Generalmente per me andare in montagna significa camminare, faticare e guadagnarsi la vetta. I paesaggi soggetti delle mie fotografie e video acquistano quindi un valore diverso se raggiungerli mi è costato sudore e tempo.
Di un sapore totalmente diverso sono invece quei luoghi raggiungibili quasi esclusivamente facendo affidamento su auto, funivie o mezzi pubblici. La soddisfazione personale, in questi casi, viene quasi completamente meno. Ma è evidente che lo sforzo di piazzare lì un enorme parcheggio o una funivia sia stato fatto perché il luogo in questione nasconde un certo tipo di bellezza paesaggistica.
I Colli di San fermo sono esattamente questo tipo di luogo: un gruppo di montagne poste a 1.075 m di altitudine, in una posizione decisamente panoramica su tutta la Val Cavallina, ma anche facilmente raggiungibile grazie a una strada asfaltata molto larga e a un grande parcheggio a pochissimi metri dalle cime.
Ci troviamo in un ambiente quasi collinare, dove si susseguono pascoli, cascine in pietra e piccoli boschetti che si arrampicano sui docili pendii dei colli. Il panorama, estremamente aperto, consente di avere una fantastica veduta sulla pianura Padana e su tutta la linea appenninica. Mentre, verso nord, sono evidentissime le cime più alte delle Orobie bergamasche.
Negli ultimi anni diverse volte mi è capitato di salire su queste montagne.
- A volte per una rapida camminata sulla cima di un colle e per vedere il tramonto.
- Altre volte per fare una semplicissima ciaspolata dopo una nevicata.
- In altre circostanze, invece, sono salito di notte per rimanere ad osservare un’eclissi lunare o semplicemente per vedere le stelle cadenti.
Un luogo abbastanza significativo quindi per me, ma che non avrebbe molto spazio in questa sede in quanto la maggior parte delle camminate che partono dai Colli si traducono in una semplicissima salita di soli 10/15 minuti.
Perché scrivo un articolo quindi?
L’estate scorsa, un po’ per caso, ho aperto una mappa cercando eventuali sentieri attorno a questa zona e mi sono reso conto della presenza di un possibile giro ad anello: un insieme di sentieri in grado di far visitare all’escursionista la cima di tutti i Colli, per poi passare anche nei boschi sottostanti, fino a raggiungere la frazione di Sant’Antonio.
In marcia quindi! Cercando di inventarci un trekking completo in un posto dove la maggior parte della gente viene solamente per ammirare il panorama.
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Sommario escursione sui Colli di San Fermo
- Dove parcheggiare ai Colli di San Fermo
- Mappa: Escursione ai Colli di San Fermo
- Discesa lungo il sentiero CAI 613 verso Sant’Antonio
- Valico di San Fermo – Sentiero 614
- Paese di San Fermo
- Salita sul Colle Gremalto
- Arrivo al ristorante Al Colle
- Belvedere e la prima panchina gigante
- Monte Ballerino e seconda panchina gigante
- Galleria fotografica: Trekking Colli di San Fermo
- Consigli e informazioni utili
- Acqua lungo il sentiero
- Periodo consigliato
- Link e riferimenti utili
- PRO e CONTRO – Valutazione
- Webcam lungo il sentiero ad anello dei Colli di San Fermo
- Dove seguirmi
Dati tecnici – Trekking sui Colli di San Fermo:
Difficoltà | E – Escursionistico |
Durata | 2:30 (A/R) |
Anello | No |
Distanza | 7 Km |
Dislivello | 417 m |
Sentieri | CAI 290 |
Tipologia | Trekking |
Data | 20/10/2021 |
Come raggiungere i Colli di San Fermo? Dove parcheggiare?
I Colli di San Fermo si trovano nel piccolo comune di Grone, in provincia di Bergamo. Le vie di accesso sono essenzialmente due.:
- Partendo da Bergamo si imbocca la SS42, si prende l’uscita di Grone e si inizia a salire incrociando le piccole frazioni di Ponte e di Sant’Antonio. Giunti in località San fermo, vicino alla chiesa del paese, si imbocca la salita sulla sinistra, che, in 5 minuti, condurrà ad un ampissimo parcheggio situato accanto al ristorante Al Colle.
- Partendo da Brescia (lago d’Iseo) si può invece salire lungo la SP79, che parte da Villongo, e attraversa i paesi di Adrara San Martino, Adrara San Rocco, fino ad arrivare a San Fermo.
Entrambe le strade sono asfaltate e a due corsie, anche se in certi limitati tratti possono diventare un po’ strette. Non trattandosi di una località di montagna molto isolata il traffico non è inesistente e non è raro incrociare qualche furgone o camion abbastanza voluminoso. Quindi bisogna fare attenzione, soprattutto di tornanti più stretti.
Vi lascio qua la posizione esatta per impostare il navigatore: Link a Google Maps (45.742508388816226, 9.942142233392229).
Il parcheggio è a pagamento?
L’enorme parcheggio accanto al ristorante è sempre stato completamente gratuito.
All’inizio dell’estate del 2021, però il comune ha abilitato un sistema di gratta e sosta, con biglietti acquistabili nei vari esercizi del paese o direttamente al ristorante. Il costo per tutta la giornata è stato fissato a 3€.
Immagine del cartello che hanno messo: Cartello Gratta e Sosta.
Vi lascio qua sotto il post: Post Gratta e Sosta.
Mi è capitato di utilizzare questo sistema di pagamento in estate. Quando ci sono salito in inverno però tutti i ristoranti e bar erano chiusi e nessuno vendeva il biglietto.
Non mi è quindi chiarissimo il funzionamento e ho già provato a contattare più volte il comune e l’ufficio turistico, ma non ho ancora avuto risposta.
Vi terrò aggiornati qua sotto:
Mail ricevuta dal portale invalcavallina.it in data 30/05/2022
Ciao Stefano,
grazie per averci contattato,
confermiamo che il servizio “gratta soste” è gestito a livello comunale, pertanto è possibile acquistare il ticket presso il bar “Al Colle” oppure al bar “La Piazzetta” ovvero dal volontario comunale presente nel piazzale di parcheggio.
In caso di chiusura degli esercizi, la sosta è gratuita solo temporaneamente, ad es. in occasione di alcuni eventi, infatti i locali sono chiusi e non è presente alcun volontario presso cui poter acquistare il ticket.
Buona giornata!
Mappa: Trekking Colli di San Fermo
Mappa: Trekking Colli di San Fermo
Nonostante la descrizione, il tracciato gpx e le fotografia hai ancora dubbi su certi tratti del sentiero?
Ti invito a leggere questo breve testo, accompagnato da fotografie fatte in loco, mappe e semplici disegni. Dovrebbe aiutarti a chiarire qualsiasi ulteriore dubbio su questo sentiero.
Trekking Colli di San Fermo – StreetView – Descrizione fotografica (stefanopoma.it)
Discesa a Sant’Antonio – Sentiero CAI 613
Scesi dalla macchina iniziamo a metterci gli scarponi e preparare gli zaini. Inevitabilmente, come ogni volta, lo sguardo si porta verso nord ad osservare i bei profili delle cime delle Orobie: il Pizzo Coca, il Pizzo del Diavolo, Punta di Scais ecc. Da questa posizione l’unica assente di rilievo è la Presolana.
Tranquilli perché sarà visibile una volta raggiunta la cima dei colli.
Clicca qui per vedere la mappa 3D: 45.74250°N, 9.94212°E – PeakFinder
Stranamente il giro di oggi inizia con una lunga discesa. Purtroppo, se si vuole partire e arrivare da questo parcheggio iniziare con una discesa è l’unica possibilità.
Nella parte sud del parcheggio individuiamo molto facilmente una larga strada sterrata, che inizia a scendere. Su una staccionata è presente un cartello con indicato il sentiero CAI 613 (direzione Sant’Antonio).
Iniziamo così a scendere lungo la mulattiera, attraversando i verdissimi campi sottostanti il paese di San fermo.
Dopo pochi tornanti il tracciato si restringe e si trasforma in un sentiero, in certi tratti abbastanza invaso dall’erba, ma comunque sempre visibile e disseminato di cartelli (soprattutto in corrispondenza di eventuali vivi).
Dopo 5 minuti, usciamo dal bosco e ci troviamo di fronte alla recinzione di una piccola fattoria. Il sentiero costeggia il perimetro della struttura, mantenendosi all’esterno, per poi deviare in maniera decisa a destra.
Alzando lo sguardo, da questa posizione, scorgo un lampo di colore nel cielo: dalla cima dei Colli diverse persone si stanno lanciando con il parapendio. La morfologia del colle più alto è infatti perfetta per questo tipo di attività.
Proseguiamo a mezzacosta per una cinquantina di metri e subito individuiamo una nuova indicazione. Il sentiero CAI 613 (per Sant’Antonio) svolta a sinistra ed entra nuovamente in un fitto bosco.
Questa è la parte di sentiero con la maggiore pendenza, il fondo è sassoso e spesso irregolare. Bisogna quindi proseguire con un minimo di attenzione.
Proseguiamo in discesa per una ventina di minuti, rinfrescati dall’ombra di questi alberi, senza però la possibilità di ammirare il paesaggio attorno a noi.
In questo tratto vi consiglio di tenere sottomano una mappa perché ci sono diversi tratti di altri sentieri che intersecano il 613 e portano spesso su strade a fondo chiuso per raggiungere piccole abitazioni nella zona.
Giunti ad un bivio, il sentiero 613 deviata destra, mentre noi dobbiamo girare a sinistra lungo il 614, mantenendo sempre le indicazioni per Sant’Antonio.
Siamo nuovamente su una mulattiera che attraversa una galleria verde di alberi, impreziosita da diverse tipologie di fiori che crescono proprio a lato della strada e conferiscono ulteriore colore a questo bellissimo scorcio estivo.
Dopo pochi minuti, sbuchiamo in una strada asfaltata (via Salino), che rapidamente ci porta alla piazza della frazione di Sant’Antonio.
Salita al valico lungo il sentiero CAI 614
Una volta in paese, prima di incrociare la SP79, individuiamo un cartello con indicazione “Valico di San Fermo” (Sentiero CAI 614).
Proseguiamo quindi per una cinquantina di metri lungo la strada provinciale, per poi deviare quasi immediatamente sulla sinistra.
Vi lascio qua il punto esatto della deviazione con lo Street View di Google Maps(45.73016953144787, 9.940011288063427).
Il sentiero prosegue prima molto ripido, lungo una strada ciottolata, per poi diventare più morbido, deviando su ampissimi tornanti che semplificano molto la successiva salita.
Bisogna infatti passare dai 774 m di Sant’Antonio ai 1065 m del paese di San fermo.
Giunti a quota 900 m il paesaggio si apre sui vasti prati della zona. A nord si iniziano a vedere le forme smussate dei colli, sovrastate da un’immensa distesa di cielo azzurro.
Nonostante sia estate non fa per niente caldo e un costante venticello fresco rende veramente piacevole la camminata.
Proseguendo lungo il 614 raggiungiamo infine la cresta di questo lato di montagna e non appena la superiamo la vista si apre anche alle montagne che si estendono ad ovest, dominate in questo caso dalla cima del Monte Bronzone.
Proseguendo in cresta ci avviciniamo sempre di più alle abitazioni di San Fermo e alla Chiesa dei santi Fermo e Rustico.
Prima di mettere nuovamente i piedi sull’asfalto, però, il sentiero ci regala una piacevolissima sorpresa. Nell’ultimo tratto, infatti, quasi tutti gli alberi sono coperti di rovi carichi di more. È evidente che sia una zona conosciuta perché tutte le more più basse sono già state raccolte. Vista l’abbondanza però ne sono rimaste un bel po’ anche per noi, così ci fermiamo qui per una breve pausa cercando di prendere i frutti ed evitando le spine dei rampicanti.
Il paese di San Fermo
Il sentiero prosegue e sbuca proprio alle spalle della chiesa di San Fermo.
Vi segnalo che in questa zona sono presenti dei bagni pubblici abbastanza ben tenuti.
L’obiettivo della restante parte dell’escursione è quello di salire lungo i colli più alti della zona, percorrendo la cima del Monte Gremalto e del monte Ballerino, passando anche per le panchine giganti che sono state installate in questa zona.
Salita sul monte Gremalto (1.322 m)
Iniziamo a salire in forte pendenza su via Monte Torremezzo, strada asfaltata che dopo poche centinaia di metri si trasforma nuovamente in mulattiera.
Giunti in prossimità di una recinzione, svoltiamo a destra e ci immergiamo nel bosco che ricopre il versante orientale del Colle Gremalto.
Il percorso prosegue su un terreno sassoso con una pendenza moderata. Una volta usciti dagli alberi ci si para davanti una bellissima vista sulle colline circostanti, alla nostra destra si vede la strada provinciale che abbiamo percorso per la salita e in fondo, verso nord, lo sguardo è attratto dal Monte Guglielmo (la cima più maestosa di questa zona).
Proseguiamo ora tagliando in mezzo ai prati fino a raggiungere una forcella dove è presente un piccolo stagno (località Foppelle 1.230 m).
Sulla nostra sinistra, contro l’orizzonte, si staglia la cima del colle Gremalto (1.322 m) sormontata da un paio di antenne e da un piccolo casolare recintato.
Il sentiero in questo tratto non è ben segnato, ma sostanzialmente prosegue dritto in direzione della cima del colle. Man mano che saliamo la vista sulle Alpi che ci circondano non fa altro che migliorare e finalmente è ben visibile anche il massiccio della Presolana.
Da questa posizione, guardando verso nord, tutta l’area è letteralmente circondata da un massiccio strato di montagne rocciose e cime aguzze. Vista la posizione abbastanza sopraelevata e completamente isolata di questi colli, nelle giornate più limpide è possibile ammirare praticamente tutte le cime principali delle Orobie, per poi passare anche alle Prealpi bresciane.
Giunti sulla cima del colle ci sediamo per riposare un po’. Da questa posizione decido anche di fare alzare il drone.
Particolarmente interessante dal punto di vista fotografico è il sentiero che, percorrendo il crinale della montagna, collega il colle sul quale ci troviamo con il Monte Gremalto, posto a poche centinaia di metri da noi.
Esatto una cima si chiama “Colle Gremalto”, mentre una seconda nelle mappe figura come “monte Gremalto”. Entrambe sono alte 1.322 m.
Negli anni il crinale di collegamento tra queste due piccolissime vette è stato il luogo dove ho concentrato la maggior parte delle mie foto, proprio per l’estrema varietà degli scorci disponibili e per la possibilità di avere una vista così libera sulle montagne a nord e sulla pianura sud.
Dopo una lunga pausa per mangiare qualcosa proseguiamo lungo il sentiero, in direzione del monte.
La cima è caratterizzata da un fitto bosco lungo tutto il suo versante meridionale, mentre da un prato abbastanza ripido lungo il versante settentrionale.
Qua sotto trovate un video che mostra la salita lungo questo bosco avvenuta nell’inverno del 2021:
Oggi però non percorriamo il bosco, ma deviamo sul prato a destra, mantenendo il sentiero 614 e scendendo in direzione della strada asfaltata che si trova a pochi metri di dislivello da noi.
La discreta pendenza di questi prati e la quasi totale assenza di alberi rendono il luogo estremamente panoramico: la vista verso gli Appennini e la pianura è parzialmente coperta, ma in compenso iniziano ad aprirsi scorci sul lago d’Endine.
Ritorno al parcheggio e al ristorante Al Colle
Concluso il sentiero, imbocchiamo una stretta strada asfaltata, che in pochi tornanti gira attorno al monte e ci porta al parcheggio dove abbiamo lasciato l’auto questa mattina.
In poco meno di 20 minuti siamo nuovamente sullo spiazzo dove sorge il ristorante Ai Colli.
Non ho ancora avuto occasione di fermarmi qui per mangiare, però le recensioni che leggo sono molto positive. Per i più piccoli è anche presente un parco giochi e moltissimo prato dove giocare.
Belvedere e panchina gigante
Incomincia ora l’ultimo tratto del nostro percorso ad anello, per raggiungere la cima del Colle ballerino e l’iconica panchina gigante posta proprio sulla sua sommità.
Questo è anche il sentiero più semplice, che generalmente la maggior parte delle persone percorrono una volta parcheggiato ai Colli di San fermo.
A sinistra del ristorante è ben evidente l’inizio del sentiero panoramico inclusivo, adatto anche a disabili e a carrozzine, che porta al Belvedere dei Colli di San fermo.
Iniziamo a camminare sulla strada cementata e perfettamente tenuta. Dopo aver percorso pochissimi metri di dislivello raggiungiamo la sommità dei prati alle spalle del ristorante. Qui il sentiero curva leggermente e si porta e in una posizione chiamata a Belvedere: una vasta e piana area erbosa, dove sono state poste delle bacheche orientative, che mostrano il nome di tutti i monti visibili da questa posizione.
Siamo in una posizione leggermente meno elevata rispetto al monte Gremalto, quindi la vista sulle Orobie è leggermente limitata. In compenso però si apre una bella visuale sulla parte sud della pianura e sulla linea degli Appennini.
Molto spesso da questa posizione sono stato in grado di vedere distintamente e fotografare anche il Monviso.
Dovete avere la fortuna di capitare qua in una giornata parecchio ventosa. Non è comunque così raro.
Accanto alle bacheche, camminando un po’ sull’erba, è anche possibile raggiungere la prima panchina gigante dei Colli di San fermo. Quest’ultima colorata di giallo e bianco, a ricordare i colori del narciso fiore tipico di queste zone.
L’installazione fa parte del progetto Bench community project.
Qua potete trovare la mappa con tutte le panchine europee e tutte le spiegazioni del caso:
Big Bench Community Project | Le Grandi Panchine delle Langhe
Tramonto al monte Ballerino (1.275 m)
Il sentiero inclusivo termina in questa posizione, ma noi possiamo proseguire oltre, su strada sterrata, fino a raggiungere la sommità delle Monte Ballerino.
La cima del colle, seppur sia presente un’ampia zona prativa, è molto più soffocata dagli alberi rispetto a quanto visto fino ad ora. Questi vanno a chiudere quasi completamente la visuale sulle montagne a nord e sugli Appennini a sud.
Resta però aperto un bello scorcio ad Est, dominato dalle forme del Pizzo Arera.
Peak Finder
Sulla cima è inoltre piazzata una croce e la seconda panchina gigante, quest’ultima di colore marrone.
È stata installata in questa posizione, ad osservare la Val Seriana e la Val Cavallina, proprio a ricordo della pandemia di COVID-19 che ha colpito in maniera particolarmente grave queste zone.
La giornata volge quasi al termine e questo sembra il luogo perfetto per il tramonto. Quindi tiriamo fuori dallo zaino qualche panino e ci sediamo sulla panchina ad aspettare il calare del sole.
Il sole tramonta proprio davanti a noi e nella sua discesa incendia di arancione i picchi più alti delle Orobie visibili da questa posizione.
Galleria fotografica – Escursione ai Colli di San Fermo
Tutti gli scatti di questa uscita sono anche visibili in alta risoluzione sulla mia pagina Facebook. Sono molti di più rispetto a quelli che sono riuscito ad inserire in questo articolo: Galleria fotografica Colli di San Fermo
Conclusioni e consigli – Giro ad anello sui Colli di San Fermo
Il sentiero proposto è abbastanza semplice seppur un po’ lungo.
Il giro ad anello completo richiede circa 4 ore e può essere facilmente affrontato da chiunque. Sono inoltre del tutto assenti punti tecnici o esposti.
Come già detto durante l’introduzione, questo trekking è semplicemente frutto del desiderio di “inventarsi” una camminata non troppo breve in una zona dove generalmente si viene per camminare poco. Vista la natura di questi colli avrete quindi la possibilità di spezzare il sentiero un po’ come vorrete e raggiungere solamente alcune sue parti:
- Dal parcheggio si può salire direttamente al Colle Gremalto.
- Dal Bar si può percorrere solamente il percorso inclusivo.
- Si può parcheggiare a Sant’Antonio e percorrere solamente la parteiniziale del 613.
- ecc.
La percorrenza è consigliata nei periodi più freschi dell’anno. In piena estate, considerata la quota bassa, c’è il rischio che faccia abbastanza caldo.
Trattandosi di una zona molto aperta non è inoltre raro che, una volta raggiunta la sommità dei colli, inizi a tirare un vento forte proveniente da nord.
Acqua lungo il sentiero
Non è presente nessuna fontanella lungo il percorso. Sono presenti però diversi bar e ristoranti nel paese e accanto al parcheggio. Durante la bassa stagione non è però assicurato che tutti gli esercizi rimangano aperti.
Periodo consigliato
- Primavera
- Estate: Attenzione al caldo soprattutto durante il mese di agosto.
- Autunno
- Inverno: per la parte di sentiero sopra i colli potrebbero essere necessari i ramponcini o le ciaspole.
Link e riferimenti utili
- Ufficio turistico Val Cavallina: Sito ufficiale Turismo in Val Cavallina Lago di Endine – Sito del Comitato inValCavallina
- Pro-Grone e San Fermo: ProGrone e Colli San Fermo – Sito ufficiale Turismo in Val Cavallina Lago di Endine Sito del Comitato inValCavallina
- Informazioni Panchina Gigante: Panchina Gigante di Grone – Colli di San Fermo – Visit Lake Iseo Portale Ufficiale turismo Lago d’Iseo
- Big Bench Community Project: Big Bench Community Project | Le Grandi Panchine delle Langhe
- Elenco dei luoghi dove poter acquistare il passaporto BBCP: DOVE-TROVARE-TIMBRI-E-PASSAPORTI_1-1-1.pdf (bigbenchcommunityproject.org)
PRO & CONTRO – Valutazione
👍Pro:
- Parcheggio ampio.
- Facilmente raggiungibile.
- Sentiero molto semplice e adattabile.
- Ottimo panorama sulle Prealpi.
👎Contro:
- Caldo in piena estate.
- In caso di foschia la vista peggiora molto.
Valutazione
Voto | 4.5/5 |
Segnaletica | 4/5 |
Difficoltà | 1.5/5 |
Paesaggio | 3.5/5 |
Webcam lungo il sentiero per il monte Sparavera
Purtroppo, NON ci sono Webcam lungo il sentiero. Quella più vicina si trova al rifugio Malga Longa, sempre in Val Cavallina ma molto distante dai Colli:
- Webcam Malga Longa: Link Windy.com
Vi lascio anche la posizione esatta del luogo su Instagram: Link
Se trovate post o storie recenti avrete un quadro maggiormente chiaro sulle condizioni meteo.
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