In questo articolo ho raggruppato alcuni tra i più suggestivi trekking che ho compiuto nel territorio del Lago d’Iseo. Passando da semplici passeggiate adatte a tutti, a lunghi tratti praticamente pianeggianti, sino a escursioni di diverse ore con significativi dislivelli. Nel corso degli ultimi anni di trekking in questa zona ho avuto modo di scoprire una straordinaria varietà di paesaggi, panorami e ambienti, rimanendo più volte incantato ad osservare un bel tramonto su una delle cime che sorgono attorno al lago, affascinato dalla straordinaria vista panoramica a 360° del monte Guglielmo, o molto sorpreso nel contemplare le formazioni rocciose cariche di vegetazione del Bogn di Zorzino, le cui forme richiamano luoghi esotici e remoti.
Trattandosi di luoghi che ho avuto modo di visitare spesso fin da piccolo, sono riuscito a raccogliere diverso materiale foto/video per ogni tracciato e in molti casi ho anche realizzato video o articoli di approfondimento molto più dettagliati, che vi aiuteranno ad avere ulteriori informazioni sul percorso in questione. Per tutte quelle poche tracce dove invece non ho ancora realizzato articoli o video dedicati, ho deciso di lasciarvi comunque dei link ad altre piattaforme che dovrebbero, allo stesso modo, aiutarvi ad arricchire di informazioni questo contenuto.
Trattandosi di un contenuto in divenire non escludo inoltre che l’articolo possa essere arricchito di nuove escursioni o ulteriormente aggiornato, andando ad includere nuovi dettagli o contenuti che produrrò in futuro. Buona lettura!
Sommario: Migliori trekking lago d’Iseo
- Sommario: Migliori trekking lago d'Iseo
- Croce di Sarnico e Forcella di Molere – Semplice trekking sulla punta sud del Lago d’Iseo
- Croce di Predore e monte Bronzone – Ascesa su uno dei monti più iconici del lago d’Iseo
- Punta Alta – Punto panoramico sul medio lago d’Iseo
- Bogn di Zorzino e San Defendente – Una baia isolata con immensi faraglioni di roccia
- Monte Colombina – Sendida vista sull’altopiano di Bossico
- Tredici Piante – Prati con vista panoramica dietro il paese di Zone
- Corna Trentapassi – Uno dei migliori tramonti sul lago d’Iseo
- Piramidi di Zone – Una riserva naturale con immense formazioni rocciose
- Monte Guglielmo – La montagna del lago d’Iseo
- Punta Almana – Una bellissima cresta completamente percorribile
- Colmi di Polaveno – Semplice trekking sulle colline sopra Sulzano
- Balota del Coren e Croce di Provaglio d’Iseo – Un sottile sperone roccioso sul lago d’Iseo
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Croce di Sarnico e Forcella di Molere – Semplice trekking sulla punta sud del Lago d’Iseo
Partiamo con un semplice quanto panoramico giro ad anello che inizia e termina nel paese di Sarnico. Fissato come punto di partenza uno dei numerosi parcheggi nella zona del cimitero, bisogna raggiungere via Cerro Alto, al termine della quale inizieranno a comparire una serie di cartelli che indicano la Forcella di Molere.
Il sentiero si sviluppa subito abbastanza ripido in mezzo ad un fitto bosco, per poi, ma mano che si guadagna quota, iniziare a regalare diversi scorci sul paese e sulla sezione sud del lago d’Iseo. Veramente spettacolare è poi lo spiazzo roccioso dove sorge la croce di Sarnico, da qui la vista può aprirsi a 360° gradi sul fiume Oglio, sul lago e persino sulle Torbiere del Sebino. Si tratta di un luogo perfetto dove poter ammirare l’alba o il tramonto.
Proseguendo. il sentiero si mantiene sulla cresta del basso monte che sorge appena dietro al paese, alternando punti più coperti dalla vegetazione a delle aperture veramente spettacolari sul lago. Raggiunta la cima del monte inizia la discesa, che per certi tratti si sovrappone ad una strada asfaltata, in circa 1 ora di cammino si giunge alla Forcella di Molere, località dove sorge un B&B e da dove si può ammirare ancora molto bene il lago.
La discesa ora avviene su strada ciottolata e su una serie di scalini e in poco tempo si torna nuovamente nelle vie del paese, ricongiungendosi con il punto di partenza. Per quanto il sentiero si sviluppi nella parte nord del paese, una volta finita l’escursione con appena una decina di minuti di cammino è possibile raggiungere il centro di Sarnico, per poi concludere il tutto con una piacevole camminata sul lungolago.
Per ulteriori informazioni su questo trekking ti rimando a questo articolo: Sentiero Forcella Molere – Visit Lake Iseo Portale Ufficiale turismo Lago d’Iseo
Difficoltà | E – Escursionistico |
Durata | 2:00 (A/R) |
Anello | Sì |
Distanza | 4,60 Km |
Dislivello | 296 m |
Sentieri | CAI 701 |
Mappa escursione alla croce di Sarnico e a forcella Molere
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Croce di Predore e monte Bronzone – Ascesa su uno dei monti più iconici del lago d’Iseo
Una delle cime più riconoscibili dalla pianura appena a sud del lago d’Iseo è indubbiamente il monte Bronzone, caratterizzato da una cima erbosa dalla quale spicca una grande campana (liberamente utilizzabile una volta che la si raggiunge).
I percorsi per raggiungere questo splendido balcone naturale sul lago e la pianura sono veramente moltissimi (presto dovrei portarvene alcuni sul blog). Uno dei più classici comunque prevede di partire dal paese di Viadanica, lasciando l’auto poco prima della chiesetta degli alpini di Lerano. Qui si inizia a salire dolcemente lungo una strada asfaltata che conduce, con ampi tornanti, alla base della montagna Corno Buco. La prima parte della strada potrebbe potenzialmente anche essere percorsa in aiuto in quanto lungo la carreggiata si trovano alcune piazzole e parcheggi, trattandosi di una strada un po’ stretta però non mi sento di consigliare questa seconda opzione a chiunque.
Raggiunta l’ultima piazzola sterrata della strada si iniziano a vedere i primi cartelli che segnalano il sentiero per il monte Bronzone. Avendo un po’ di tempo a disposizione è ora possibile fare una breve deviazione svoltando a destra, lungo il sentiero CAI 708, che in poche decine di minuti aggirare il Corno Buco e si porta nell’ampio altopiano prativo dove sorge la croce di Predore. Da qui è possibile avere un’ottima vista su tutta la sezione centrale del lago d’Iseo e sulle principali cime bresciane che lo circondano, il luogo è anche perfetto per ammirare l’alba.
Tornando sui propri passi si può ora imboccare l’effettivo sentiero che porta sulla cima del Bronzone (CAI 701) il quale si immerge subito in in bel bosco e con diversi tornanti porta gradualmente alla cima spoglia del monte. Da qui sopra, nelle giornate più terse, la vista spazia su tutta la pianura, sui colli di San Fermo, il Guglielmo, le Tobiere e ovviamente una piccola sezione del lago.
Di seguito vi riporto anche una variante un po’ più impegnativa con partenza da Sarnico: Trekking da Sarnico al monte Bronzone
Difficoltà | E – Escursionistico |
Durata | 5:00 (A/R) |
Anello | No |
Distanza | 12,50 Km |
Dislivello | 769 m |
Sentieri | CAI 701 |
Mappa trekking croce di Predore e monte Bronzone
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Punta Alta – Punto panoramico sul medio lago d’Iseo
Altro punto panoramico degno di nota nei pressi del paese di Predore è la cima chiamata Punta Alta. Per raggiungerla è possibile compiere un bel giro ad anello con partenza proprio nel centro del paese, che vi permetterà di visitare anche il santuario di San Gregorio e l’estremamente scenografico sentiero CAI 733.
Partendo in centro al pese si risalgono le ripide vie, puntando verso località Abiolo, qui si sale ancora sull’asfalto, per poi imboccare una scalinata che porta allo spiazzo erboso dove sorge il santuario. La zona, per quanto non molto alta, permette comunque di avere un’ottima vista su questa sezione del lago e sul paese sottostante.
Proseguendo su strada asfaltata e poi cementata si raggiunge l’imbocco del sentiero 733. Il tracciato si fa ora roccioso e si susseguono diversi saliscendi, intervallando aree boschive con zone decisamente più aperte e panoramiche.
Arrivati a nel comune di Tavernola si piega a sinistra lungo il ripido sentiero che taglia nel bosco (CAI 707) e punta verso la cima di Punta Alta. Il tracciato qui si fa un po’ meno evidente e la vista sul lago viene completamente coperta dal bosco, per poi aprirsi nuovamente solamente quando si giunge sulla cima del monte. La veduta da qui è molto panoramica, per quanto l’altezza non eccessiva faccia sì che la possibile presenza di foschia possa parzialmente rovinare un po’ il panorama.
Il ritorno avviene lungo il sentiero CAI 734, che, in costante discesa, porta rapidamente a congiungersi con il 733, per poi tornare sulla strada asfaltata percorsa in precedenza.
Per ulteriori dettagli ti rimando a questo articolo: Sentiero panoramico del Corno – Visit Lake Iseo Portale Ufficiale turismo Lago d’Iseo
Difficoltà | E – Escursionistico |
Durata | 3:30 (A/R) |
Anello | Sì |
Distanza | 7,41 Km |
Dislivello | 800 m |
Sentieri | CAI 733 – 707 |
Mappa trekking Punta Alta
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Bogn di Zorzino e San Defendente – Una baia isolata con immensi faraglioni di roccia
Sentiero che ho scoperto solamente di recente è il tratto di collegamento tra la località denominata Bogn di Zorzino (o Baia dei Bogn) e il bello spiazzo panoramico dove sorge la chiesa di San Defendente.
Si parte dalla frazione di Zorzino e alla fine di via Castello si imbocca il breve tratto non numerato che scende verso la costa, fiancheggiando la bella insenatura naturale che si è creata in questa zona del lago e caratterizzata da immensi faraglioni rocciosi che fuoriescono dalla fitta vegetazione e che contribuiscono a creare un contesto paesaggistico che richiama località tropicali, molto distanti da quelle ammirabili in Italia.
Il sentiero scende poi sulla strada provinciale, la attraversa e prosegue sulla costa, attraversando una località turistica decisamente nota e frequentata per via delle numerose spiagge, del particolare paesaggio naturale e delle numerose aree dove poter fare il bagno. Attraversato questo splendido anfiteatro naturale si torna sulla strada, si prosegue per qualche decina di metri e si imbocca subito il ripido sentiero che sale in direzione nord, puntando verso le cime dei monti che chiudono questa parte del lago. Il sentiero prosegue con stretti tornanti che si aprono a splendide vedute sulla baia sottostante, per poi tuffarsi nuovamente nel bosco e proseguire la salita con alti gradoni.
Incrociato il sentiero CAI 565 si devia a sinistra rimanendo a mezzacosta e poi si sale a destra lungo il 565 C. Anche in questo secondo tratto la pendenza non è certo morbida, ma dopo alcune decine di minuti finalmente si esce dal bosco e si raggiunge la bella zona prativa dove sorge la chiesa di San Defendente e diverse aree pic-nic. La località permette di osservare tutta la sezione nord del lago, concentrandosi particolarmente sulla bella parete rocciosa di Corna Trentapassi.
Per tornare a Zorzino bisogna ora percorrere il sentiero 565 C a ritroso, continuare sul 565, per poi entrare in paese e iniziare a scendere tra le vie fino a tornare al punto di partenza.
Di seguito di lascio un articolo molto più dettagliato che descrive questo trekking: Escursione al Bogn di Zorzino – Orrido sul lago d’Iseo 2022 (stefanopoma.it)
Difficoltà | E – Escursionistico |
Durata | 2:30 (A/R) |
Anello | No |
Distanza | 12 Km |
Dislivello | 630 m |
Sentieri | CAI 553, 554, 554A |
Mappa trekking Bogn di Zorzino e San Defendente
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Monte Colombina – Sendida vista sull’altopiano di Bossico
Uno dei sentieri più panoramici che si possano fare sul lago d’Iseo è sicuramente l’ascesa alla croce del monte Colombina. Si parte dal paese di Bossico e, dopo essere risaliti un po’ all’interno di un fitto bosco, si inizia a camminare tra morbide collinette verdi disseminate di casette e fattorie. Guadagnando quota si iniziano ad aprire alcuni scorci sul lago e presto si individua anche facilmente la bella sagoma del monte Colombina, meta ultima dell’escursione.
Raggiunta l’ampia aree pic-nic nei pressi della chiesetta dei caduti si prosegue su fondo cementato, percorrendo una mulattiera che sale ripida nel bosco e nel giro di 40 minuti conduce a località San Fermo. Qui si trova una chiesetta, uno stagno, un’area pic-nic coperta e anche un piccolo agriturismo.
La parte più ripida dell’intera escursione è però ancora davanti a noi, si prosegue quindi sul sentiero CAI 554 e poi si piega a sinistra lungo il 554A che punta ripido verso la cima del monte. Gli ultimi metri di dislivello, per quanto faticosi, sono anche i più spettacolari: man mano che si sale si apre uno splendido scorcio sull’alto lago d’Iseo, si vede bene il profilo di Monte Isola, si può ammirare l’immensa parete rocciosa di Corna Trentapassi e , in lontananza, si vede anche la cima innevata del monte Guglielmo. Giunti alla croce la vista corre libera anche sulle montagne a nord, consentendoci di ammirare la Presolana, il monte Pora e il Pizzo Arera.
Lo spiazzo attorno alla croce non è molto, ma sulla cresta è comunque fattibile trovare posto per sedersi, magari fare un pic-nic, e godersi un fantastico tramonto da questa posizione privilegiata. Il ritorno può essere affrontato lungo il tratto dell’andata, alternativamente è anche fattibile compiere un anello seguendo il sentiero CAI 552 (non percorso personalmente).
Per tutti i dettagli di questa escursione ti rimando a questo articolo: Escursione sul monte Colombina – Partendo da Bossico (stefanopoma.it) e al video YouTube che trovi qui: Trekking sul Monte COLOMBINA – Balcone naturale sul lago d’ISEO (Bossico BG) – YouTube
Difficoltà | E – Escursionistico |
Durata | 2:30 (A/R) |
Anello | No |
Distanza | 12 Km |
Dislivello | 630 m |
Sentieri | CAI 553, 554, 554A |
Mappa trekking Monte Colombina
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Tredici Piante – Prati con vista panoramica dietro il paese di Zone
Se siete alla ricerca di un’escursione semplice, capace però di regalarvi uno scorcio veramente d’impatto sul lago d’Iseo non posso che consigliarvi la comoda salita alla località Tredici Piante, partendo da Zone. Per quanto non brevissimo l’intero sentiero si sviluppa quasi interamente su una mulattiera (asfaltata e sterrata) dalla pendenza costante che dovrebbe consentire a chiunque di giungere a destinazione (con i propri tempi).
Si parte da Zone in zona cimitero e si prosegue dritti, imboccando quasi immediatamente la strada montana segnata con il numero CAI 294. Si prosegue con morbidi tornanti nel mezzo del bosco fino a raggiungere una piccola chiesa e successivamente il passo Croce di Zone. Da qui si piega a destra risalente sul sentiero CAI 207 (sempre una comoda strada).
Aprendo una mappa noterete molte scorciatoie e tratti alternativi che salgono molto più ripidi in mezzo al bosco, per quanto non li abbia percorsi personalmente credo che volendo fare un po’ più fatica il sentiero descritto possa essere accorciato di molto, in ogni caso in questa sede mi limiterò a consigliarvi il tratto principale.
Continuando la salita in mezzo al bosco si giunge presso in un ampissimo pascolo, in periodo primaverile letteralmente disseminato di fiorellini che danzano mossi dal vento e da diversi animali liberi. La punta della montagna che dobbiamo raggiungere è già bene evidente sulla destra, il sentiero però in questo tratto devia a sinistra e si porta nei pressi di malga Aguina. Da qui si ha una splendida vista sull’ultima sezione del lago e sulle principali cime orobiche.
Il sentiero, ora 207, piega finalmente a destra e con morbidi tornanti inizia a risalire il fianco della montagna, fino a condurre ad un’area pic-nic con alcune postazioni cottura. La cima del monte ora si trova proprio a due passi da noi ed è resa estremamente evidente da una lunga recinzione in legno che la chiude completamente a da 13 grandi alberi disposti a cerchio che circondano un capanno di caccia ormai in disuso.
Arrivati alla meta si può ora decidere di fare un pic-nic al riparo degli alberi, oppure spostarsi sui prati circostanti, i quali garantiscono una vista veramente singolare sul medio lago d’Iseo e sulla bella forma di Mont’Isola.
L’escursione si può ora concludere tornando sui propri passi, oppure decidendo di proseguire sul sentiero 230 e poi piegare a destra, tornando a Zone seguendo il sentiero degli Gnomi (CAI 234). Per quest’ultimo tratto vi consiglio vivamente di tenervi sotto mano una mappa, in quanto ci sono diverse strade e sentieri che si incrociano in questa zona e non è raro imboccare erroneamente il tratto sbagliato.
Per tutte le informazioni su questo trekking ti rimando a questo articolo: Escursione alle Tredici Piante da Zone – Trekking (stefanopoma.it)
Difficoltà | E – Escursionistico |
Durata | 4:00 (A/R) |
Anello | No |
Distanza | 11 Km |
Dislivello | 746 m |
Sentieri | CAI 207, 227, 230 |
Mappa trekking Tredici Piante da Zone
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Corna Trentapassi – Uno dei migliori tramonti sul lago d’Iseo
Altra classica ascesa sul lago d’Iseo è la salita sulla cima rocciosa di Corna Trentapassi. Un trekking non eccessivamente lungo o complesso, che vi ripagherà però con una splendida vista aerea sul lago e uno dei luoghi migliori dove scattare al tramonto.
Si parte anche in questo caso da Zone, per quanto per questa escursione sia decisamente meglio lasciare l’auto lungo Via Aldo Moro. Da qui saranno subito evidenti i cartelli che segnano la via per Corna Trentapassi. Si imbocca quindi il sentiero CAI 229 e si inizia a salire su una comoda mulattiera che si immerge da subito in un fitto bosco. I morbidi tornanti conducono in pochi minuti ad un paio di cascine e presto si incrocia una deviazione: a sinistra il sentiero corre diretto verso la cima del monte, a destra la strada sale invece più morbida passando per la forcella Trentapassi (consiglio la seconda opzione).
Si continua quindi a salire seguendo la strada e in pochi minuti si giunge al piccolo spiazzo della forcella, dotato di un paio di tavoli per il pic-nic. La fitta vegetazione impedisce di avere una vista chiara sul paesaggio circostante, vi consiglio quindi di fare qualche passo sul sentiero 205/209 in modo da raggiungere un bel bel balcone naturale completamente privo di alberi, che apre la vista alla sezione nord del lago, ai paesi di Castro e Lovere e alla prima sezione di Val Camonica.
Si prosegue ora sempre sul sentiero CAI 205, ora trasformatosi definitivamente in un classico sentiero montano, e, camminando quasi in piano, si aggira per intero il versante di Corna Trentapassi. Giunti ad un bivio si piega a destra (CAI 205) e si inizia a risalire il versante sud della montagna con ripidi tornanti su un terreno sassoso. La difficoltà tecnica di questo tratto non è elevata, ma bisogna comunque fare un po’ di attenzione a dove si mettono i piedi e soprattutto proseguire con calma vista la pendenza non indifferente.
Salendo si lasciano gli alberi alle proprie spalle e uno splendido scorcio sul lago inizia ad aprirsi in posizione sud. Questa bella vista rimarrà fondamentalmente immutata fino al raggiungimento della cima ed è difficile dire quale sia il punto migliore per immortalarla in foto. Proseguendo sempre con discreta pendenza si giunge alla piccola deviazione per raggiungere la croce dell’anticima est, se avete energia nelle gambe vi consiglio di compiere questa breve deviazione, che nel giro di una decina di minuti vi consentirà di tornare comunque sul sentiero principale. Ancora pochi minuti di salita e si raggiunge poi il bello spiazzo rocciosa di Corna Trentapassi, caratterizzato da una grande croce di metallo, un tavolino, un diario di vetta e poco altro.
Dopo una lunga pausa sulle rocce della cima, magari dopo aver ammirato il tramontare del sole, è ora possibile scendere percorrendo il tratto dell’andata. In alternativa è possibile compiere un piccolo anello imboccando un sentiero non numerato che si stacca proprio nell’incrocio prima della ripida salita e che scende nei boschi conducendoci lungo il 229 (evitando quindi di passare dalla forcella).
Per ulteriori dettagli su questa escursione vi rimando a questo articolo: Trekking da Zone alla Corna Trentapassi – Visit Lake Iseo Portale Ufficiale turismo Lago d’Iseo
Difficoltà | E – Escursionistico |
Durata | 3:00 (A/R) |
Anello | Sì |
Distanza | 6 Km |
Dislivello | 538 m |
Sentieri | CAI 229 – 205 |
Mappa trekking Corna Trentapassi
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Piramidi di Zone – Una riserva naturale con immense formazioni rocciose
Sentiero semplice ma dal grandissimo impatto paesaggistico è il semplice giro ad anello all’interno della riserva naturale delle Piramidi di Zone. L’area protetta è stata istituita nel 1984 e contiene al suo interno diverse formazioni rocciose che, nel corso di migliaia di anni, hanno assunto una particolarissima forma caratterizzata da lingue di detriti alte fino a 30m, sormontate da immensi massi scuri adagiati sulle loro sommità. Queste strane composizioni naturali sono estremamente affascinanti e poterle ammirare percorrendo un semplice sentiero immersi in un rigoglioso bosco è veramente una piacevolissima esperienza.
Si parte nei pressi della chiesa di San Giorgio, dove è presente un ampio parcheggio gratuito. Superato un bar ed un parco giochi si individua quasi immediatamente l’imbocco del sentiero CAI 225. Per il primo tratto si attraversano alcuni prati, ma presto si inizia a scendere nel bosco e in una decina di minuti ci si trova dinnanzi ad una staccionata in legno che permette di osservare alla perfezione un’ampia depressione nel terreno dalla quale si ergono queste strane formazioni rocciose. Le aree migliori dove osservare le piramidi sono quasi sempre recintate e dotate di panchine, tavoli e diverse bacheche informative che mostrano il sentiero e riportano diverse informazioni sul luogo.
Il sentiero prosegue poi perdendo molta quota, alternando tratti nel fitto bosco a zone più aperte dove è possibili cogliere alla perfezione le piramidi. Giunti al limite inferiore della riserva il tracciato si fa quasi pianeggiante e inizia a risalire la depressione del terreno vista in precedenza, arrivando molto vicino alle immense formazioni rocciose e consentendo quindi di poterle ammirare anche dal basso. Questa sezione è probabilmente la più spettacolare dell’intera escursione.
Si inizia ora a risalire, arrivando nei pressi della strada asfaltata che porta a Zone, da questo punto in poi il sentiero 225 costeggia la strada e guadagna tutti i metri di dislivello persi, fino a raggiungere le ultime case della frazione e ricongiungersi con il parcheggio.
Per ulteriori informazioni su questo trekking vi rimando al seguente articolo: Trekking nella Riserva Naturale delle Piramidi di Zone – Visit Lake Iseo Portale Ufficiale turismo Lago d’Iseo
Difficoltà | E – Escursionistico |
Durata | 1:00 (A/R) |
Anello | Sì |
Distanza | 2,5 Km |
Dislivello | 166 m |
Sentieri |
Mappa trekking alle Piramidi di Zone
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Monte Guglielmo – La montagna del lago d’Iseo
La salita al monte Guglielmo è probabilmente uno dei più grandi classici del territorio bresciano ed un sentiero estremamente variegato, panoramico e capace di regalare ottimi scorci praticamente in ogni stagione dell’anno. Trattandosi della montagna principale della zona le vie d’accesso sono molteplici, per quanto quelle che preferisco sono il sentiero da Zone o la variante da croce di Marone.
Partendo dal rifugio Croce di Marone il dislivello diminuisce leggermente e forse si incontrano scorci degni di nota un po’ prima. Lasciata l’auto nei pressi del rifugio si imbocca quasi immediatamente il sentiero CAI 290. Per lunghi tratti di ascesa il sentiero non è altro che una comoda e larga mulattiera sterrata, percorribile tranquillamente anche in mountain bike.
Superato il primo tratto nel bosco si fuoriesce dagli alberi e si possono iniziare ad ammirare i primi belli scorci su Punta Almana e su tutta la val Trompia. Proseguendo con ampi tornanti si giunge a Magla Guglielmo di Sotto, un ampio tratto pianeggiante ottimo per riposarsi e ammirare i primi scorci sul lago d’Iseo. Da qui al strada si fa più ripida e con brevi tornanti si guadagnano diversi metri di dislivello, fino a raggiungere Malga Guglielmo di Sopra.
Qui la bella forma della cima è ormai perfettamente visibile, così come la struttura del rifugio Almici. Si prosegue quindi sempre sullo stesso sentiero fino allo spiazzo del rifugio e da qui si prosegue in cresta fino a raggiunge la cima erbosa del monte Guglielmo, caratterizzata dal grande monumento dedicato al Cristo Redentore. La cima del monte è estremamente vasta e, camminando sui suoi prati, è possibile raggiungere diverse zone ideali per ammirare sezioni diverse dell’arco alpino, della pianura o del lago d’Iseo. La completa assenza di barriere naturali e la quota di circa 1.900m rendono indubbiamente la cima del monte Guglielmo uno dei luoghi più panoramici dell’intera area.
Conclusa l’escursione con una pausa al rifugio o qualche scatto all’alba e al tramonto, non resta che scendere seguendo tutto il tratto dell’andata.
Per ulteriori informazioni sul trekking al Monte Guglielmo ti rimando a questo articolo: Monte Guglielmo da Croce di Marone – Stefano Poma
Difficoltà | E – Escursionistico |
Durata | 4:00 (A/R) |
Anello | No |
Distanza | 14 Km |
Dislivello | 775 m |
Sentieri | CAI 290 |
Mappa trekking Monte Guglielmo
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Punta Almana – Una bellissima cresta completamente percorribile
Punta Almana è una montagna di modeste dimensioni posta proprio a metà del lago d’Iseo, lunga la costa bresciana. L’escursione per raggiungere la sua cima percorre un lungo anello caratterizzato da un dislivello non indifferente e da alcuni tratti boschi non particolarmente panoramici. Una volta giunti sulla cima della montagna però cambia completamente tutto: il sottile sentiero che percorre per intero la cresta di Punta Almana è uno dei più panoramici del lago d’Iseo e in giornate particolarmente limpide lo sguardo corre libero dalle alpi bergamasche fino alle Torbiere del Sebino, dalla cima del monte Guglielmo fino all’intera linea appenninica che si vede lungo il limitare della pianura Padana. Tutto questo viene poi ulteriormente impreziosito da una veduta estremamente ampia su quasi l’intero lago d’iseo e sui vari paesi che sorgono sulla sua costa.
La partenza è fissata nella piccola frazione di Portole da dove parte immediatamente il sentiero CAI 290. La prima parte di strada è asfaltata e serve a raggiungere le ultime case del borgo, dopodiché il fondo si fa cementato e inizia a risalire il bosco con ripidi tornanti ed un dislivello che non accenna a diminuire. Dopo diversi minuti di cammino si raggiunge la località Forcella di Sale, luogo noto in quanto ottima zona per lanciarci con il parapendio.
Da qui il sentiero si fa sterrato, scavalla la forcella, inizia a scendere il val Trompia e poi devia a destra lungo il 393. Questa sezione percorre a mezzacosta buona parte del versante est di Punta Almana, garantendo ottimi scorci sui monti che circondano la Val Trompia. Giunti ad una zona prativa il sentiero piega brusco sulla destra e con con una pendenza sempre più ripida punta dritto sulla cresta della montagna. Giunti in cima si può ora passeggiare sulla morbida cresta erbosa, rimanendo ammaliati dai bellissimi scorci che si delineano in posizione ovest.
Il ritorno può ora avvenire lungo la strada dell’andata, alternativamente si può continuare a percorrere la cresta, fino a scendere il località Croce di Pezzolo. Qui si piega a destra, lungo un sentiero che si fa nuovamente mulattiera e continuando la discesa si giunge nuovamente al parcheggio di Portole.
Per tutti i dettagli di questa escursione ti rimando a questo articolo completo: Punta Almana – Trekking sul lago d’Iseo da Portole 2022 (stefanopoma.it)
Difficoltà | EE – Escursionistico |
Durata | 4:00 (A/R) |
Anello | Sì |
Distanza | 9,30 Km |
Dislivello | 848 m |
Sentieri | CAI 290 – 3V |
Mappa trekking Punta Almana
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Colmi di Polaveno – Semplice trekking sulle colline sopra Sulzano
Torniamo ad una passeggiata semplice e adatta praticamente a chiunque. i Colmi di Polaveno sono una zona collinare proprio a ridosso del paese di Sulzano e di Mont’Isola, qui si sviluppano una serie di sentieri che, attraversando boschi, pascoli e casolari isolati, riescono a regalare degli ottimi scorci sul lago, su Sulzano e sulle alpi bergamasche retrostanti.
Per quanto il giro possa variare a seconda delle vostre esigenze io vi propongo di partire dall’ampio parcheggio di via Santa Maria del Giogo. Da qui si inizia a risalire la strada fino ad incrociare lo spiazzo dove sorge la trattoria i Colmi. Proprio a lato della trattoria ha inizio il sentiero CAI 255 che si immerge immediatamente nel bosco, supera alcuni capanni di caccia, per poi raggiungere una bellissima zona prativa estremamente panoramica. La maggior parte dei prati qui sono recintati e adibiti a pascolo, anche non muovendosi troppo dal sentiero si può però godere di uno scorcio veramente d’impatto sul lago d’Iseo.
Superato un casolare il sentiero si inserisce su una mulattiera e prosegue per diversi minuti in salita, devia accanto ad alcune case, aggira il monte Castellino e, dopo un’ultima salita, raggiunge lo spiazzo prativo dove sorge la chiesa di Santa Maria del Gioco. Lo scorcio sul lago qui è più coperto dalla fitta vegetazione, ma è ugualmente meritevole di una lunga pausa. Volendo proseguire il sentiero va oltre la chiesa, raggiunge la trattoria Santa Maria e si inserisce sulla strada asfaltata Via Santa Maria (anche qui è presente un parcheggio).
Il ritorno può essere compito seguendo la stessa strada dell’andata, alternativamente si può imboccare il sentiero CAI 310 (appena dopo la chiesa) il quale scende più deciso nel bosco e permette di tornare al parcheggio senza dover deviare alla trattoria i Colmi
Per ulteriori dettagli su questo trekking ti rimando a questo articolo: Passeggiata tra I Colmi – Visit Lake Iseo Portale Ufficiale turismo Lago d’Iseo e a questo video YouTube: Lago d’ISEO – SULZANO X-T3 [ 4K ] (youtube.com)
Difficoltà | E – Escursionistico |
Durata | 2:00 (A/R) |
Anello | Sì |
Distanza | 5 Km |
Dislivello | 228 m |
Sentieri | CAI 255 – 310A |
Mappa trekking Colmi di Polaveno
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Balota del Coren e Croce di Provaglio d’Iseo – Un sottile sperone roccioso sul lago d’Iseo
Ultimo itinerario di questa raccolta è anche quello che probabilmente ho percorso più volte, per via della sua semplicità e per le numerose possibilità fotografiche che regalano i vari punti panoramici disseminati lungo il sentiero. Sto parlando della semplice escursione per raggiungere la croce di Provaglio d’Iseo e successivamente la Balota del Coren, una piccola croce disposta su una punta rocciosa proprio a ridosso del paese di Iseo.
Si parte in uno dei numerosi parcheggi del paese di Provaglio d’Iseo e si inizia a risalire la strada asfaltata via San Rocco, la quale porta all’omonima chiesetta e ai ruderi di un vecchio castello. Da qui in avanti il sentiero si fa cementato e, proseguendo nel bosco, si giunge presto al Santuario della Madonna del Corno, un punto panoramico perfetto per ammirare parte della pianura Padana e delle Torbiere del Sebino.
Tornati sul sentiero si individua quasi immediatamente la deviazione del 290 che piega a destra nel bosco, seguendolo si raggiungerebbe la Balota del Coren, ma prima vi consiglio di proseguire dritti facendo così una rapida deviazione verso la croce di Provaglio. Il sentiero si mantiene quindi pianeggiante, supera alcuni casolari e capanni di caccia e, dopo una breve discesa, conduce ad un piccolo spiazzo roccioso dove sorge la croce. Qui è possibile sedersi ammirando la bellissima veduta sul lago d’Iseo meridionale e sui bei riflessi che si generano negli specchi d’acqua delle Torbiere. Inutile dire che sia un luogo perfetto per ammirare il tramonto.
Tornati sui propri passi si può ora imboccare il sentiero CAI 290, il quale sale subito ripido in mezzo ai boschi, nascondendo quasi immediatamente gli scorci sul lago e il paesaggio. L’ascesa non è mai complicate, ma il dislivello costante e alcune zone leggermente scivolose richiedono ovviamente di presentare una discreta attenzione. Giunti ad un capanno di caccia il tracciato si fa pianeggiante e, dopo un’ampia curva sulla sinistra, esce dalla vegetazione e si inserisce su un sottile sperone roccioso che conduce allo spiazzo dove sorge la Balota del Coren. La vista sul lago, su Iseo e sul monte Bronzone è veramente magnifica da questa posizione, peccato solo che le Torbiere non si vedano più nella loro interezza. Segnalo che non sono presenti recinzioni o protenzioni in questa sezione del tracciato, se soffrite di vertigini non proseguite oltre per raggiungere la croce.
Il ritorno avviene lungo lo stesso tratto dell’andata, senza possibilità di compiere anelli o variare particolarmente il sentiero.
Per ulteriori dettagli su questo itinerario ti rimando a questo articolo: Balota del Coren – Un balcone naturale sul lago d’Iseo primavera 2022 (stefanopoma.it)
Difficoltà | E – Escursionistico |
Durata | 3:00 (A/R) |
Anello | No |
Distanza | 7 Km |
Dislivello | 496 m |
Sentieri | CAI 290 |
Mappa trekking Balota del Coren e croce di Provaglio
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