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Nonostante le ridottissime nevicate dei mesi scorsi avevo moltissima voglia di mettere nuovamente le ciaspole ai piedi e camminare un po’. Così ho iniziato a spulciare tra gli itinerari invernali più vicini alla mia zona e quasi subito mi sono ricordato di una facile escursione nella località turistica del Monte Pora.

Trekking al Rifugio Magnolini

Il Monte Pora è un massiccio facente parte delle Prealpi bergamasche ed è facilmente raggiungibile da una comoda strada asfaltata che, partendo da Castione della Presolana, conduce a località malga Alta di Sotto e malga Alta di Sopra.

La zona la conosco bene e queste strade le ho battute diverse volte l’estate scorsa. Non mi era però mai capitato di salirci durante l’inverno.
Vi lascio qua un cammino che ho tracciato questa estate, con partenza proprio dal monte Pora: Cammino dal Monte Pora a Castro – Seguendo il torrente Borlezza (stefanopoma.it)

Trekking invernale al Rifugio Magnolini

I suoi morbidi pendii, in periodo estivo, vengono tagliati da semplicissimi sentieri che regalano degli scorci veramente d’impatto su tutta la Presolana e sul lago d’Iseo. In inverno, invece, quasi l’intera area viene completamente ricoperte da piste da sci e i numerosi impianti di risalita vengono attivati per permettere agli sciatori di raggiungere facilmente tutti i rifugi dell’area.

Evitando le piste e spostandosi su alcuni tratti adibiti a semplici sentieri è però possibile immergersi in questo bellissimo paesaggio anche semplicemente con delle ciaspole o dei ramponcini. Questi tratti sono mediamente molto semplici e in poche decine di minuti è possibile raggiungere diversi rifugi, alcune zone dove poter giocare con gli slittini e persino una piccola cima che apre la vista verso tutte le montagne della sponda bresciana del lago d’Iseo.
Tutto questo in un contesto quasi completamente privo di rischi legati a valanghe o slavine e con una segnaletica sempre molto precisa e diffusa.

Monte Pora con le ciaspole

Sommario: Ciaspolata al rifugio Magnolini e sul monte Alto

  1. Dati tecnici escursione al rifugio Magnolini con le ciaspole
  2. Dove parcheggiare sul monte Pora
  3. Mappa – Trekking al rifugio Magnolini e al monte Alto
  4. Inizio del sentiero lungo la pista da sci
  5. Arrivo al rifugio magnolini
  6. Salita sul monte Alto
  7. Ritorno al parcheggio
  8. Galleria fotografica – Ciaspolata al rifugio Magnolini sul monte Pora
  9. Consigli e informazioni utili
    1. Acqua lungo il sentiero
    2. Periodo consigliato
    3. Link e riferimenti utili
  10. Pro e Contro
  11. Webcam a Monte Pora
  12. Vuoi supportarmi
  13. Dove seguirmi
Ciaspolata sul monte Pora

Dati tecnici – Ciaspolata al Rifugio Magnolini:

DifficoltàE – Escursionistico
Durata2:00
AnelloNo
Distanza6,50 Km
Dislivello310 m
SentieriCAI 559
TipologiaCiaspolata
Data18/01/2023
Scheda tecnica
Ciaspolata sul monte Pora

Dove parcheggiare sul monte Pora

Per compiere questa escursione bisogna raggiungere il paese di Castione della Presolana, per poi svoltare a destra, seguendo le indicazioni per il complesso sciistico del monte Pora
Proseguendo sulla strada, non eccessivamente larga, ma comunque sempre ben tenuta e pulita dalla neve, si raggiungono diversi parcheggi associati a diversi impianti di risalita.
Il consiglio è quello di evitare il primo parcheggio in località Colle Vareno e proseguire ancora verso Malga Alto di Sotto.

Qui si trovano svariati parcheggi gratuiti:

Escursione al rifugio magnolini

Nei weekend di alta stagione è normale che quelli più vicini alle piste e ai sentieri vengano presi d’assalto, durante la settimana o al di fuori degli orari di apertura degli impianti di risalita è invece consigliato proseguire lungo tutta la strada e parcheggiare nell’ultimo parcheggio disponibile (il numero 4). 

Oggi c’è veramente moltissima gente e diverse automobili sono state lasciate a lato della strada (probabilmente in divieto di sosta), inoltre l’ultimo tratto di strada sembra essere particolarmente ghiacciato, quindi, per non rischiare troppo, torniamo indietro e parcheggiamo nel primo parcheggio.

Se avete bisogno di reperire una mappa della località o chiedere qualsiasi tipo di informazione sullo stato della neve o l’eventuale apertura dei rifugi, vi consiglio però di fermarvi un po’ prima per chiedere informazioni all’ufficio turistico
Vi lascio qua la posizione precisa: https://goo.gl/maps/zzAUh9UoqpKVRiM49

Mappa: Escursione al Rifugio Magnolini con le ciaspole

Mappa: ciaspolata al rifugio Magnolini

Inizio del sentiero risalendo lungo la pista da sci

Uscito dalla macchina mi ritrovo davanti al bellissimo profilo innevato della Presolana; oggi sembra esserci un po’ di foschia, ma confido che con l’abbassarsi della temperatura la visuale sulle Orobie diventerà sempre più nitida e definita.

Guardando le persone intorno a me mi rendo subito conto che, come sospettavo, la neve caduta nelle ultime settimane è veramente pochissima e i tracciati per raggiungere il rifugio Magnolini e il monte Alto sono ormai sufficientemente battuti, tanto che l’Intero itinerario può essere tranquillamente percorso anche semplicemente con dei buoni scarponcini.

Quindi, seppur sia ovviamente possibile utilizzare comunque le ciaspole, decidiamo di lasciarle nel bagagliaio dell’auto e tirare fuori solamente dei semplici ramponcini. Visto il peso ridotto di questo accessorio e la sua grandissima utilità consiglio di averne sempre un paio nello zaino quando fate un’escursione dove potrebbero esserci tratti ghiacciati o innevati.

Piste da sci sul monte Pora

Zaino in spalla iniziamo a risalire sull’asfalto seguendo via Monte Pora e in circa una decina di minuti raggiungiamo l’ultimo parcheggio disponibile. Effettivamente quest’ultimo tratto non viene spazzato frequentemente e se volete salirci in auto dovete assolutamente avere degli pneumatici invernali. 

Giunti al termine della strada troviamo una sbarra e finalmente i nostri piedi iniziano a pestare un po’ di neve. A pochissimi passi da noi c’è una pista da sci di media difficoltà che scende dal Pian del Termen, il sentiero, in ogni caso, non la attraversa, ma la risale mantenendosi sulla sua sinistra, proprio al di sotto dei piloni dell’impianto di risalita. 
Ci sono comunque diverse barriere e alcuni cartelli che indicano chiaramente dove è possibile camminare: non c’è il rischio di finire in mezzo alla pista per sbaglio.

Sentiero accanto alla pista da sci

Il tracciato che imbocchiamo sale immediatamente molto ripido seguendo il tratto della pista e mantenendosi tra quest’ultima e il limitare del bosco. La neve è ben battuta, ma in certe parti sta iniziando a sciogliersi e si rischia di scivolare; per questo decidiamo di mettere quasi immediatamente i ramponcini grazie ai quali anche i tratti più ripidi non rischiano più di essere un problema.

Non nego che questa prima parte non sia particolarmente entusiasmante: a sinistra si trova solamente un fitto bosco, a destra gli sbarramenti per evitare di entrare nella pista da sci e guardando verso l’alto non si vede nulla se non il cielo e la sommità della piccola altura che stiamo risalendo. Inoltre la pendenza non accenna a diminuire!

Non è propriamente il modo migliore per iniziare un’escursione.

In ogni caso bisogna proseguire e in circa una decina di minuti raggiungiamo un cartello che indica di proseguire il percorso svoltando sulla destra e attraversando così la pista da sci. Ovviamente la precedenza va data agli scrittori, quindi fate molta attenzione in questo tratto

Punto in cui il sentiero attraversa la pista

Lasciata la pista imbocchiamo un’ampia strada in leggera discesa che in periodo estivo viene utilizzata come pista ciclabile, ma che in inverno si trasforma in un percorso semplicissimo per raggiungere rapidamente il rifugio Magnolini. Tutta quest’area è veramente perfetta per provare ad utilizzare le ciaspole per la prima volta: il dislivello è quasi insignificante, la neve è ben battuta dal passaggio di altri escursionisti ed è anche possibile uscire un po’ dal tracciato principale per pestare della neve fresca.

Ci troviamo ora attorno ai 1.600 m di altitudine e davanti a noi si estende una seggiovia che conduce sulla sommità della collinetta che ci separa dal rifugio Magnolini. La pista che qui viene tracciata è veramente semplicissima e molto breve, probabilmente viene quindi utilizzata solamente da chi non ha mai utilizzato gli sci. Fortunatamente per noi oggi la seggiovia sembra essere ferma e nessuno sciatore sta affrontando questa discesa.

Vista sulle Orobie bergamasche

Seppur in molti stiano risalendo questa altura passando direttamente sul tratto della pista da sci il mio consiglio è quello di spostarvi leggermente a destra rispetto ai piloni dell’impianto di risalita, mantenendovi quindi sul sentiero 559 (ovvero la pista ciclabile).
Risalendo il tracciato il paesaggio inizia ad aprirsi e in circa 10 minuti ci ritroviamo sulla sommità di questo piccolo cocuzzolo

Salita accanto agli impianti di risalita

Davanti a noi si apre uno scenario eccezionale:

  • in lontananza si nota chiaramente la forma del rifugio Magnolini, immerso in soffici collinette bianche tagliate qua e là dal tracciato percorso da alcuni escursionisti o sciatori. 
  • Alzando lo sguardo verso est, incorniciato dai morbidi pendii del Monte Pora, si individua un tratto delle Prealpi Bresciane, dominate dal complesso di Montecampione.
  • A Nord si staglia sull’orizzonte la cima arrotondata del monte Pora, circa 1.880 m. Sforzando un po’ gli occhi si possono vedere varie piste che scendono lungo il suo pendio ovest, gli impianti di risalita ormai fermi e alcuni sciatori che, sfruttando l’ultima salita, stanno ora scendendo godendosi l’ultima luce del tardo pomeriggio.
Vista sul rifugio Magnolini

A completare questa fantastica veduta a 360° ci pensano però tutti i monti che si stagliano lungo tutto il versante nord occidentale e che sono ovviamente dominate dal bellissimo massiccio della Presolana, dal Pizzo Camino e dall’Arera. Con un po’ di pazienza ci si può fermare qui e iniziare a passare con lo sguardo tutte queste cime cercando di nominarle una per una.

Vi semplifico il compito però lasciandovi questo link che vi permetterà di avere un’idea della bellissima posizione panoramica dove ci troviamo

Trekking al rifugio Magnolini

I piloni degli impianti di risalita e la consistente foschia che ancora si vede guardando verso sud mi fanno però capire che questa NON è la posizione ideale per il nostro scatto al tramonto.
Così puntiamo verso sud in direzione del rifugio Magnolini.

Arrivo al rifugio Magnolini

Iniziamo a scendere dolcemente lungo la strada che, per via della sua pendenza, si presta perfettamente ad essere affrontata con uno slittino. Qualche bambino è stato più furbo di noi e tutto questo tratto riesce e percorrerlo in pochi secondi scivolando sul suo piccolo slittino.
A noi invece sono richiesti circa una decina di minuti per concludere la discesa e portarci finalmente nell’ampia radura dove sorge il rifugio.
La struttura si trova a 1.600 m di altitudine, in una posizione forse meno panoramica rispetto alla punta dell’altura vista in precedenza, ma comunque di grandissimo impatto paesaggistico: da qui, aguzzando la vista, è possibile scorgere verso sud le ultime cime orobiche, sull’orizzonte invece si intravede la linea frastagliata degli appennini.

Rifugio Magnolini

Oggi il rifugio è aperto anche la sera e sono numerosi gli escursionisti che si iniziano a fermare qui: sui tavoli esterni per una veloce merenda o internamente per prepararsi alla cena. Il rifugio dispone anche di numerosi posti letto qualora doveste valutare di rimanere qui per più di una giornata. 
Nonostante non si questa la nostra meta, decidiamo comunque di fermiamo brevemente sui tavoli esterni per riposarci un po’ e per mangiare qualcosa.

Per tutte le informazioni comunque vi rimando al loro sito ufficiale: Rifugio Magnolini

Escursione al rifugio Magnolini

Il sole sta scendendo sempre di più, tuffandosi in posizione sud-ovest proprio dietro le ultime Prealpi bergamasche e il paesaggio si sta tingendo sempre più velocemente dei colori caldi tipici del tardo pomeriggio. Il contesto è veramente suggestivo ed è proprio impossibile non scattare qualche foto.

Per quando il sole sarà tramontato però vorrei essere in una posizione maggiormente rialzata e più panoramica, bisogna quindi camminare per qualche altro minuto.

Ciaspolata al rifugio Magnolini

Salita sul monte Alto

Così puntiamo in direzione del monte Alto (1.723 m), distante circa 30 minuti dalla nostra posizione e raggiungibile seguendo l’evidentissimo sentiero che inizia proprio a lato del rifugio Magnolini.
Anche in questo caso il tracciato è molto ampio, ben battuto e del tutto privo di qualsivoglia difficoltà tecnica particolare. La neve compatta rende inoltre fattibile percorrere l’intero tratto servendosi solamente dei soliti ramponcini.

Salita verso il monte Alto

La salita non è particolarmente ripida, ma le pause sono veramente numerose: alle nostre spalle la Presolana si sta colorando di rosso e ogni metro di altitudine guadagnato rende questo scorcio sempre più bello. In breve ci troviamo ad un’altitudine tale da poter scorgere nuovamente perfettamente l’intero versante del monte Pora, il Pizzo Camino alle sue spalle, la Presolana poco più a sinistra, seguita poi da varie altre cime che si stanno incendiando di arancione.

Vista sulla Presolana

La tentazione di fermarsi qui è molta, ma voglio compiere l’ultimo sforzo per raggiungere la cima del monte Alto, dalla quale il colpo d’occhio è veramente impagabile. Non avendo particolari ostacoli naturali da qua sopra ci si può girare a 360° osservando tutti i monti bergamaschi ammirati durante la salita, ma anche le principali cime bresciane della bassa Val Camonica, uno scorcio del lago d’Iseo, Corna Trentapassi, la pianura Padana tra Brescia e Bergamo e finalmente, in lontananza, una veduta chiara e priva di foschia su tutti gli Appennini.

Ciaspolata al rifugio magnolini – Vista sul Pizzo Camino

Lo sforzo è stato completamente ripagato e questi ultimi minuti di luce li passiamo gironzolando sulla cima, raggiungendo una piastra dove sono indicate le principali montagne della zona e uscendo anche un po’ dal percorso, in aree dove la neve non battuta ci fa sprofondare fino al polpaccio (forse qui sarebbero servite le ciaspole).

Dal punto di vista fotografico quasi tutte le attenzioni sono catturate dal profilo aguzzo della Presolana, che ora si porta su toni più vicini al viola e che entra in perfetto contrasto con il bianco acceso della neve depositata sul terreno e solcata da poche armoniose curve lasciate da qualche sciatore passato qui prima di noi.

Ciaspolata al rifugio Magnolini – Vista sulla Presolana

Come al solito le condizioni migliori durano solamente pochi minuti e in brevissimo tempo il sole scende dietro la linea delle montagne, spegnendo completamente i giochi di luce che si stavano creando sul manto nevoso.

Vista sul lago d’Iseo dal monte Alto

Con l’arrivo della sera inizia anche a soffiare un vento gelido che alza folate di neve ghiacciata dalla punta del monte: è decisamente giunto il momento di iniziare a scendere. Così tiro fuori una torcia, chiudo il piumino e iniziamo la discesa seguendo lo stesso tragitto dell’andata.
Percorrendo l’itinerario descritto al contrario non si segnalano particolari differenze. Il tracciato continua a rimanere largo, semplice e sempre ben segnato. In caso di neve molto ghiacciata, come in questo caso, il consiglio è quello di affrontare il percorso con dei ramponcini in modo da non scivolare.

Vista sul rifugio Magnolini al tramonto

Altre escursioni con le ciaspole

Galleria fotografica – Escursione al rifugio Magnolini

Tutti gli scatti di questa uscita sono anche visibili in alta risoluzione sulla mia pagina Facebook: Galleria fotografica escursione al rifugio Magnolini

Conclusioni e consigli – Escursione invernale al rifugio Magnolini

Il sentiero per il rifugio Magnolini e il monte Alto è probabilmente uno dei sentieri invernali più semplici che si possano fare in val Seriana. Il tracciato è sempre evidente, ben battutto e praticamente esente da qualsiasi pericolo. Si tratta quindi di un’escursione perfetta per chi vuole provare le ciaspole per la prima volta o per chi desidera raggiungere un rifugio alpino immerso nella neve senza però dover compiere uno sforzo eccessivo.

Escursione a Case di Viso con le ciaspole

Acqua lungo il sentiero

Lungo il sentiero purtroppo non ci sono fonti d’acqua.
Ti consiglio di utilizzare questa applicazione per visualizzare rapidamente tutte le fontanelle attorno alla tua posizione: Recensione Mapy.cz – La migliore App per il trekking (stefanopoma.it)

Periodo consigliato

  • Primavera 
  • Estate 
  • Autunno
  • Inverno: Consigliato l’uso di ciaspole o ramponcini.

Link e riferimenti utili

Ciaspolata a Case di Viso

PRO e COTRO e Valutazione

👍Pro:

  • Sentiero molto chiaro
  • Sentiero adatto a tutti
  • Panorama molto suggestivo

👎Contro:

  • Necessario attraversare una pista da sci
Ciaspolata al rifugio Magnolini e al Monte Alto

Valutazione

Voto4/5
Segnaletica4/5
Difficoltà1/5
Paesaggio4/5

Webcam a sul monte Pora

Il sito ufficiale del complesso sciistico del monte Pora mette a disposizione diverse webcam 360° distribuite su tutta l’area della montagna: Webcam – Monte Pora

Vi lascio anche la posizione esatta del luogo su Instagram: LinkSe trovate post o storie recenti avrete un quadro maggiormente chiaro sulle condizioni meteo.

Ciaspolata al rifugio Magnolini e al Monte Alto

Come ho editato le fotografie di questo articolo?

Tutte le fotografie che vedi in questo articolo sono state postprodotte sfruttando Lightroom, Photoshop e soprattutto Luminar Neo. Quest’ultimo è un software che ho iniziato a sperimentare solo recentemente, ma che mi ha subito colpito piacevolmente grazie ad una serie di effetti in grado di velocizzare notevolmente il lavoro di postproduzione su fotografie di paesaggio.

Nelle prossime settimane pubblicherò una recensione completa di questo prodotto, nel frattempo vi lascio però il link affiliato al loro sito web: Luminar Neo

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