nuovamente in un boschetto con una pendenza piuttosto ripida. Qui il sentiero si fa un po’ più incerto, ma proseguendo tra tratti erbosi e qualche roccia, si riesce comunque a seguire facilmente la via. Spostandomi leggermente verso il torrente, noto una cascata più ampia, meno maestosa di quella vista in precedenza, ma comunque affascinante.
Ormai camminiamo alla stessa quota delle nuvole, e il paesaggio intorno a noi diventa sempre più indistinto e incerto. I colori sembrano svanire, sostituiti da un velo grigio-bianco che avvolge tutto. Continuando la salita, che si fa via via sempre più faticosa, il silenzio quasi surreale che ci circonda viene bruscamente interrotto da un lungo lamento, che nel giro si pochi secondi viene nuovamente inghiottito dalla nebbia.
Nonostante il verso provenga da molto lontano, è chiaro che si tratti di un cervo. Tra settembre e ottobre, infatti, è abbastanza comune avvistare questi animali, che in questo periodo scendono a bassa quota per la stagione degli accoppiamenti. Ci fermiamo, curiosi, cercando di percepire una risposta o un movimento tra gli alberi, ma purtroppo non vediamo nulla.
Arrivo al lago Lago Nero
La salita sta per concludersi e, dopo un breve strappo tra le rocce, finalmente il terreno si fa di nuovo piano. Qui il sentiero H11 devia a sinistra, ma noi proseguiamo a destra lungo il tratto H11B.
Continuando su terreno pianeggiante, attraversiamo un piccolo torrente, fiancheggiamo una zona acquitrinosa e un laghetto, per poi deviare lievemente a sinistra e addentrarci nuovamente nel bosco. Il sentiero in questa parte diventa più irregolare, con tratti rocciosi, radici che invadono il percorso e arbusti che nascondono in parte la traccia.
Dopo pochi minuti di leggera discesa, davanti a noi si apre una vasta radura tra gli alberi. Il limite di quest’area è segnato da una zona sassosa, con rocce scure disposte in modo disordinato, mentre al centro si trova lo specchio d’acqua che segna la meta della nostra escursione. Siamo finalmente arrivati al Lago Nero.
Il sentiero costeggia la sola sponda nord del lago, ma con un po’ di attenzione è comunque possibile uscire dalla traccia e avvicinarsi alla vasta spiaggia rocciosa. Deviando dal sentiero iniziamo quindi a cercare un punto dove poterci fermare a mangiare qualcosa. La leggera pioggerella sta bagnando tutto il terreno, ma dopo un po’ di ricerca riusciamo comunque a trovare un paio di rocce leggermente riparate dalle fronde di un albero.
Da questo punto, la vista sul lago è quasi totale: con un solo scatto riesco a catturare l’intera distesa d’acqua, le rocce nere in primo piano, il blu scuro del lago e, in lontananza, una cornice di larici arancioni, parzialmente nascosti dalla nebbia. Non è esattamente la giornata ideale per apprezzare i colori autunnali e la bellezza di questo luogo, però sono comunque soddisfatto del trekking appena concluso.
Ritorno alla Piana del Devero lungo lo stesso sentiero
Mangiamo rapidamente un panino e un po’ di frutta, peccato non aver pensato di portarci un thermos con del tè caldo. Un leggero venticello comincia a sollevarsi e la temperatura percepita cala rapidamente, mentre la pioggia diventa sempre più insistente, spingendoci a riprendere il cammino verso il punto di partenza.
Come già accennato, proseguendo lungo il sentiero H11B sarebbe possibile raggiungere l’alpe Buscagna e completare un giro ad anello per tornare alla piana. Tuttavia, vista la visibilità limitata e la pioggia, preferiamo optare per la strada più breve, seguendo lo stesso sentiero dell’andata per ritornare al punto di partenza.
La discesa non presenta nessuna difficolta particolare, segnalo semplicemente di fare maggiore attenzione in caso di pioggia e terreno scivoloso. Dopo circa 1:00 di cammino comunque siamo nuovamente al limitare della Piana del Devero e qui iniziamo a camminare lungo la larga mulattiera che fa il giro completo di questo altopiano.
Concluso il giro della paina (20 minuti circa) siamo nuovamente esattamente nel punto dove abbiamo iniziato il trekking.
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Tutti gli scatti di questa uscita sono anche visibili in alta risoluzione sulla mia pagina Facebook: ****Galleria fotografica – Trekking al Lago Nero Alpe Devero
Conclusioni e consigli – Escursione lago Nero in Autunno
Il sentiero proposto non presenta difficoltà particolari o punti esposti, si tratta di una escursione su classico sentiero montano classificato quindi come E (Escursionistico). Il dislivello non eccessivo, così come la durata ridotta e i numerosi punti per fare una pausa lo rendono adatto praticamente per chiunque (purché abbia un minimo allenamento).
Calzature a abbigliamento adeguati sono assolutamente necessari soprattutto se affronterete il tratto con delle condizioni meteo instabili (come nel nostro caso). Forti piogge possono infatti rendere scivolosi alcuni tratti e riempire di fango altre aree, è quindi assolutamente necessario intraprendere il trekking con scarponi da montagna e bastoncini da trekking.
Il periodo autunnale è sicuramente affascinante, un momento nel quale i boschi dell’Alpe Devero si caricano di colore, i larici iniziano a lasciar cadere i loro aghi ed in lontananza si possono anche sentire (e forse vedere) dei cervi. Ovviamente il sentiero proposto può essere tranquillamente affrontato anche in primavera ed estate, si invita comunque l’escursionista a valutare sempre attentamente l’eventuale presenza di ghiaccio e neve, e nel caso di possibili pericoli rimandare l’uscita.
La rete di sentieri lungo tutta l’Alpe Devero è veramente molto fitta e sono naturalmente presenti molte varianti al tracciato proposto, così come tratti aggiuntivi che possono ulteriormente allungare l’escursione permettendovi di vedere anche altri posti. Sul mio blog trovi altre proposte di escursioni in questa zona.
Acqua lungo il sentiero
Le uniche fonti d’acqua si trovano nel primo nucleo di baite che si incontra sulla Piana del Devero, proprio accanto agli ultimi parcheggi.
Ti consiglio di utilizzare questa applicazione per visualizzare rapidamente tutte le fontanelle attorno alla tua posizione: Recensione Mapy.cz – La migliore App per il trekking (stefanopoma.it)
Periodo consigliato
- Primavera: Valutare attentamente la presenza di neve e ghiaccio
- Estate
- Autunno: Valutare attentamente la presenza di neve e ghiaccio
- Inverno: Valutare attentamente la presenza di neve, ghiaccio e la fattibilità dell’escursione proposta. Alcune sezioni potrebbero essere esposte al rischio di valanga.
Link e riferimenti utili
- Sito Alpe Devero: Alpe Devero
- Informazioni Parco Alpe Veglia e Alpe Devero: Parco dell’Alpe Veglia e dell’Alpe Devero: Contatti (parks.it)
- Informazioni turistiche VisitOssola: Uffici turistici in Val d’Ossola per la tua vacanza | VisitOssola
- Rifugio Enrico Castiglioni CAI: Rifugio Castiglioni | Alpe Devero
- Casa Fontana: Casa Fontana Devero
- Locanda Punta Fizzi: https://www.locandapuntafizzi.it/
- Agriturismo alpe Crampiolo: http://www.agriturismoalpecrampiolo.it/
- La Baita. https://www.alpedevero.it/baita.html
PRO e COTRO e Valutazione
👍Pro:
- Sentiero semplice
- Spettacolare in autunno
- Potenzialmente estendibile con altri tratti
👎Contro:
- Salita nel bosco un po’ monotona
Valutazione
Voto | 3.5/5 |
Segnaletica | 4/5 |
Difficoltà | 2/5 |
Paesaggio | 3.5/5 |
Webcam sulla Piana del Devero
È presente una webcam nella piana dell’Alpe Devero: webcam
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