Oggi vi porto alla scoperta di uno dei trekking più scenografici e spettacolari dell’Alpe Devero, un’esperienza che diventa ancora più suggestiva se affrontata in periodo autunnale. Ci troviamo nel cuore del Parco Naturale dell’Alpe Veglia e dell’Alpe Devero, in Piemonte e l’escursione parte dai parcheggi della Piana del Devero, per poi risalire verso Crampiolo, raggiungere l’incantevole diga di Codelago e proseguire fino all’Alpe Forno Inferiore. Il ritorno avviene in quota, passando per l’alpe della Valle e poi scendendo verso il borgo di Crampiolo.
Durante le circa sei ore di cammino, il paesaggio cambia continuamente regalando scorci veramente suggestivi: dai vasti boschi di larici dorati ai grandi laghi artificiali, passando per imponenti cascate che si tuffano con forza lungo pareti rocciose quasi verticali, fino ad ampie radure alpine e zone paludose. Tutta questo viene ulteriormente impreziosita da una fantastica cornice di pizzi aguzzi, che in questo periodo dell’anno vengono tinti dalla prima neve.
Il sentiero è quasi sempre ampio e ben segnalato, ma alcuni tratti piuttosto ripidi e la lunghezza complessiva di oltre 20 km rendono questa escursione adatta solo a chi è ben allenato e abituato a lunghe camminate in montagna. Bisogna inoltre considerare la possibile presenza di zone bagnate e scivolose, oltre a un dislivello di quasi 900 metri, che aggiungono ulteriore impegno al percorso.
Sull’alpe Devero c’è una ricca rete di sentieri adatti per tutte le esigenze e per tutte le stagioni. Il tracciato proposto in questo articolo può infatti essere facilmente modificato includendo tratti alternativi, può essere accorciato imboccando strade che riportano più rapidamente a fondo valle o può anche semplicemente essere integrato ad altre escursioni, magari decidendo di rimanere sull’alpe per più giorni (come abbiamo fatto noi)
Di seguito trovi un elenco di altre escursioni che possono essere svolte sull’Alpe Devero in periodo autunnale:
- Trekking al lago Nero: https://stefanopoma.it/trekking/alpe-devero-trekking-lago-nero-in-autunno/
- Il giro della piana del Devero e il lago delle Streghe: https://stefanopoma.it/trekking/trekking-alpe-devero-in-autunno/
Descrizione Breve: Giro ad anello Lago Devero, lago Pianboglio, Alpe Forno e Alpe della Valle
Il punto di partenza di questo lungo giro ad anello si trova sulla piana del Devero, poco oltre la strada asfaltata dove si trovano gli ultimi parcheggi.
Dopo un rapido giro sulla piana per osservare le caratteristiche baite, si imbocca il sentiero H98 che conduce al piccolo borgo di Crampiolo.
Raggiunto il piccolo agglomerato di case si mantiene il sentiero H98 e in circa 20 minuti si raggiunge la sponda est del lago Devero (Codelago). Da questo punto in avanti il sentiero si fa più pianeggiante e prosegue costeggiando il vasto lago artificiale.
Giunti quasi all’estremità nord del lago si inizia a salire rapidamente fino a raggiungere l’alpe Canaleggio, per poi proseguire quasi in piano lungo una zona prativa.
Deviando a sinistra è ora possibile spostarti per ammirare dall’alto il lago Pianboglio. Qui si intrecciano diversi tracciati ed è persino possibile perdere diversi metri di quota per raggiungere le sponde del lago.
Tornati sui propri passi si prende nuovamente il tracciato H98 che in questa sezione si fa decisamente ripido. Dopo una serie di lunghi tornanti si arriva in prossimità di un torrente e di alcune baite, che segnano l’arrivo all’alpe Forno inferiore.
Da qui si prende il sentiero H18, che rimane in quota e inizia a tornare verso il fondovalle passando attraverso molteplici zone acquitrinose, vasti prati e laghetti di montagna.
Giunti in prossimità dell’alpe Sella il sentiero piega deciso a destra e inizia a scendere lungo un canalone roccioso, fiancheggiando un torrente. Proseguendo a mezzacosta all’interno di un bosco di larici si raggiunge finalmente l’alpe della Valle.
Imboccando l’H14 a questo punto ci si potrebbe ricongiungere con il sentiero che costeggia il lago, prendendo il tracciato H18 ci si mantiene invece in quota e si continua il giro ad anello. Il tracciato affronta alcuni saliscendi e si immerge in numerose zone paludose, tratti boscosi e vasti prati adibiti a pascolo.
Raggiunta l’Alpe Sangiatto si piega a destra e si inizia la discesa lungo un evidente mulattiera (alternativamente si può imboccare il sentiero H16). I due tracciati si ricongiungono poco prima del borgo di Crampiolo e da questo punto in avanti basta ripercorrere a ritroso la strada già affrontata ad inizio itinerario.
Sommario: Trekking Alpe Devero – Anello Alpe Forno e lago Pianboglio
- Descrizione Breve: Giro ad anello Lago Devero, lago Pianboglio, Alpe Forno e Alpe della Valle
- Sommario: Trekking Alpe Devero – Anello Alpe Forno e lago Pianboglio
- Dati tecnici – Escursione Alpe Devero: anello Alpe Forno e lago Pianboglio
- Mappa: Trekking Alpe Devero giro ad anello
- Dove parcheggiare all’alpe Devero
- Piana del Devero e borgo di Crampiolo
- Lo splendido lago Devero in autunno (Codelago)
- La veduta dell’alpe Canaleccio
- Arrivo al lago Pianboglio
- Alpe Forno inferiore
- Ritorno in quota passando per l’alpe della Valle
- Ritorno a Crampiolo e al parcheggio dell’Alpe Devero
- Spot fotografici – I migliori spot fotografici dell’escursione sull’Alpe Devero
- Altre escursioni in Autunno
- Galleria fotografica – Trekking alpe Devero e lago Pianboglio
- Conclusioni e consigli – Escursione Alpe Devero, lago Piamboglio e Alpe Forno
- Periodo consigliato
- Link e riferimenti utili
- Valutazione
- Webcam sull’Alpe Devero
Dati tecnici – Escursione Alpe Devero: anello Alpe Forno e lago Pianboglio
Difficoltà | E – Escursionistico |
Durata | 6:00 (A/R) |
Anello | Sì |
Distanza | 20 Km |
Dislivello | 880m |
Sentieri | H98, H11. H11b, H18 |
Tipologia | Trekking |
Data | 13/10/2024 |
Mappa: Trekking Alpe Devero giro ad anello
Mappa dell’escursione: Trekking Alpe Devero – Anello lago Pianboglio Alpe Forno
Migliore App mappe offline per il trekking: Recensione Mapy.cz – La migliore App per il trekking (stefanopoma.it)
Dove parcheggiare all’alpe Devero
Passando due giorni sull’Alpe Devero iniziamo ad affrontare questa escursione un po’ avvantaggiati: ci troviamo infatti già al borgo di Crampiolo e abbiamo passato al notte alla Locanda Punta Fizzi
Il trekking descritto è comunque fattibile anche in giornata (purché siate allenati) quindi prima di partire vediamo di spiegare rapidamente come siamo arrivati a Crampiolo.
I parcheggi per raggiungere l’alpe Devero sono molti, ma quasi tutti a pagamento.
Giunti a località Goglio si imbocca una strada asfaltata di circa 7km che, abbastanza ripida, conduce rapidamente verso la piana. Ad un certo punto incontrerete una sbarra con esposti i prezzi aggiornati dei vari parcheggi e dove dovrete ritirare un ticket cartaceo. La sbarra si trova circa in questa posizione (https://maps.app.goo.gl/PYCMTQ6KARQZ9toq8) e non appena superata tutti i parcheggi saranno a pagamento.
Poco prima della sbarra si trovano alcuni spiazzi e piazzole dove poter lasciare l’auto gratuitamente e nei periodi più affollati non sarà certo raro trovare escursionisti che lasciano l’auto anche in questa posizione.
- Parcheggio gratuito prima della sbarra: https://maps.app.goo.gl/PVZWSJJkX18kvujr5
- Parcheggio gratuito più lontano: https://maps.app.goo.gl/nTTjpB3Scms71Xax7
Lasciando l’auto qui sarete però costretti ad aggiungere 2 km alla vostra escursione (circa 50 minuti), da percorrere in parte sull’asfalto e in parte su un sentiero che taglia alcuni tornanti.
In periodo estivo sulla strada passa anche un servizio di bus (da prenotare telefonicamente) che potrebbe permettervi di risparmiale la salita in auto o di evitare un pezzo di salita a piedi sulla strada, qualora decideste di parcheggiare in uno dei parcheggi più distanti. Vi lascio di seguito il link ai dettagli sul servizio, abbiate ovviamente cura di verificare che sia presente nel periodo in cui deciderete di andare.
Trasporti comune di Baceno (servizio Prontobus): Trasporti – Comune di Baceno
Proseguendo oltre la sbarra inizieranno ad essere presenti svariati punti dove poter lasciare l’auto. I primi incontrati lungo la strada vi obbligheranno comunque ad affrontare un certo pezzo di strada a piedi, gli ultimi (Silos e Balmavalle) invece saranno a pochissimi passi dall’inizio dell’escursione. In base al periodo scelto e l’affluenza di turisti potrete quindi parcheggiare più o meno vicini al punto di partenza.
Segnalo anche la possibilità di prenotare un posto auto al costo di 5€ nel solo parcheggio “Silos”. Tutti i dettagli per gestire la prenotazione e anche i prezzi aggiornati dei parcheggi sono presenti su questo sito: Parcheggio Alpe Devero – Area Di Parcheggio alpe Devero (deveropark.it)
Piana del Devero e borgo di Crampiolo
Giunti sulla piana del Devero il primo giorno non abbiamo immediatamente imboccato la strada per compiere il sentiero descritto in questo articolo, ma abbiamo preferito fare il giro della piana e raggiungere il lago Nero. L’escursione è descritta qui: https://stefanopoma.it/trekking/alpe-devero-trekking-lago-nero-in-autunno/
Volendo immediatamente mettersi in marcia per Crampiolo bisognerebbe imboccare il sentiero H98 (estivo) o l’H98A (invernale). Entrambi i sentieri sono molto semplici e in circa 30 minuti vi permetteranno di raggiungere il borgo di Crampiolo.
Se volete leggere una descrizione maggiormente dettagliata di questo tratto, con tanto di deviazione per il lago delle Streghe, vi invito a visionare questo articolo: https://stefanopoma.it/trekking/trekking-alpe-devero-in-autunno/
Ottimo! dopo aver chiarito come raggiungere l’alpe in auto o con i mezzi pubblici e come portarsi nell’esatto punto dove abbiamo iniziato questa escursione non ci resta che partire.
Lo splendido lago Devero in autunno (Codelago)
Ieri sera il tempo è peggiorato drasticamente: una pioggia incessante ha battuto l’alpe per tutta la notte. Oggi la sveglia è impostata per le 7:00, ma un rapido sguardo fuori dalla finestra mi conferma che le nuvole non sembrano avere alcuna intenzione di diradarsi.
Decido quindi di fare un rapido giro tra le strette vie del borgo, per poi tornare al rifugio e concedermi una colazione abbondante, perfetta per affrontare la giornata.
Verso le 8:00 del mattino la pioggia sembra stia accennando a diminuire e le previsioni promettono un leggero miglioramento nel pomeriggio, decidiamo quindi di non farci pregare: indossiamo gli scarponi, ci copriamo con una giacca impermeabile e ci mettiamo in cammino.
Seguendo il sentiero H98 superiamo il piccolo borgo di Crampiolo per poi svoltare sulla sinistra. Pur essendo domenica il tempo parecchio incerto e la leggera pioggia devono aver scoraggiato la maggior parte degli escursionisti, la zona è infatti quasi completamente deserta e lungo il sentiero non incrociamo nessuno.
Iniziamo a risalire su una semplice mulattiera che taglia con morbidi tornanti un bel bosco di larici. Il periodo è assolutamente perfetto e tutte le chiome sono ormai tinte di splendidi toni arancioni e rossi, in lontananza invece si intravede, tra le fitte nuvole, qualche cima rocciosa parzialmente ricoperta di neve. Il contrasto è assolutamente stupendo, peccato solo che le nuvole impediscano completamente al sole di accendere ulteriormente i colori dell’alpe.
Continuando la nostra salita raggiungiamo una piccola diga per poi deviare a destra e continuare praticamente in piano su una mulattiera sempre più larga.
Passeggiando lungo un tappeto di aghetti rossi e stretti tra le chiome dorate dei larici presto il nostro sguardo viene catturato da una punta di azzurro. Tra la vegetazione inizia infatti ad intravedersi il lago Devero (o anche chiamato Codelago). La veduta non è ancora incredibile, ci troviamo a bassa quota e il bosco copre ampie sezioni del lago, ma nonostante questo mi ritrovo a fermarmi molte volte per tentare qualche scatto.
La veduta dell’alpe Canaleccio
Tra pause, scorci sempre nuovi sul lago e panorami mozzafiato sulle montagne circostanti, in particolare sul maestoso Pizzo Fizzi, proseguiamo lungo il sentiero, procedendo con calma.
- gli alberi in certi punti si diradano un po’ e con un solo sguardo è possibile cogliere quasi per interezza il lago,
- in altre aree è invece possibile uscire leggermente dal tracciato per spostarsi in zone prative decisamente panoramiche dove è possibile vedere con chiarezza l’ampia diga che chiude lo specchio d’acqua e le montagne che lo sovrastano.
Il contesto è veramente spettacolare per un fotografo e i rari momenti in cui un po’ di luce riesce a filtrare tra le nuvole non fanno altro che impreziosire ancora di più il panorama, caricando di colore alcune sezioni del bosco o delle montagne.
Giunti quasi a fine lago incrociamo la deviazione che permetterebbe di compiere il giro completo del lago: svoltando a sinistra si imbocca infatti un sentiero non numerato che si sposta verso la costa e aggira tutto la parte nord del lago. Il nostro obiettivo però non è questo, così continuiamo a mantenere la larga mulattiera puntando verso l’alpe Canaleccio.
Proprio quando il sentiero comincia a farsi più ripido, un’aria gelida inizia a soffiare da nord, accompagnata dal ritorno di una pioggia insistente. Tiriamo nuovamente fuori la giacca impermeabili, copriamo gli zaini e proseguiamo la salita.
Con un paio di tornanti abbastanza ripidi e rivolti proprio nella direzione del vento guadagnamo diversi metri di quota e ci portiamo nei pressi di una grande malga: siamo arrivati all’alpe Canaleccio.
Le mucche sono già tornate a valle da un po’ e ora la struttura è completamente chiusa, girandoci attorno notiamo però un possibile scorcio panoramico interessante. Deviamo quindi dal sentiero per raggiungere la piccola collinetta posta proprio accanto alla malga. Raggiunta la sua sommità si apre davanti a noi una veduta magnifica sulla parte bassa del lago Devero, sulla diga, sui bei prati superati durante la salita e sulla catena di montagne innevate che chiudono l’alpe Devero.
Improvvisamente, il sole fa capolino tra le nuvole, illuminando i prati e parte del bosco. Approfitto dei pochi minuti di luce per scattare alcune foto, ma una folata di vento gelido ci riporta bruscamente alla realtà, annunciando l’ennesimo scroscio di pioggia che ci fa rabbrividire.
Arrivo al lago Pianboglio
Superata l’alpe, il sentiero ritorna quasi pianeggiante, attraversando un ampio prato incorniciato da una dolce collinetta sulla sinistra e da una maestosa altura rocciosa sulla destra. Davanti a noi si erge la Punta d’Arbola (3325 m), la cui cima è quasi interamente avvolta da un cupo strato di nuvole , che sembrano addensarsi sempre di più.
Man mano che camminiamo, sembra impossibile lasciarci alle spalle il brutto tempo: al contrario, abbiamo la sensazione di andare proprio incontro alla pioggia e il vento gelido.
In breve il sentiero H98 si fa lastricato ed inizia a salire lungo la parete alla nostra destra, prima di proseguire però individuiamo una flebile traccia sui prati alla nostra sinistra e decidiamo di seguirla. Dopo una breve curva sulla sinistra ci troviamo su un altura completamente invasa da piccoli cespugli di rododendri e da si apre una splendida veduta sul lago Piamboglio.
Lo specchio d’acqua artificiale, sebbene più piccolo rispetto al lago Devero, non è certo meno suggestivo. I larici lasciano qui il posto a piccoli arbusti e vasti prati di erba dai toni arancioni e rossastri. Le sponde paludose del lago creano un contrasto cromatico unico se osservate dall’alto, con i colori intensi dell’erba bagnata che si fondono armoniosamente con il blu profondo dell’acqua. A completare questo quadro cupo e malinconico ci sono le imponenti pareti di roccia scura che incorniciano l’intera area, attraversate da lunghi rigoli d’acqua e piccole cascate che scivolano tra le rocce prima di gettarsi nel lago.
In questo breve tratto del sentiero mi perdo scattando molteplici fotografie, provando a catturare angoli e scorci leggermente diversi tra loro.
Proseguendo sarebbe possibile congiungersi con il sentiero H002 e raggiungere così le sponde del lago, essendo già un po’ in ritardo sulla tabella di marcia preferiamo però tornare sui nostri passi e continuare la salita lungo il sentiero H98.
Alpe Forno inferiore
La mulattiera, da questo punto in poi, diventa notevolmente più ripida e, a tratti, scivolosa a causa della pioggia che continua a cadere. Tuttavia, a rendere meno faticosa la salita ci pensano gli scorci sempre nuovi che si aprono sul lago Piamboglio e, una volta raggiunta una quota sufficientemente alta, anche sul lago Devero.
Con l’ultimo sforzo, superiamo l’ultimo tratto di dislivello e ci congiungiamo con un torrente. Qui, le nuvole basse celano quasi completamente la vista sulle montagne circostanti; l’erba è ormai quasi completamente tinta di arancio, mentre piccoli torrenti scorrono impetuosi, evitando le poche baite in pietra che punteggiano questo pianoro.
L’idea iniziale è di fermarci per una pausa, quindi decidiamo di spostarci verso le baite, cercando di ripararci almeno un po’ dalla pioggia. Come accaduto per l’alpe Canaleccio, anche in questo caso l’alpeggio è stato svuotato e ripulito ormai da diversi giorni. Fortunatamente, riusciamo a rifugiarci contro le pareti di una delle strutture, trovando un minimo riparo sotto il tetto.
Dopo aver mangiato rapidamente un pezzo di pane e un po’ di cioccolato inizio ad incamminarmi sul pianoro dove sorge l’alpe, ammirando il paesaggio spoglio e completamente bagnato dalla pioggia. Guardando il sentiero che dovremo iniziare a percorrere però si iniziano ad intravedere degli spiragli di sole che colpiscono il terreno e le nuvole, prima decisamente fitte e cupe, sembra stiano iniziando a diradarsi un po’.
Fiduciosi che il tempo migliorerà un po’ decidiamo quindi di metterci nuovamente in cammino, imboccando il sentiero H18.
Ritorno in quota passando per l’alpe della Valle
Il sentiero da questo punto in poi si fa essenzialmente pianeggiante e grazie ad alcune passerelle in legno e piccoli ponticelli inizia ad attraversare aree paludose, vasti pascoli e piccoli laghetti alpini. Le nuvole cariche di pioggia finalmente smettono di seguirci e dopo pochi minuti iniziamo ad essere colpiti dai primissimi raggi di sole, che caricano di splendidi toni arancioni l’erba dei pascoli e di blu intenso i numerosissimi specchi d’acqua che ci ritroviamo ad aggirare.
Il paesaggio migliora ulteriormente quando, improvvisamente, si apre una splendida vista sulla punta della Valle (2667 m) di fronte a noi e, alla nostra destra, sull’Albrunhorn (2885 m). Quasi di colpo, complice il sole, sembra di essere entrati in un nuovo mondo, dove le imponenti pareti rocciose, spruzzate di neve, si riflettono nei numerosi laghetti, creando un’atmosfera quasi surreale.
Passeggiando sullo stretto sentiero e facendo rapide deviazioni sull’erba mi perdo in mille composizioni fotografiche differenti: mi concentro sul dettaglio di un monte parzialmente coperto dalle nuvole, per poi passare ad un riflesso su un laghetto quasi immobile, finendo per scattare anche ampie panoramiche per cercare di cogliere per intero il lago più grande di questo altopiano.
Il sentiero prosegue senza difficoltà fino a raggiungere località Alpe la Satta, dove devia a destra, perdendo diversi metri di quota. Prima di affrontare la ripida discesa, però, noto uno spazio pianeggiante accanto a dei vecchi ruderi. Usciamo rapidamente dalla traccia segnata e raggiungiamo le antiche strutture in pietra, per poi proseguire appena oltre, fino a giungere al bordo di questa altura. La vista da questa posizione è straordinaria: di fronte a noi si estende la parte sud del lago Devero, ora tinto di un azzurro intenso grazie al sole che ne illumina le coste. Sulla sinistra, il blu profondo del lago si fonde con l’arancio dei boschi a bassa quota, mentre in lontananza si distinguono chiaramente i principali picchi della zona. Mi fermo per diversi minuti per cercare la composizione migliore, complici anche le nuvole che, nascondendo parzialmente il sole, continuano a cambiare i colori e i giochi di contrasto di questa veduta.
Terminata la lunga sessione fotografica, torniamo sui nostri passi per affrontare la lunga discesa sassosa che ci si para davanti. Il tracciato non è particolarmente complicato né esposto, ma la presenza di molte rocce lisce e bagnate richiede un passo sicuro e molta attenzione. Superato rapidamente il canalone di roccia, torniamo a camminare a mezzacosta, immergendoci nel bosco di larici che avevamo attraversato questa mattina.
Il sole ci avvolge completamente, incendiando di colori l’intero bosco e iniziando a regalarci un piacevole tepore. Finalmente, posso togliere il pile e proseguire l’escursione in maglietta.
Terminato il breve tratto nel bosco ci ritroviamo in un ampia radura prativa denominata Alpe della Valle, qui abbiamo due opzioni:
- Deviare a destra lungo il sentiero H14 e ricongiungerci in questo modo con il sentiero che costeggia il lago affrontato questa mattina
- Proseguire sul tracciato H18 e scendere diverso chilometri dopo, nei pressi di Crampiolo
La prima opzione è sicuramente la più breve, ma avendo tempo decidiamo di proseguire dritti, continuando a camminare sul H18. Il tracciato non è dissimile dalla sezione a mezzacosta percorsa fino ad ora: si percorrono vasti prati deviando tra cespugli di rododendri e zone paludose, sempre accompagnati dalla bella vista sul Punta d’Arbola e il Pizzo Fizzi.
Superate un paio di paludi alpine raggiungiamo un piccolo laghetto nei pressi dell’alpe Sangiatto e qui iniziamo la discesa lungo una semplice mulattiera sterrata. Si potrebbe imboccare anche il sentiero H16, ma dopo le diverse ore di cammino preferiamo di gran lunga la comodità della strada, che in circa 30 minuti ci conduce nuovamente a Crampiolo.
Ritorno a Crampiolo e al parcheggio dell’Alpe Devero
Tornando tra la vie del borgo in pietra facciamo una breve pausa lungo le panchine disposte proprio accanto al ruscello, ammirando le baite e il flebile fumo che esce dai camini.
Il grosso del dislivello ormai è stato fatto e ora non resta che tornare verso la piana principale dell’alpe Devero e successivamente il parcheggio. Per farlo si può imboccare il sentiero H98 (estivo) o l’H98A (invernale). Se avete tempo e ancora un po’ di energia nelle gambe non posso non consigliarvi di passare anche per il piccolo lago delle Streghe, sentiero descritto in questo articolo: Trekking Alpe Devero – Lago delle Streghe 2024 (GPX gratis)
Qualunque sia la vostra scelta in poco meno di 1 ora sarete nuovamente sull’ampio pascolo dell’Alpe Devero e in pochi passi raggiungerete i parcheggi che si trovano sulla strada asfaltata.
Spot fotografici – I migliori spot fotografici dell’escursione sull’Alpe Devero
Il trekking, sviluppandosi per molti chilometri, è letteralmente disseminato di molteplici aree dal particolare interesse fotografico. I colori autunnale inoltre, come ampiamente sottolineato, non fanno altro che impreziosire ulteriormente il paesaggio caricandolo di contrasti e colori altrimenti impossibili in altri periodi dell’anno.
Volendo provare a stilare una lista delle zone migliori dove poter scattare un a foto vi riporto le seguenti:
- Il piccolo borgo di Crampiolo ammirato dall’alto di una delle numerose collinette che lo circondano.
- I numerosi scorci sul lago Devero che si ammirano da praticamente tutto il tratto del sentiero H98 che costeggia il lago
- La veduta sul lago Devero che si può ammirare dall’alpe Canaleccio
- Il lago Piamboglio ammirato dall’alto, rimanendo nei pressi del sentiero H98
- Il sentiero H18 tra l’alpe Forno inferiore e l’alpe la Satta è disseminato di piccoli laghetti alpini, aree paludose e splendide vedute sulle montagne circostanti
- Il canalone roccioso scendendo dall’alpe la Satta con la bella vista sulla sezione sud del lago Devero
- In autunno è inoltre ammirabile il fenomeno del foliage praticamente su tutta la piana del Devero e sulle sponde del lago Devero, rimanendo tra i boschi a bassa quota.
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Galleria fotografica – Trekking alpe Devero e lago Pianboglio
Tutti gli scatti di questa uscita sono anche visibili in alta risoluzione sulla mia pagina Facebook: Galleria fotografica – Alpe devero anello lago Pianboglio Alpe Forno
Conclusioni e consigli – Escursione Alpe Devero, lago Piamboglio e Alpe Forno
Il sentiero proposto è molto scenografico e si sviluppa sempre su un tracciato ben battuto e segnato. Il dislivello non indifferente unito alla durata complessiva dell’escursione non lo rendono tuttavia adatto a tutti i camminatori.
Esiste ovviamente la possibilità di spezzare l’escursione alloggiando a Crampiolo, riducendo in questo modo il tempo totale di percorrenza di circa 1h. Alternativamente è anche possibile scegliere di non compiere l’anello completo, tornando indietro lungo la stessa strada dell’andata o chiudendo l’anello prima nei pressi dell’Alpe della Valle. È quindi possibile “semplificare” il tracciato proposto, per quanto in ogni caso (anche nella sua veste ridotta) non è certo classificabile come un sentiero semplice e adatto a tutti.
In caso di escursione in ambiente invernale vi invito invece a valutare le condizioni del manto nevoso, la percorribilità della strada ed eventuali pericoli nella zona. Non si tratta di un escursione che si presta ad essere affrontata con la neve per via dei numerosi tratti ripidi e potenzialmente esposti al rischio di valanghe.
Acqua lungo il sentiero
Sono presenti diverse fontanelle lungo il sentiero, in particolare queste si trovano nel primo agglomerato di baite che troverete sull’alpe e nel borgo di Crampiolo. Ti consiglio di utilizzare questa applicazione per visualizzare rapidamente tutte le fontanelle attorno alla tua posizione: Recensione Mapy.cz – La migliore App per il trekking (stefanopoma.it)
Periodo consigliato
- Primavera: attenzione alla possibile presenza di ghiaccio
- Estate
- Autunno: attenzione alla possibile presenza di ghiaccio
- Inverno: Sconsigliato per via nei numerosi tratti ripidi ed esposti al rischio di valanghe
Link e riferimenti utili
- Sito Alpe Devero: Alpe Devero
- Informazioni Parco Alpe Veglia e Alpe Devero: Parco dell’Alpe Veglia e dell’Alpe Devero: Contatti (parks.it)
- Informazioni turistiche VisitOssola: Uffici turistici in Val d’Ossola per la tua vacanza | VisitOssola
- Rifugio Enrico Castiglioni CAI: Rifugio Castiglioni | Alpe Devero
- Casa Fontana: Casa Fontana Devero
- Locanda Punta Fizzi: https://www.locandapuntafizzi.it/
- Agriturismo alpe Crampiolo: http://www.agriturismoalpecrampiolo.it/
- La Baita. https://www.alpedevero.it/baita.html
PRO e COTRO e Valutazione
👍Pro:
- Sentiero ben segnanto e battuto
- Grande varietà paesaggistica
- Spettacolare in periodo autunnale
👎Contro:
- Scivoloso in caso di pioggia o ghiaccio
Valutazione
Voto | 4.5/5 |
Segnaletica | 4/5 |
Difficoltà | 3/5 |
Paesaggio | 4/5 |
Webcam sull’Alpe Devero
È presente una webcam nella piana dell’Alpe Devero: Webcam Alpe Devero
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