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Oggi vi propongo un giro ad anello relativamente corto, ma che rimane comunque abbastanza impegnativo per via di una ripida salita che si arrampica lungo pendici boscose dei monti bergamaschi affacciati del lago d’Iseo.

La fatica è però completamente ripagata da una vista aerea mozzafiato su una caratteristica insenatura del lago, chiamata Bögn di Zorzino: un orrido caratterizzato da immensi speroni di roccia verticali a strapiombo sul lago, da piccole spiaggette invase dal verde dei boschi e da una piccola galleria scavata nella roccia viva.

Escursione al Bogn di Zorzino giro ad anello
Escursione al Bogn di Zorzino – Veduta sul lago d’Iseo

Ci troviamo a Riva di Solto, un piccolo paesino della sponda bergamasca del lago d’iseo facilmente raggiungibile percorrendo la strada provinciale 469.

Non è la prima volta che mi aggiro su questi monti. Diversi anni fa ero passato a fare una rapida visita alle spiaggette del Bogn e ne ero rimasto piacevolmente colpito.  Nel 2017 invece avevo superato Riva di Solto per salire nella frazione di Solto Collina e raggiungere successivamente a piedi una piccola chiesetta arroccata sulla cima di una delle docili cime di queste zone, in una posizione veramente perfette per ammirare l’alba.

Chiesa di San Defendente
Sentiero Bogn di Zorzino – Chiesa di San Defendente

Il giro ad anello “ufficiale” (Alla scoperta del Bogn) non prevederebbe di passare da questa chiesetta, ma voglio assolutamente rimettere piede su quel bel balcone naturale; quindi, introdurremo una breve deviazione all’itinerario segnato dai cartelli.

Parliamo! 

Orido di Zorzino o Bogn di Zorzino
Orido di Zorzino o Bogn di Zorzino

Puoi ascoltare l’intero articolo sul Spotify o su Anchor.

Sommario Escursione al Bogn di Zorzino

Corna Trentapassi e monte Guglielmo
Corna Trentapassi e monte Guglielmo
DifficoltàE – Escursionistico
Durata4:00 (A/R)
Anello
Distanza6,30 Km
Dislivello656 m
SentieriCAI 565, 565C
TipologiaTrekking
Data27/07/2022
Scheda tecnica

Come raggiungere il Bogn di Zorzino? Dove parcheggiare a Zorzino?

Il punto di partenza effettivo si colloca a Zorzino, una piccola frazione di Riva di Solto (BG). In zona esistono fondamentalmente due parcheggi:

  • Il primo è abbastanza piccolo e si trova proprio accanto alla chiesa. Posizione su Google Maps (45.78170712977685, 10.04335873604520).
  • Il secondo è molto più grande e posto solamente a poche decine di metri dal precedente. Posizione su Google Maps (45.78156678997293, 10.04177264109122).
Parcheggio gratuito a Zorzino
Parcheggio gratuito a Zorzino

Salendo da Riva di Solto vi consiglio di mantenere la SP77, evitando inutili deviazioni nelle vie secondarie, per poi uscire solamente quando siete arrivati a Zorzino.

Purtroppo, in passato il navigatore dell’auto e ci ha fatto brutti scherzi in queste vie e ci ha consigliato di imboccare strade decisamente troppo strette per la nostra auto.

Comunque, seguendo La SP77, non avrete nessun problema.

Alternativa: partenza a Riva di Solto

Essendo che si tratta di un giro da anello, e visto che ad un certo punto il sentiero raggiunge la costa del lago. È anche possibile decidere di parcheggiare direttamente a Riva di Solto e imboccare l’anello direttamente dal paese.

Il parcheggio più consigliato è quello in via PortoPosizione su Google Maps (45.77546213193707, 10.043340922795).

In questo articolo non presento questa possibilità perché generalmente a Riva di Solto c’è veramente tanta gente durante i weekend ed è difficile trovare posto. Zorzino invece è una meta meno nota e dove sarà più facile trovare parcheggio. 

Mappa: Trekking Bogn di Zorzino – L’orrido del lago d’Iseo

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Inizio del giro ad anello – Discesa verso il lungolago

Scesi dall’auto indossiamo gli scarponi e ci prepariamo per la camminata. Per ora la temperatura è attorno ai 20°C e non si sta affatto male. Nelle prossime ore però le previsioni indicano che sarà destinata a salire attorno ai 25°C. Quindi temo che farà un po’ caldo, soprattutto nel tratto in salita. 

Si, lo so: avrei dovuto fare questa escursione all’inizio della primavera o verso la fine dell’inverno, ma non ne ho avuto modo. Quindi, prima che diventi totalmente e insostenibile per il caldo estivo, voglio comunque provare a fare questo giro ad anello. 

Incominciamo a camminare sull’asfalto, imboccando prima via Principale e successivamente via Castello.

Le numerose caseaddossate l’una attaccata all’altra, soffocano un po’ la vista camminando tra le vie di Zorzino. Proseguendo però gli edifici diventano sempre meno ed è possibile iniziare ad apprezzare l’ottima posizione panoramica di questa piccola frazione: dalle vie del paese è infatti visibile perfettamente la maestosa parete rocciosa di Corna Trentapassi e, sotto di essa, la bella distesa blu del Lago d’Iseo

Vi lascio qui il breve tratto che dovrete percorrere sull’asfalto: da Via Principale, 46, 24060 Riva di Solto BG a Riva di Solto, 24060 BG – Google Maps 

Zorzino inizio del sentiero
Zorzino inizio del sentiero

Giunti alla fine di via Castello ci troviamo di fronte ad un bivio. Volendo percorrere il sentiero in senso antiorario bisogna svoltare a destra.

Al termine di tutta la passeggiata, invece, torneremo dalla strada che ora vediamo salire sulla sinistra. 

Vi lascio qui la posizione del bivio visibile tramite uno Street View: 5 Via Castello – Google Maps

In questa posizione iniziano a vedersi anche i primi cartelli. Quasi tutto il sentiero è segnato in maniera abbastanza precisa da una serie di cartelli azzurri con l’indicazione per “Alla scoperta del Bogn” e il relativo chilometraggio mancante per concludere l’anello.

Inizio della discesa e vista su Corna Trentapassi - Fujifilm X-T3
Inizio della discesa e vista su Corna Trentapassi – Fujifilm X-T3

Togliamo i piedi dall’asfalto e iniziamo a scendere lungo un sentiero roccioso. Il fondo non è sempre ben tenuto e parzialmente nascosto dall’erba, inoltre e ci sono alcuni tratti da percorrere su gradoni di roccia naturale. È evidente che non sia un sentiero molto battuto.

Dopo pochi metri di discesa ci troviamo di fronte ad un tavolo e a una panchina orientati verso il lago. L’area, molto aperta, permette di aprire la vista sulla onnipresente Corna Trentapassi, sulla parte centrale del lago e soprattutto sulla sottostante spiaggetta denominata Bogn. Da qui però i faraglioni di roccia verticali sono visibili solo parzialmente.

Insomma, solamente un piccolo assaggio dei bellissimi scorci che vedremo una volta raggiunta la costa e dopo essere risaliti sul versante opposto della montagna. 

Speroni di roccia del Bogn di Zorzino
Speroni di roccia del Bogn di Zorzino

Continuiamo a scendere ora all’interno di un bosco un po’ più fitto, fino a raggiungere la strada provinciale 469.

Facciamo un po’ attenzione ad attraversarla, in quanto non è presente nessun sottopassaggio.

La strada nei weekend è abbastanza trafficata, ma la posizione dove dovremo attraversare non è su una curva; quindi, sarà abbastanza facile vedere le macchine che provengono da entrambi i sensi di marcia. 

Vista dall'alto sul lago d'Iseo
Vista dall’alto sul lago d’Iseo

Superata la strada ci troviamo finalmente sul lungolago, nel tratto finale della “passeggiata degli ulivi”: un sentiero pianeggiante di pochi minuti che porta dal centro di Riva di Solto al Bogn. 

Una curiosità è che tutta questa area è pavimentata con il noto Ceppo di Grè, una pietra grigio-azzurra estratta lungo le pendici del Monte Clemo (Tra Riva di Solto e Castro).

Parcheggiando a Riva di Solto e non Zorzino iniziereste in questo esatto punto il vostro giro ad anello.

Punto dove si attraversa la strada provinciale
Punto dove si attraversa la strada provinciale

Il Bogn di Zorzino o Baia del Bogn

Continuiamo camminare in piano, lungo il percorso che fiancheggia il lago. Il tracciato è così largo e ben tenuto perché anticamente era questa la strada principale della sponda bergamasca del lago, costruita nel 1910. Oggi è stata sostituita dalla più larga e comoda strada provinciale 469, che devia leggermente sulla sinistra e affronta tutto questo tratto all’interno di una lunga galleria. 

Anfiteatro naturale del Bogn
Anfiteatro naturale del Bogn

Proseguendo dritti, incrociamo alcune panchinetavoli per il pic-nic, aree prative pianeggianti (ottime per sdraiarsi a prendere il sole) e piccole spiagge di sassi.

Oggi questa località turistica non è particolarmente affollata per via dell’orario e perché non siamo in alta stagione. Nei weekend di piena estate, però, il posto si riempie letteralmente di turisti, attratti dal contesto paesaggistico, dalla bella veduta sull’orrido e soprattutto dalla possibilità di poter fare il bagno nel lago.

Non mi lamento comunque: nonostante il rumore delle macchine, mi sembra ancora di star facendo una passeggiata in montagna. Atmosfera che verrebbe completamente rovinata dallo schiamazzo della gente che si diverte sulla spiaggia o che nuota.

Antica strada - Trekking Bogn di Zorzino
Antica strada – Trekking Bogn di Zorzino

Ancora pochi passi e ci troviamo di fronte ad un’immensa parete rocciosa, che sembra quasi volerci bloccare la strada. Il sentiero però curva sulla sinistra e attraversa questo tatto di montagna tramite una suggestiva galleria scavata all’interno della roccia.

È ovvio che questo sia uno scorcio fotografico particolarmente interessante. È raro trovare una galleria così ampia completamente chiusa al traffico.

Escursione al Bogn di Zorzino
Escursione al Bogn di Zorzino – Galleria scavata nella roccia

Oltre le poche decine di metri di roccia scura, però, si apre davanti a noi uno spiraglio circolare invaso dalla luce, dal blu del lago e dal verde acceso degli alberi che crescono praticamente ovunque. 

Bogn di Zorzino giro ad anello
Bogn di Zorzino giro ad anello

In un attimo ci troviamo finalmente dinnanzi al bellissimo spettacolo del Bogn di Zorzino. Una piccola rientranza nella linea di costa, lunga appena 300 m, interamente circondata da immensi lastroni di roccia verticali, che in parte cadono direttamente nell’acqua o che si fermano sui pochi metri di terra e spiaggia lungo i quali è possibile camminare. 

Un paesaggio realmente unico, considerato quello che normalmente si può vedere lungo le coste del lago d’Iseo, formato a seguito di violentissimi fenomeni tettonici, che nel corso degli anni hanno plasmato le forme aguzze di queste rocce.

Escursione al Bogn di Zorzino
Ponte del Bogn di Zorzino – GoPro Hero 9

Nonostante la giornata non sia particolarmente limpida, oltre alle forme del paesaggio, ci pensano anche i colori a regalarci un bellissimo spettacolo. Il lago è acceso di una blu smeraldo e gli alberi, che crescono sulla roccia, grazie alle piogge degli ultimi giorni, si sono finalmente caricati di un verde vivace.

Dal punto di vista fotografico è probabilmente uno di quei luoghi che non preferirei vedere in autunno e che probabilmente riesce a dare il meglio di sé quando la vegetazione si accende maggiormente di verde.

Faraglioni di roccia Orrido
Veduta sui faraglioni di roccia – Fujifilm X-T3

Proseguiamo quindi su una strada che si mantiene sempre molto larga, passando su un piccolo ponticello fissato ad una parete verticale. Una posizione ideale per fare qualche tuffo in estate.

Ovviamente noi non ci siamo portati il costume quest’oggi.

La strada successivamente avanza lungo una lingua di terra leggermente più ampia, dove riescono a crescere il numero maggiore di alberi. Qui, svoltando a destra, ci sono alcuni sentierini che permettono di raggiungere direttamente il livello dell’acqua, permettendo l’accesso a piccole spiaggette di sassi.

Le spiagge si estendono per pochissimi metri e lo spazio dell’intera zona è molto limitato. Siamo quindi molto contenti di essere qui praticamente da soli.

La spiaggia più grande si trova alla fine della baia, poco prima di ricongiungersi con la strada provinciale. Qui troviamo dei teli piazzati sui sassi e un gruppo di persone che stanno facendo il bagno.

Colori del lago d'Iseo
I colori del lago d’Iseo – Fujifilm X-T3

Se pianificate di passare di qui anche solo per fare un tuffo nel lago, sono consigliatissime le scarpette per gli scogli o comunque un paio di ciabatte. La maggior parte del terreno è sassoso e non c’è praticamente nessuna spiaggia fatta solamente di sabbia. 

Spiagge del Bogn di Zorzino
Spiagge del Bogn di Zorzino

Gli spiazzi panoramici sopra il Bogn di Zorzino

Giunti alla fine dell’orrido, ci ricongiungiamo con la strada provinciale proprio nel punto in cui esce dalla galleria. 

I cartelli sono molto chiari: bisogna proseguire lungo la strada senza possibilità alcuna di deviazione. 

Lo spazio della costa per i successivi 500 m è veramente ridottissimo. Lungo le pareti verticali di roccia si è riusciti a scavare solamente quei pochi metri necessari per creare una piccola strada asfaltata a due corsie. Non rimane quindi che camminare sull’asfalto, stando molto attenti a mettersi il più a lato possibile.

Tratto di sentiero sulla strada provinciale
Tratto di sentiero sulla strada provinciale

Tutto il tratto di strada che collega Riva di Solto con il paese di Castro mantiene la natura rocciosa del paesaggio visto lungo il Bogn, anche se gli enormi speroni di roccia non sono più così frequenti e spettacolari.

Se capitate in queste zone in auto vi consiglio quindi di percorrere questo tratto perché è veramente suggestivo. È solo necessaria un po’ di attenzione lungo alcune curve strette.

da Riva di Solto, 24060 BG a SP469, 24060 Castro BG – Google Maps

Vista sul lago d'iseo e Corna Trentapassi
Vista sul lago d’iseo e Corna Trentapassi

Camminiamo quindi sull’asfalto per circa 500 m, cercando di tirarci in parte al passaggio di ogni nuova autovettura. Purtroppo, la strada sulla destra è delimitata da un piccolo muretto in roccia, oltre il quale c’è direttamente il lago. Non è quindi proprio possibile spostarsi a lato della carreggiata.

Attenzione, perché il sentiero da imboccare successivamente non è proprio bene evidente.

In questa posizione: Link a Google Maps (45.78291289875732, 10.054136894140617). 

È presente una piccola Santella, installata proprio al lato della strada, e pochi metri prima di quest’ultima è appena visibile una traccia che inizia a salire ripida in mezzo ai boschi.

Dobbiamo imboccare proprio questo sentiero. 

Santella lungo la strada
Santella lungo la strada

Osservando una mappa si vede come la successiva parte del sentiero prosegua a zig-zag, con dei tornanti sulla sinistra abbastanza ampi che, puntualmente, escono dal bosco per portarsi sopra a terrazzi rocciosi a strapiombo sul sottostante orrido. 

Queste aree, per quanto veramente spettacolari, sono abbastanza esposte e in nessun caso è stata installata una protezione per metterle in sicurezza. Se soffrite di vertigini quindi, vi sconsiglio vivamente di non sporgervi e di proseguire dritti lungo la traccia del sentiero.

Se invece, come me, siete curiosi di vedere il Bogn di Zorzino dall’altro, basterà uscire brevemente dal tratto principale per portarsi sopra a rocce a strapiombo completamente libere da ogni ostacolo visivo, in grado di regalare una vista fenomenale su tutto il lago, su Corna Trentapassi e sull’intero orrido. Il quale, visto da questa posizione, risalta ancora di più e richiama alla mente paesaggi di lontane isole tropicali.

Punto panoramico escursione al bogn di Zorzino
Primo balcone naturale sopra l’orrido del lago d’Iseo- Fujifilm X-T3

Dal punto di vista fotografico probabilmente il punto panoramico migliore è il primo che incontrerete. Perché è quello leggermente più ampio e che vi permetterà di muovermi maggiormente lungo lo spiazzo pianeggiante. Da questa posizione l’alba dovrebbe essere abbastanza visibile, mentre il tramontare del sole dovrebbe essere coperto da parte delle Prealpi bergamasche che troviamo alla nostra destra.

Inutile dire però, che anche non riuscendo ad inserire il sole all’interno della mia composizionetornerò sicuramente in questo posto per scattare durante la Golden Hour. 

Punto panoramico escursione al bogn di Zorzino
Vista sul lago d’Iseo dal punto panoramico – Fujifilm X-T3

Peak Finder

Attenzione! Questo tratto di salita è probabilmente l’unica sezione del sentiero non segnata perfettamente. I cartelli sono presenti ma incontrerete comunque alcuni bivi e dei vecchi segni sugli alberi. La traccia principale è quella maggiormente battuta ed è comunque sempre molto evidente. La maggior parte delle deviazioni secondarie sono inoltre “bloccate” con dei rami messi perpendicolarmente al sentiero.

Sentiero Orrido di Zorzino
Orrido lago d’Iseo visto dal sentiero – Fujifilm X-T3

Proseguiamo così per diversi minuti, intervallando momenti di fatica durante la ripida e calda salita all’interno del bosco, a momenti di puro stupore, ogni volta che svoltiamo a sinistra e usciamo dagli alberi osservando l’orrido da qualche metro di dislivello in più rispetto al punto precedente. 

Senza le numerose pause fotografiche e con una temperatura adeguata probabilmente questa salita richiederebbe solamente una ventina di minuti. Noi ovviamente ci impieghiamo molto di più, ma finalmente sbuchiamo sul sentiero 565.

Qui un cartello indica sulla sinistra la prosecuzione del nostro giro ad anello. 

Il 565 è un tratto molto più largo del sentiero percorso fino ad ora, ben battuto, con un fondo per nulla invaso dall’erba e dalla pendenza praticamente inesistente.

Dopo i 300 m di salita è decisamente piacevole percorrere qualche centinaio di metri in piano. 

Sentiero ad anello Bogn di Zorzino
Tratto di salita nel bosco

Proseguiamo all’interno del bosco superando un capanno di caccia, fino a portarci nei pressi di un nuovo bivio

cartelli azzurri indicano di proseguire dritti per concludere il giro ad anello, arrivando a Zorzino. Un cartello rosso indica che salendo sulla nostra destra si può raggiungere la Valle del Freddo. Poco evidente è invece un cartello di legno, attaccato su un muretto, con indicazioni per la chiesa di San Defendente: sempre svoltando a destra e iniziando a salire lungo il 565c.

Alla piccola chiesetta manca meno di 1 km, però decidiamo comunque di fermarci brevemente sulle panchine presenti in quest’area. In quanto, un buco all’interno della vegetazione garantisce un’ottima veduta anche da questa piccola area picnic. Purtroppo, ormai siamo troppo alti per vedere ancora il Bogn, però la vista sulle Prealpi bresciane e sul lago rimane comunque fantastica.

Prealpi bresciane e lago d'Iseo
Prealpi bresciane e lago d’Iseo

Salita verso la chiesa di San Defendente

Inizia ora la salita per San Defendente, il primo tratto del sentiero continua ad essere una strada molto ampia e battuta, ma dopo poche decine di metri il tratto devia sulla sinistra, si restringe ed inizia a salire all’interno del bosco.

Continuiamo a proseguire in mezzo agli alberi per i successivi 20 minuti. Il sentiero si mantiene con una pendenza abbastanza moderata, gli scorci sul lago sono praticamente assenti visto che quasi tutto il panorama è nascosto dalle fronde degli alberi. 

Insomma, probabilmente il tratto più caldo e noioso dell’intera escursione.

Tratto iniziale del 565c - Fujifilm X-T3
Tratto iniziale del 565c – Fujifilm X-T3

Giunti a quota 650 m finalmente entriamo in un vasto prato in forte pendenza. Qui la traccia prosegue dritta e in pochissimi metri si ricongiunge con l’ampio cortile della Chiesa di San Defendente.

L’area su cui sorge il piccolo edificio e non è molto ampia. Ma è posta proprio nella posizione più elevata e panoramica della montagna che stavamo risalendo. Questo, unito all‘assenza di alberi attorno alla zona, garantisce una veduta a 180° fenomenale, che spazia dalla parte nord del lago fino a Monte Isola (oggi solo parzialmente visibile per colpa della foschia).

Sentiero panoramico 565c
Ultimo tratto del sentiero prima di San Defendente – Fujifilm X-T3

Accanto alla Chiesa troviamo diversi prati dove sdraiarsi, numerosi tavolini, panchine e un intero cortile recintato all’ombra un gigantesco ciliegio, dove sono disposti ordinatamente diversi tavoli e due postazioni per il barbecue.

Tavoli all’ombra, panchine con vista fantastica, molto prato… è tutto perfetto, se non fosse che, attorno alla chiesa, non è presente nessuna fonte d’acqua, cosa che sarebbe veramente tornata utile visto l’afa di questa giornata.

Alba vista dalla chiesa di San Defendente - Canon Eos 77D
Alba vista dalla chiesa di San Defendente – Canon Eos 77D

Seppure il giro ad anello sia quindi abbastanza breve è assolutamente consigliato a portare almeno un litro di acqua a testa, in quanto non è presente alcun luogo dove riempire le vostre borracce.

Vista panoramica dalle scalinate di San Defendente
Vista panoramica dalle scalinate di San Defendente

Il grosso della passeggiata l’abbiamo già fatto e sono ormai le 12:30, quindi ci sediamo su una panchina e mangiamo qualcosa per pranzo.

Le numerose aree attrezzate attorno alla chiesa rivelano la natura turistica di questo luogo, infatti, per raggiungere gli spiazzi attorno alla chiesa di San Defendente si può percorrere un sentiero molto più breve di quello che abbiamo fatto noi. 

Lago d'Iseo e Corna Trentapassi
Lago d’Iseo e Corna Trentapassi

In una ventina di minuti, partendo dal cimitero di Esmate, è infatti possibile raggiungere la Chiesa tramite un sentiero molto ampio e con un dislivello decisamente minimo.

Vista sulle Prealpi bergamasche
Vista sulle Prealpi bergamasche

In passato ho percorso questa strada per andare a scattare all’alba attorno alla chiesa, però purtroppo non ho documentato queste uscite con delle foto. Mi è quindi impossibile per ora portarvi un articolo completo riguardo questa strada alternativa.

Se ci dovessi tornare però avrò cura di preparare tutto il materiale fotografico del caso.

Panchine attorno a San Defendente
Panchine attorno a San Defendente

Discesa e conclusione del giro ad anello

Dopo una lunga pausa e un meritato riposo decidiamo di metterci nuovamente in cammino. La prima parte della discesa ricalca totalmente il sentiero 565c percorso precedentemente in salita.

Una volta ricongiunti sul 565 svoltiamo a destra e dopo pochi minuti di camminata nel bosco ci ritroviamo lungo via Apostoli.

Seguendo la discesa della strada asfaltata affrontiamo tre brevi tornanti, fino a che non individuiamo sulla sinistra il solito cartello azzurra e la traccia del sentiero che prosegue nel bosco.

Vi lascio la posizione esatta: Posizione Google Maps (45.7840622845484, 10.042625686623643).

Ultimo tratto del 565 - Fujifilm X-T3
Ultimo tratto del 565 – Fujifilm X-T3

Dopo aver nuovamente imboccato il sentiero sterrato proseguiamo per una decina di minuti in leggera discesa, passando da un bosco fitto fino a congiungerci con le recinzioni delle abitazioni di Zorzino.

Il sentiero termina alla fine di via Castello, proprio il punto dove questa mattina avevamo svoltato a destra per iniziare la discesa.

Proseguiamo a ritroso la via fino a raggiungere nuovamente l’auto.

Giunto alla macchina avrei voluto trovare immediatamente una fontanella per rinfrescarmi un po’. Sfortunatamente pare che anche la piccola frazione di Zorzino non abbia alcuna fontana.

Per trovare la fontana più vicina ho quindi deciso di testare la funzione di navigazione di Orobie Active. Recentemente tra i filtri hanno inserito le fontanelle ed effettivamente quanto mostrato nella mappa è accurato.

Non credo proprio che le informazioni inserite siano esaustive, però per lo meno mi hanno permesso di individuare subito tre fontane lungo la strada per salire a Solto Collina.

Galleria fotografica – Escursione al Bogn di Zorzino sul lago d’Iseo

Tutti gli scatti di questa uscita sono anche visibili in alta risoluzione sulla mia pagina Facebook: Galleria fotografica giro ad anello del Bogn di Zorzino.

Trekking Bogn di Zorzino sul lago Iseo
Trekking Bogn di Zorzino sul lago Iseo

Conclusioni e consigli – Giro ad anello Bogn di Zorzino

Il sentiero proposto non è né lungo e nemmeno eccessivamente complesso. Il caldo estivo, unito ad alcuni tratti un po’ ripidi potrebbero però renderlo un po’ complicato per chi non è troppo avvezzo alla montagna.

Come già detto il tracciato principale si avvicina molto a burroni ed aree esposte ma non ci si sofferma mai troppo. Se soffrite particolarmente di vertigini però la percorrenza è ovviamente sconsigliata.

L’anello può essere percorso in qualsiasi verso di percorrenza e la partenza può avvenire anche nei pressi di un altro parcheggio (magari a Riva di Solto e non a Zorzino).

La percorrenza è consigliata nei periodi più freschi dell’anno. In piena estate, considerata la quota bassa, c’è il rischio che faccia abbastanza caldo.

Vista aerea sul Bogn di Zorzino
Vista aerea sul Bogn di Zorzino

Acqua lungo il sentiero

Non è presente nessuna fontanella lungo il percorso. Sono presenti però diversi bar e ristoranti nel paese e accanto al parcheggio. Durante la bassa stagione non è però assicurato che tutti gli esercizi rimangano aperti.

Periodo consigliato

  • Primavera
  • Estate: Attenzione al caldo soprattutto durante il mese di agosto.
  • Autunno
  • Inverno

Link e riferimenti utili

Trekking al Bogn di Zorzino
Trekking al Bogn di Zorzino

PRO & CONTRO – Valutazione

👍Pro:

  • Parcheggi ampi e gratuiti a Zorzino.
  • Facilmente raggiungibile in auto.
  • Sentiero mai eccessivamente complesso.
  • Ottima vista lungo la salita finale.
  • Zone attrezzate per pic-nic attorno alla chiesa di San Defendente.

👎Contro:

  • Caldo in piena estate.
  • Sentiero a tratti esposto.
  • Certi tratti abbastanza ripidi e paesaggisticamente monotoni.
  • Aree molto affollate in alta stagione.
Vista sul lago d'Iseo
Vista sul lago d’Iseo – Escursione Bogn di Zorzino

Valutazione

Voto3.5/5
Segnaletica4/5
Difficoltà3.5/5
Paesaggio4/5
Trekking Bogn di Zorzino
Giro ad anello Bogn di Zorzino

Webcam lungo il sentiero ad anello del Bogn di Zorzino

C’è una webcam nella frazione di Fontero che punta esattamente sull’abitato di Riva di Solto:

Vi lascio anche la posizione esatta del luogo su InstagramLink

Se trovate post o storie recenti avrete un quadro maggiormente chiaro sulle condizioni meteo.

Vista dall'alto sull'orrido
Sentiero Bogn di Zorzino

Trekking Bogn di Zorzino – Guida tascabile (PDF)

Nello shop trovi una guida pdf che riassume i passaggi principali di questo sentiero. In caso di assenza di segnale ti sarà utile avere un documento (scaricato o stampato) sempre facilmente accessibile.

Guida tascabile Bogn di Zorzino: 5.00€ GRATIS

Altre escursioni sul lago d’Iseo

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Escursione Orrido lago Iseo
Escursione Orrido lago Iseo

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Alcune delle foto che vedi in questo articolo sono state scattate e post-prodotte da @stefanodosselli (pagina Instagram).

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Questo articolo ha 4 commenti

  1. Dario rota

    Volevo sapere se il bogn è apèrto.grazie

    1. Nicola

      Bravissimo Stefano. Hai fatto un report fantastico. Non hai lasciato nulla al caso, posizioni GPS, info, foto, tutto super dettagliato (chissà quanto lavoro ti ci è voluto). Complimenti!!